Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Marzo 2005
 
   
  Pagina1  
  “IL PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO: UN’OPPORTUNITÀ PER L’ITALIA” SANGALLI (UNIONCAMERE): “IL PROJECT FINANCING LEVA PER LA COMPETITIVITÀ”  
   
  Roma, 7 marzo 2005 - “L’impegno delle Camere di Commercio sul tema delle infrastrutture – ha detto il Presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - è profondamente radicato nel loro ruolo di cerniera tra pubblico e privato. Oggi sono oltre 600 le presenze delle Camere nel capitale di società impegnate nella realizzazione di opere stradali, porti, aeroporti, centri intermodali, reti di telecomunicazioni e di energia, fiere, mercati agroalimentari. Su questo terreno le Camere hanno giocato spesso d’anticipo lavorando per mettere in comune le risorse e le idee di tutti gli attori dello sviluppo: dal governo centrale, alle istituzioni locali, al sistema privato. Il nostro Paese – ha aggiunto il Presidente di Unioncamere - sconta un ritardo infrastrutturale che penalizza gravemente la competitività delle imprese. La riduzione delle risorse pubbliche disponibili oggi per gli investimenti rende indispensabile un coinvolgimento crescente del settore privato nella realizzazione delle opere di interesse pubblico. E’ questa la formula che oggi definiamo “partenariato pubblico-privato”: mobilitare le risorse private e pubbliche al servizio del territorio, una formula di successo in altri paesi e che può avere un ruolo importante anche in Italia come leva per rilanciare la competitività dei sistemi locali. Le amministrazioni pubbliche stanno cogliendo in modo crescente questa opportunità, soprattutto nel Mezzogiorno per la realizzazione di opere di dimensione minore, ma essenziali per costruire le condizioni dello sviluppo. A fronte di questa vitalità registriamo ancora una bassa disponibilità del settore privato a credere nella formula del partenariato. Occorre quindi impegnarsi – ha concluso Carlo Sangalli - per rimuovere le cause di questa diffidenza lavorando su due fronti. Da un lato, le iniziative delle amministrazioni devono puntare sulla qualità degli interventi. Dall’altro, occorre rimuovere tutti quei vincoli e ostacoli burocratici che ancora impediscono alle imprese di cogliere il valore economico dei progetti”. “Il Partenariato Pubblico Privato è estremamente utile per la promozione dello sviluppo territoriale – afferma Andrea Mondello, Presidente della Camera di Commercio di Roma – La nostra Istituzione crede in un modello di sviluppo liberale basato sulla collaborazione tra Stato e mercato, dove l’investimento dello Stato, attuato non in concorrenza, bensì insieme ai privati, agisce come moltiplicatore delle risorse. Consapevole del suo ruolo di motore dello sviluppo, la Camera di Commercio di Roma, in questi ultimi anni, si è fatta promotrice di grandi progetti infrastrutturali - il Sistema dei Tecnopoli, Fiera Roma 2006, il Centro Agroalimentare Roma - attorno ai quali è riuscita a catalizzare risorse pubbliche e private. Realizzazioni importanti, destinate ad apportare alla città di Roma nuovi posti di lavoro e nuova ricchezza, e ad aumentare l’attrattività del suo territorio nei confronti di investitori esteri. Il successo di queste iniziative - continua Mondello - ci ha dato la prova della validità della collaborazione tra pubblico e privato. Una collaborazione che vorremmo vedere attuata in misura sempre crescente, con il superamento dei preconcetti che vedono una contrapposizione tra i due soggetti. L’iniziativa della nostra Istituzione di promuovere e investire nell’Osservatorio Nazionale sul Project Financing testimonia l’importanza che attribuiamo a un settore nel quale il sistema delle Camere di Commercio può dare un sostanziale contributo sia in termini di risorse, che di proposte per l’ottimizzazione del contesto normativo e operativo. Le infrastrutture e i lavori pubblici sono elementi essenziali per la competitività del nostro sistema-Paese e, per una loro efficace messa in opera, c’è infatti bisogno di una strategia complessiva di intervento, che preveda il pieno coinvolgimento dei privati in tutte le fasi di realizzazione e per tutti i tipi di opere, ivi incluse le medie e piccole”. “La buona performance del Project Financing, così come emerge dai dati dell’Osservatorio – sottolinea Paolo Buzzetti, Presidente di Aet, Ambiente e Territorio, Azienda speciale della Cciaa di Roma e presidente di Tecnocons - nasconde tuttavia ancora più di un problema, soprattutto sul piano della corrispondenza tra le proposte progettuali delle amministrazioni pubbliche e la risposta del sistema delle imprese. C’è bisogno di sviluppare una cultura del partenariato. In questo scenario, che ha molti aspetti positivi pende, comunque, la spada di Damocle del rispetto delle norme europee. Sarebbe veramente drammatico se proprio quando sta aumentando l’interesse e il ricorso al Project Financing si dovesse entrare in un tunnel di incertezze normative che renderebbero vano un lungo e proficuo lavoro culturale e promozionale”. “Andiamo a Bruxelles, ha detto Buzzetti, aiutiamo l’Europa a capire la nostra specificità e contribuiamo a raggiungere un risultato che faciliti il compito sia delle imprese che delle amministrazioni, in una logica di collaborazione trasparente e rispettosa della concorrenza”.  
     
  <<BACK