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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Marzo 2005
 
   
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  BANCA ETRURIA: PRESENTATO IL PIANO INDUSTRIALE 2005/2007 UN PROGETTO DI SVILUPPO DEL BUSINESS E DI RAFFORZAMENTO TERRITORIALE  
   
   Arezzo, 7 marzo 2005 - Banca Etruria ha reso noto il 3 marzo il Piano Industriale 2005/2007 in occasione dell’incontro con gli analisti e gli investitori istituzionali, riuniti nel palazzo delle Stelline a Milano. Il nuovo Piano Industriale 2005/2007 è stato concepito in un’ottica di sviluppo del business reso possibile grazie all’intervento di riorganizzazione della Banca e del Gruppo che è stato portato a termine dal precedente Piano Industriale avviato nel 2003. “Desideriamo far evolvere ulteriormente il nostro business, rilanciando il modello localistico e proponendoci come Banca di riferimento anche in sistemi economici con esigenze complesse ” ha dichiarato il Direttore Generale Luca Simoni. “Vogliamo rafforzare l’offerta rivolta alla clientela retail e diventare centro di competenza territoriale per animare ed indirizzare la domanda di finanza delle piccole e medie imprese, che costituiranno nei prossimi anni il core business delle banche locali”. Il nuovo Piano intende far crescere Banca Etruria nel Centro Italia, rilanciandone la vocazione localistica attraverso un modello di business policentrico, che riproduca nei diversi territori il modello di Banca di riferimento per l’economia locale, organizzando in modo innovativo la domanda di credito e di finanza e sviluppando un’offerta di eccellenza per i diversi sistemi produttivi del territorio. Il Piano Industriale 2005/2007, redatto con la consulenza di Kpmg Business Advisory Services, si fonda sulle seguenti linee guida. Diventare Banca di riferimento per le diverse economie locali: Strategia di Clientela che prevede il consolidamento della vocazione retail e la focalizzazione del business sulle piccole e medie imprese; Politiche di oferta finalizzate al rilancio degli impieghi a breve termine, allo sviluppo di prodotti di eccellenza a medio-lungo termine, all’offerta di piccoli prestiti e ad una strategia aggressiva sulla raccolta diretta; Strategia di Mercato che con una presenza più capillare sul territorio di circa 15 ulteriori sportelli da aprire nel triennio nel Centro Italia, consenta anche un restringimento della maglia sulla trasversale tirreno-adriatica; Polo Asset Management e fabbriche prodotto tramite: lo sviluppo della società collegata di bancassicurazione Bap come polo dell’Asset Management, la ridefinizione dei rapporti con le Società Captive. Raforzare la struttura patrimoniale: Finanziamento dello sviluppo per mezzo dell’aumento di capitale, fino a 35 milioni di nuove azioni, e di una maggior spinta sulla raccolta diretta da clientela. Ottimizzazione della gestione dell’attivo nell’alleggerimento del portafoglio dei titoli di proprietà, nella predisposizione di una politica di impieghi incentrata sulle imprese e nell’uscita da rapporti non core ad alto assorbimento. Perfezionamento dell’Asset Quality con il rafforzamento del Coverage Ratio su crediti anomali (fino a circa il 50% per le sofferenze ed a circa il 15% per gli incagli) e l’attuazioni di azioni mirate su crediti anomali (Strategic Portfolio Management). Investire nelle competenze e nel’innovazione: Sviluppo modellistica organizzativa di Direzione, dei processi e del presidio dei rischi articolati nella creazione di Centri di Competenza come baricentro della strategia localistica, nella normativizzazione delle politiche creditizie e nel rilancio della progettualità sui Rischi. Evoluzione It che conduca ad una totale esternalizzazione dei servizi informatici con la società Cedacri per un costo previsto di circa 19 milioni di euro al 2007, contro i 24,5 milioni di euro attuali. Sviluppo politiche delle Risorse Umane a supporto dei driver del Piano e dei Centri di Competenza. Gli obiettivi del Piano prevedono in sintesi: una crescita del Roe, benché diluito dell’aumento di capitale, dal 7,84% del 2005 al 9,28% del 2007, un incremento del rapporto tra utile da attività ordinarie e totale dell’attivo dall’attuale 1,19% al 1,43% nel 2007 e del Roi da 0,68% del 2004 allo 0,78% a fine triennio. Inoltre dalla proiezione emerge che il rapporto tra l’utile da attività ordinarie ed il patrimonio netto del Gruppo salirà dall’odierno 12,84% al 15,52% previsto nel 2007. Per il raggiungimento di questi obiettivi è previsto un investimento di 130 mln di euro. Anche per la Banca le simulazioni evidenziano una dinamica positiva degli indici di redditività ed efficienza in particolare con un Roe previsto a fine triennio del 9,21%, con un cost/income ratio con ammortamenti in diminuzione dal 67,95% attuale al 60,97% del 2007. Per supportare e raggiungere questo progetto il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria ha deliberato nel corso della seduta svoltasi ieri di proporre all’Assemblea Ordinaria dei Soci del prossimo 17 aprile un aumento del capitale sociale mediante l’emissione di massimo 46 milioni di nuove azioni divise tra 11 mln gratuite e massimo 35 mln a pagamento. L’aumento di capitale sarà funzionale soprattutto ad uno sviluppo sostenuto degli impieghi (anche per l’apertura delle nuove filiali), al rilancio di prodotti a maggior assorbimento (breve termine, medio - lungo termine partecipativi), a porre enfasi sulla qualità degli attivi e sulla crescita del coverage ratio ed infine a valutare opportunità di crescita dimensionale anche esterne. Il progetto di bilancio 2004 Nel corso dell’evento il Direttore Generale ha presentato anche il progetto di bilancio 2004 che in sintesi riporta i seguenti risultati. Per il Gruppo Etruria: Utile di esercizio a 31 mln di euro (+40,5%); Margine d’interesse a 139,1 mln (+3,4%); Margine d’intermediazione 263,9 mln (+5,2%); Raccolta da clientela 4.171 mln (+4,1%); Impieghi economici 4.174 mln (+19%); Per Banca Etruria : Utile di esercizio a 29,4 mln di euro (+46,6%); Margine d’interesse a 153,3 mln (+1,8%); Margine d’intermediazione 254 mln (+7,11%); Raccolta diretta 4.179 mln (+4,78%); Impieghi economici 4.056 mln (+14,5%).  
     
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