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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Marzo 2005
 
   
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  POTOCNIK CHIEDE AL GIAPPONE DI LAVORARE CON L'UE A UN COMPROMESSO SU ITER  
   
  Bruxelles, 8 marzo 2005 - Il commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha invitato il Giappone ad accettare un compromesso sull'ubicazione di Iter (international thermonuclear experimental reactor). Intervenendo a Oxford ad una manifestazione della Commissione sulle infrastrutture di ricerca, Potocnik ha sottolineato che l'Europa è riuscita a ottenere la posizione di leader mondiale nella ricerca dell'energia da fusione grazie alla collaborazione transfrontaliera. Il Jet (Joint European Torus) di Oxford, sviluppato circa 30 orsono, è l'apparecchiatura più avanzata al mondo per la ricerca nella fusione nucleare e il fiore all'occhiello della ricerca europea sulla fusione. 'Jet ci offre una convincente dimostrazione di come vanno le cose quando scienziati e ingegneri europei operano fianco a fianco con un obiettivo comune', ha detto Potocnik. Convinto assertore dell'importanza dell'energia da fusione, Potocnik ha anche annunciato che nelle discussioni sul Settimo programma quadro (7Pq) farà pressioni per un aumento del bilancio assegnato alla costruzione di Iter e ad un programma di accompagnamento. La costruzione di Iter sarà una pietra miliare nel cammino per produrre l'energia da fusione. Questa fase del progetto è stata però ritardata per oltre un anno a causa del disaccordo sull'ubicazione del reattore; tre partner internazionali del progetto appoggiano la scelta dell'Ue di Cadarache (in Francia), mentre altri tre preferiscono il sito indicato dal Giappone. Potocnik ha ricordato che la Commissione non ha 'risparmiato sforzi' per cercare di arrivare ad un accordo tra i partner su Cadarache, ma senza risultato. 'Riconosciamo il ruolo particolare che il Giappone ha svolto fino ad oggi, e dovrebbe continuare a svolgere, nel progetto Iter e nel campo dell'energia da fusione. L'ue non ha risparmiato sforzi e ha fatto al Giappone un'offerta del tutto paragonabile a quella nipponica, e che prevede, ad esempio, un vero partenariato tra Ue e Giappone in Iter e l'impegno europeo di affidare all'industria giapponese la fabbricazione di alcuni sistemi chiave', ha detto il commissario. Un accordo deve però ancora essere raggiunto. 'Le discussioni tecniche sono state portate il più avanti possibile, ed ho proposto ai partner giapponesi di metterci attorno a un tavolo e trovare un compromesso accettabile al massimo livello politico', ha detto Potocnik. 'Il suggerimento non è stato ancora accolto'. Il commissario ha chiuso il suo intervento ribadendo che l'Europa vorrebbe avviare i lavori di costruzione di Iter nel corso del 2005, e che farà tutto il possibile perché ciò avvenga. Per ulteriori dettagli sulla riunione di Oxford: http://www.Cordis.lu/infrastructures  Per ulteriori dettagli su Iter: http://www.Iter.org  
     
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