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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Marzo 2005
 
   
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  FUOCO AD ARTE! ARTISTI E FORNACI LA FELICE STAGIONE DELLA CERAMICA A ROMA E NEL LAZIO TRA SIMBOLISMO, TEOSOFIA E ALTRO (1880-1930) 6 MARZO 29 MAGGIO 2005  
   
   Roma, 7 marzo 2005 - È dedicata all’importante produzione dell’arte ceramica italiana tra il 1880 e 1930 la mostra Fuoco ad Arte! Artisti e fornaci. La felice stagione della ceramica a Roma e nel Lazio tra simbolismo, teosofia e altro curata da Rolando Bellini e Mara Folini, presso il Museo comunale d’arte moderna di Ascona. Grazie a studi recenti, infatti, si è rivelato un importante fermento creativo di artisti e piccole industrie fornaciaie, attivi a Roma e nel Lazio, che hanno dato significativi contributi al dibattito artistico internazionale, connesso al revival storicistico e al movimento delle Arts & Crafts. Al centro della ricerca si teorizzava il recupero artistico degli stilemi nazionali, l’abbattimento delle barriere che separano le arti minori da quelle maggiori e la necessità di conferire anche al più umile aspetto della vita quotidiana una dignità estetica, nella convinzione, consolidata dalle teorie politico-sociali da John Ruskin a William Morris, che la rivalutazione dell’arte e dell’artigianato potesse avere un alto valore educativo e di elevazione delle masse. L’esposizione è stata realizzata grazie alla collaborazione tra il Dicastero cultura del Comune di Ascona e l’Assessorato alle Politiche Culturali - Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma ed ha permesso un inedito studio firmato Giovanna Caterina de Feo sulla figura eccentrica e pionieristica del ceramista per vocazione Francesco Randone. Mistico, teosofo, coinvolto in aspirazioni umanitarie tolstojane, Randone ha più di un’affinità con i protagonisti che hanno animato e fatto la storia di Monte Verità di Ascona. L’idea è infatti nata da un approfondimento mirato della mostra Artisti e fornaci. La felice stagione della ceramica a Roma e nel Lazio (1880-1930) che - a cura di Irene de Guttry, Maria Paola Maino e Claudio Carocci – è stata allestita nell’estate del 2003 presso il Museo di Roma in Trastevere, promossa dal Comune di Roma, dagli Archivi delle Arti Applicate Italiane del Xx secolo e dall’Associazione Arte e Tradizioni di Grottaferrata. Il percorso espositivo segna le tappe più significative della produzione di Duilio Cambellotti (1876-1960) e Francesco Randone (1864-1935) oltre a una panoramica del repertorio decorativo dell’Art Nouveau romana con opere di Torquato Castellani, Alfonso De Carolis, Umberto Bottazzi, Olga Modigliani e Francesco Randone. La quarta sezione riprende i temi più cari della decorazione pittorica della ceramica romana quali Arcadia, Natura e Mito. Inoltre sono presentate anche diverse opere ceramiche delle manifatture romane più significative quali Falisca Ars di Civita Castellana, Lanni di Roma, La Salamandra di Roma e, poi, Perugia, Lena di Roma, il Laboratorio Nuova Ceramica Roma (Lncr), la Palatino Ars di Roma e la Sipla (Società Italiana per l’arredamento artistico della casa) di Roma. La mostra costituisce inoltre per il Museo comunale d’arte moderna di Ascona l’occasione per rinnovare l’attenzione del pubblico su un periodo affascinante della storia dell’arte italiana, accentrato attorno al fenomeno “ceramica romana” e presentare le ceramiche d’autore prodotte in una Roma secessionista, tutt’oggi scarsamente studiata, ricca di relazioni ed echi europei.  
     
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