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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Marzo 2005
 
   
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  L’AMBASCIATORE DI FRANCIA IN ITALIA, LOÏC HENNEKINNE, CONFERISCE LE INSEGNE DI COMMANDEUR DANS L’ORDRE DES ARTS ET LETTRES A FRANCO MARIA RICCI  
   
  Roma, 2 marzo 2005 - Franco Maria Ricci sarà insignito del titolo di Commandeur dans l’Ordre des Arts et Lettres, giovedì 3 marzo, a Palazzo Farnese. Un’occasione speciale (il più alto riconoscimento che la Repubblica Francese riserva a chi si è distinto nel campo culturale con risultati d’eccellenza) per onorare la carriera, davvero speciale, di un amico appassionato della cultura francese nato in quella Parma che fu per più di un secolo una “petite capitale” francofona. Le scelte e il percorso di Franco Maria Ricci, editore che per quarant’anni ha influenzato l’editoria d’arte del mondo, sono sempre stati caratterizzati da uno stile elegante, semplice e pieno di curiosità. La sua formazione, per sua ammissione, deve molto alla cultura francese, una cultura che ha costantemente promosso nel corso degli anni. La sua rivista d’arte Fmr (162 numeri), oltre a una grandissima qualità tipografica e fotografica, ha avuto contributi di studiosi e scrittori fra i più sensibili del nostro tempo. Con i suoi libri e con tanti articoli di Fmr, Ricci ha permesso la scoperta di testi, all’epoca inediti in Italia, di scrittori francesi come Nerval, Gobineau, Nodier, Denon, Schwob, Cazotte, Bloy, Stendhal, Villier de L’isle-adam, e poi Roland Barthes, Jean Giono, André Chastel, Rogier Caillois, Jean Jouve, Paul Morand. Molte sono le edizioni in cui Franco Maria Ricci ha esaltato il legame tra Francia e Italia: Parma e la Francia di Paul Bédarida, Palazzo Farnese di Michel Hochmann, Villa Medici di Philippe Morel o Napoleone in Italia di Xavier Salmon sono fra gli oltre 600 volumi d’arte, di storia e di letteratura entrati ormai nel gioco discreto e rarefatto della bibliofilia. Ma la sua impresa più difficile e irripetibile è stata la ristampa del monumento dell’Illuminismo, l’Encyclopédie de Diderot et d’Alembert. Le sue librerie di rue des Beaux-arts, boulevard Saint-germain e della galerie Véro-dodat sono stati inoltre luoghi molto amati dai bibliofili parigini. Ma Franco Maria Ricci è anche un collezionista di libri e di opere d’arte. È sua la più imponente raccolta di opere bodoniane ricca di circa 1200 volumi, molti dei quali in lingua francese. Anche nella sua vasta raccolta d’arte la Francia è molto presente, soprattutto con la collezione, unica in Italia, di ritratti del diciottesimo secolo e del Primo Impero firmati Caffieri, Houdon, Le Moine, Collot, Martin, Boudard, Chaudet, Chinard, Nini, Bosio, artisti che raramente compaiono nei musei italiani.  
     
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