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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Marzo 2005
 
   
  Pagina2  
  DL URBANI: VIGEVANO, "CORTIANA IGNORA QUANTO AVEVA CONCORDATO SULLE MODIFICHE"  
   
  Roma, 2 marzo 2005 - "Il sen. Cortiana ha la memoria corta e dimentica quanto da lui stesso concordato sulle modifiche al dl Urbani". E' quanto ha sostenuto Paolo Vigevano, presidente della Commissione Interministeriale sui contenuti digitali, replicando ad alcune dichiarazione del parlamentare d'opposizione. "Le norme approvate dalla Settima commissione del Senato, infatti, perfezionano e non peggiorano quelle che facevano parte dell'accordo evocato dal sen. Cortiana con il Ministro Urbani" ha detto Vigevano. In particolare, ha poi spiegato, "le modifiche che il parlamentare aveva concordato con il Ministro Urbani prevedevano la sanzione penale a carico di chi immetteva in Rete file privi dei necessari diritti solo se tale immissione avveniva a scopo di lucro (art.171-ter) e tale e quale è stata approvata dalla Settima commissione del Senato. Ma il sen. Cortiana non si era reso conto che in tal modo chi immetteva contenuti privi dei diritti d'autore sulla rete sarebbe stato comunque punibile penalmente in base all'articolo 171. Invece, il testo approvato in Commissione a Palazzo Madama depenalizza di fatto l'immissione di contenuti privi di diritti in rete per finalità diverse da quelle di lucro, considerate nell'articolo 171-ter, che verrà punita solo con una multa". Nella sua dichiarazione Vigevano precisa che "senza attendere l'approvazione della norma, che prevedeva l'istituzione di una commissione per affrontare i provvedimenti lasciati ancora aperti, il Governo ha già provveduto a istituire questo organismo e la stessa commissione è già giunta alla conclusione dei propri lavori". Di fatto, quindi, "la Settima Commissione del Senato ha compiuto un ulteriore passo in avanti prevedendo che su tutti quei temi su cui l'intervento per legge rischierebbe di essere inefficace (Drm, ad esempio), perché si irrigidirebbe l'evoluzione di tecnologie non ancora consolidate, o si condizionerebbero a priori modelli economici ancora in fase di sperimentazione, si proceda attraverso apposite sedi di approfondimento e di confronto di cui facciano parte gli operatori del settore per giungere dove possibile anche alle definizione di codici di autoregolamentazione", ha concluso Vigevano.  
     
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