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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Marzo 2005
 
   
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  “ARIA IN FARMACIA” PER MIGLIORARE LA GESTIONE DELLA RINITE ALLERGICA  
   
  Milano, 7 marzo 2005 - Approda in farmacia l’iniziativa Aria (Allergic Rhinitis and its Impact on Asthma), originariamente promossa dall’Oms per offrire a specialisti e medici di medicina generale un quadro aggiornato delle conoscenze sulla rinite allergica. Una scelta quella di portare “Aria in farmacia” nata da una precisa esigenza: “Con il successo e il conseguente diffondersi dell’iniziativa ci si è resi conto di un aspetto fondamentale – spiega il professor Walter Canonica Direttore Clinica di Malattie dell'Apparato Respiratorio e Allergologia dell'Azienda Ospedaliera Università di Genova –: nella realtà delle cose in gran parte del mondo occidentale almeno la metà dei pazienti vengono curati direttamente dal farmacista o quanto meno si rivolgono in prima istanza ad esso”. Da qui la necessità di fornire al farmacista gli strumenti per metterlo in grado di gestire nella maniera migliore i problemi posti da una malattia che, secondo i risultati preliminari di una survey mondiale, promossa dalla World Allergy Organization, interessa ormai un quinto della popolazione. Un’iniziativa apprezzata dai farmacisti: “La persona che entra in farmacia non lo fa solo per ottenere un prodotto, ma anche per avere consigli, suggerimenti che possono servire per affrontare il problema che lo affligge. Ecco dunque l’utilità di iniziative come “Aria in farmacia” – commenta il dottor Felice Ribaldone, Presidente dell’ordine dei farmacisti di Genova -. È chiaro che ciascuno deve rimanere nel proprio ambito, nel proprio ruolo: noi non ci sostituiremo mai né allo specialista, né al medico di medicina generale”. Grazie all’iniziativa Aria, che propone il controllo globale dell’individuo allergico, con un particolare accento ai rapporti fra asma e rinite e alla loro possibile contemporanea presenza, sono state realizzate le prime linee guida di terapia della rinite allergica “basate sull’evidenza”, cioè tracciate sulla scorta dei risultati ottenuti in occasione di studi clinici controllati, che vengono ora estese ai farmacisti, ovviamente nei limiti delle loro competenze. “Si tratta di offrire al farmacista uno strumento culturale specifico che lo metta nelle condizioni di fornire al paziente che gli si rivolge un consiglio qualificato su come riconoscere i sintomi della rinite e valutarne la gravità, su come utilizzare in maniera razionale i farmaci disponibili e su quando rivolgersi al medico” prosegue Canonica. Rientrano fra i compiti del farmacista individuati da Aria anche quelli di iniziare un trattamento adeguato e di suggerire le misure preventive più opportune da adottare. Fra le novità dell’iniziativa Aria c’è la revisione della definizione stessa di rinite allergica: non si parla più di forma stagionale o perenne, ma piuttosto di rinite intermittente o persistente che a sua volta potrà presentare un diverso livello di intensità, da lieve a moderata/severa. Sulla base di questa classificazione il documento Aria prevede la possibilità di un trattamento “a gradini” in funzione dalle caratteristiche dei sintomi in termini di durata e di severità. “Si parte dalla forma intermittente, lieve in cui si impiega un antistaminico, eventualmente associato a un decongestionante come la pseudoefedrina o a dei semplici lavaggi nasali – spiega il professor Sergio Bonini, Direttore dell’Irccs San Raffaele di Roma -. Nel caso di forme intermittenti moderate/severe o di forme persistenti lievi può essere proposta la stessa terapia, ma con la possibilità di ricorrere anche agli steroidi nasali, in alternativa o in associazione agli antistaminici. Nel caso infine delle riniti persistenti moderate o severe le linee guida proposta da Aria prevedono il ricorso agli steroidi nasali cui in seconda battuta, in caso di incompleto controllo della sintomatologia, possono essere associati un antistaminico, un decongestionante nasale o, in casi particolari, un cortisonico per bocca”. Secondo le indicazioni di Aria, il farmacista può tranquillamente offrire una soluzione al paziente che si presenti con una forma intermittente lieve, ma anche al paziente con sintomatologia intermittente moderata/severa o con una forma persistente lieve. “In questi ultimi casi è però opportuno invitare il paziente a rivolgersi al medico per verificare l’opportunità di inquadrare meglio la situazione e comunque nel caso in cui i sintomi non migliorino entro una o due settimane” precisa l’esperto. Un intervento, quello del farmacista che può realizzarsi anche grazie alla disponibilità di farmaci da banco sicuri ed efficaci. La armi a disposizione sono rappresentate da antistaminici, vasocostrittori e associazioni dei due preparati. “Quando si decida di ricorrere a queste ultime è importante operare una distinzione fra quelle che uniscono il decongestionante, per esempio la pseudoefedrina, a un antistaminico di prima generazione piuttosto che a una molecola di seconda generazione, come la cetirizina. Proprio l’associazione fra pseudoefedrina e cetirizina rappresenta la migliore fra le armi a disposizione del farmacista per efficacia e tollerabilità” aggiunge Bonini. Il posizionamento dei farmaci Otc per il trattamento delle forme meno severe di rinocongiuntivite allergica trova conferma anche dalle più recenti note Aifa che regolano la prescrizione dei farmaci a carico del Ssn e che prevedono la rimborsabilità degli antistaminici ai soli “pazienti affetti da patologie su base allergica di grado medio e grave (rinocongiuntivite allergica stagionale, orticaria persistente non vasculitica) per trattamenti prolungati (superiori ai 60 giorni)”. L’iniziativa Aria In Farmacia partirà da metà marzo 2005. Le linee guida saranno spedite a tutte le 16.500 farmacie italiane e in 3.500 di queste partirà un progetto pilota che vedrà un programma di educazione anche sul pubblico, attraverso opuscoli informativi studiati per mettere in grado il potenziale allergico di fornire le giuste risposte al proprio farmacista.  
     
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