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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Marzo 2005
 
   
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  STRATEGIA DI LISBONA: MENO OBIETTIVI E CALENDARIO PRECISO  
   
  Bruxelles, 7 marzo 2005 - La Strategia di Lisbona sarà uno dei «piatti forti» del Vertice di Primavera. I capi di Stato e di Governo, più in particolare, saranno chiamati a dibattere in merito al rilancio della Strategia al fine di stabilire un partenariato per la crescita e l'occupazione. Essi, inoltre, illustreranno le priorità nei settori chiave da cui dipendono crescita e occupazione ed esamineranno i metodi per migliorare la gestione (governance) della Strategia a livello dell'Unione e degli Stati membri. In previsione del Consiglio europeo, che si terrà il 22 e 23 marzo, si svolgerà in Aula un dibattito sulla revisione intermedia della Strategia di Lisbona a seguito del quale il Parlamento potrebbe adottare una risoluzione. A dire il vero, il Parlamento ha già avuto modo di pronunciarsi sulla Strategia di Lisbona in diverse occasioni. Solo per citare le ultime, lo scorso mese di febbraio, a seguito del dibattito sul programma legislativo della Commissione, l'Aula ha adottato una risoluzione che, tra le altre cose, esprimeva soddisfazione per «l’importanza fondamentale» riservata dall'Esecutivo alla realizzazione della Strategia di Lisbona. Il Parlamento, inoltre, suffragava le misure previste destinate a garantire che il processo affronti un numero inferiore di obiettivi più complementari e segua un calendario preciso per quanto concerne la sua realizzazione. I deputati, d'altra parte, nella relazione sulla situazione dell'economia europea sugli indirizzi di massima per le politiche economiche adottata nel corso della stessa sessione, deploravano i ritardi considerevoli accumulati nell'attuazione della strategia di Lisbona, «soprattutto nel settore delle riforme strutturali e del risanamento delle finanze pubbliche in un certo numero di Stati membri». E, considerando che tali ritardi fossero in parte attribuibili alla molteplicità degli obiettivi, accoglievano con favore la fissazione delle priorità centrali da parte del gruppo presieduto da Wim Kok, esortando gli Stati membri ad attuarle con determinazione. Ma già nel dicembre 2004, in occasione del dibattito sulla strategia politica della nuova Commissione Barroso, l'Aula aveva adottato una risoluzione che criticava il «numero eccessivo di obiettivi, spesso in contrasto tra loro». Per tale motivo, la Commissione era invitata «a mettere in atto uno sforzo politico significativo per razionalizzare e riorientare la strategia di Lisbona verso l’obiettivo fondamentale, ossia l'obiettivo di crescita sostenibile e di creazione di posti di lavoro, definendo un calendario più preciso per il raggiungimento dei suoi obiettivi nei prossimi cinque anni». Il Parlamento, inoltre, sottolineava che la strategia europea in materia di competitività deve «basarsi sull'eccellenza nel settore dell'istruzione, della formazione e della ricerca, dei servizi pubblici e delle infrastrutture di alta qualità, dell'integrazione sociale, delle migliori condizioni di lavoro, di un migliore equilibrio tra i lavoro e la vita personale e su un ruolo guida nel mondo in termini di tecnologie e standard ambientali».  
     
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