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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Marzo 2005
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  CRETE SENESI, IL TARTUFO IN DUE GIORNI TRA PASSATO E FUTURO  
   
  Il Tartufo italiano al bivio tra il suo passato tradizionale, ed il suo futuro tutto da scrivere. Ma anche l’originale sfida sul domani condivisa da tre zone marginali della Toscana, all’insegna del tessile e dell’abbigliamento. C’è tutto questo nel primo week end del Tartufo Marzuolo, in programma sabato e domenica prossimi a San Giovanni d’Asso. Il 5 e 6 marzo la piccola “capitale” del tartufo Bianco delle Crete Senesi dedica per la prima volta la sua fuoriuscita dai mesi più rigidi al cosiddetto “bianchetto”, secondo l’appellativo con cui viene abitualmente indicato e scambiato in questa stagione a prezzi fino a 20 volte più bassi del Bianco. Tanto sabato che domenica (ma anche per tutte le successive domeniche del mese) attorno al trecentesco Castello di San Giovanni saranno messe in vendita le pezzature più varie, frutto delle “cerche” dell’Associazioni Tartufai Senesi; accanto ad esse, una ricca rappresentanza di tipicità senesi, sia gastronomiche che artigianali. Le attenzioni di San Giovanni tuttavia non saranno solo per il Marzuolo. Domenica mattina, dalle 10.30, un convegno presso il Castello avrà il compito di tracciare gi scenari per l’intero settore tartufigeno, tenendo conto delle controverse novità introdotte dalla Legge Finanziaria. All’incontro sono attesi l’Onorevole Claudio Franci, deputato tra i firmatari di una proposta di legge quadro in materia; il professor Augusto Tocci, i cui contributi tecnici vengono abitualmente apprezzati nella trasmissione Linea Verde; l’Assessore all’Agricoltura della provincia di Siena Claudio Galletti, che accompagnerà l’illustrazione delle carte tematiche sulle zone tartufigene provinciali. Ma le novità a San Giovanni cominceranno già nel pomeriggio di sabato 5 marzo. “La Canapa, la Lana e il Guado” è il titolo dell’altro convegno, in programma dalle ore 15.30, durante il quale saranno presentati i primi risultati del progetto di cooperazione tra tre diverse realtà toscane per la ripresa di una filiera tessile da molto tempo caduta in disuso. Una filiera che parte dalla coltivazione della canapa tessile e dalla sua lavorazione a San Giovanni d’Asso, dall’impiego del guado della Valtiberina e della lana di pecora Zerasca (Alpi Apuane) per la sua colorazione e valorizzazione. E che per questa prima fase si conclude negli spazi del Castello, con una vera passerella dei primi abiti realizzati. Il convegno, cui è attesa anche la partecipazione dell’Assessore regionale alle Attività produttive Ambrogio Brenna, si aprirà con l’illustrazione dei risultati a cura di Simone Sorbi, Dirigente incaricato della Regione Toscana; a seguire, gli interventi dei rappresentanti delle comunità interessate, dalla Comunità Montana della Valtiberina al Consorzio Pecora Zerasca, fino al sindaco di San Giovanni d’Asso Michele Boscagli. La sera il pubblico potrà partecipare (prenotazioni allo 0577 803101) ad un convivio di confronto tra il tartufo Marzuolo delle Crete e quello del Delta del Po. L’indomani, domenica 6, sarà possibile assistere ad una cerca di bianchetto nelle tartufaie controllate dell’Associazione Tartufai Senesi (ore 15), ad uno spettacolo di strada su “usi e costumi del medioevo” (ore 16) e naturalmente, alla visita guidata al Museo nazionale del Tartufo.  
     
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