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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Marzo 2005
 
   
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  L'UE FINANZIA LA RICERCA SULL'IDROGENO  
   
  Bruxelles, 3 marzo 2005 - Un nuovo progetto dell'Ue si propone di imitare la natura per produrre energia rinnovabile senza danneggiare l'ambiente. Studiando la fotosintesi clorofilliana, il progetto Solar-h svolgerà una ricerca integrata allo scopo di ricavare idrogeno, considerato una delle forme più promettenti di combustibile per il futuro, da risorse rinnovabili. Finanziato nell'ambito della priorità Nest (New and Emerging Science and Technology) del Sesto programma quadro (6Pq), Solar-h riunisce esperti di cinque paesi europei e della Svizzera in campi che vanno dalla genetica e biologia molecolare alla biofisica ed alla chimico-fisica organometallica. 'L'idea è sviluppare nuove e non sperimentate, o addirittura ancora non esistenti strade per produrre H2 dall'energia solare e dall'acqua. In uno sforzo unico, questo progetto integra per la prima volta due argomenti di prima linea, la fotosintesi artificiale in sistemi chimici opera dell'uomo e la produzione fotobiologica di H2 usando organismi viventi', spiegano i partner del progetto. 'La produzione di idrogeno con questi metodi ha ancora molta strada da fare, ma possiede potenzialità enormi ed è della più alta importanza per l'economia europea che dipende dall'energia'. Sullo slancio, il consorzio metterà in atto contemporaneamente molti e diversi approcci. Il primo team, guidato da Peter Lindblad, un esperto di fisiobotanica dell'università di Uppsala (Svezia), studierà i cianobatteri viventi, un tipo di alga. Il metabolismo dell'alga sarà alterato a livello genetico, in modo da farle produrre idrogeno senza assorbirlo allo stesso tempo. Un altro team, diretto da Stenbjörn Styring della cattedra di biomimentica dell'università di Uppsala, studierà i meccanismi della fotosintesi clorofilliana al livello biochimico, mentre un terzo team guidato da un gruppo di giovani scienziati sintetizzerà le molecole complesse necessarie per imitare il processo naturale. Un quarto gruppo, sotto la guida del chimico delle sintesi Leif Hammarström, studierà reazioni rapide e complesse usando una serie di diversi metodi fisici di misurazione. 'Pensiamo che la fotosintesi artificiale racchiuda un potenziale incredibile, che deve però essere dimostrato. Si tratta di un sfida scientifica e, se la vinciamo, il mercato sarà gigantesco', ha dichiarato il Professor Hammarström. Si spera che il progetto riesca a compattare la frammentata ricerca europea ed a fornire la massa critica di perizie necessaria per sfidare e superare gli Stati Uniti in questo campo, in previsione della 'società dell'idrogeno'. Per maggiori informazioni su Solar-h: Stenbjörn Styring: E-mail: stenbjorn.Styring@fki.uu.se  
     
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