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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Marzo 2005
 
   
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  IL RESTAURO SI TINGE DI ROSA  
   
  Roma, 8 marzo 2005 - Donne diplomate o laureate, ma disoccupate. Sono loro le destinatarie del corso “Procedure informatiche integrate per la conservazione degli edifici storici” organizzato dall’Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali (Itabc) del Cnr e dall’Istituto per la formazione professionale (Ial) di Roma e Lazio che prende l’avvio oggi. Diciotto sono le donne che hanno superato la selezione per partecipare allo stage della durata di 500 ore, distribuite in cinque mesi, da marzo a luglio, di cui duecento dedicate ad un’esperienza in cantieri scuola appositamente creati e alla predisposizione di un caso di studio. Lo stage avrà come docenti esperti dell’Itabc-cnr, dell’Istituto per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali (Icvbc) del Cnr, della Facoltà di Architettura di Roma, della Facoltà di Ingegneria di Ancona e di alcune società specializzate nel settore. “L’iniziativa, promossa dalla Provincia di Roma e finanziata con i fondi Fse” spiega l’arch. Elena Gigliarelli coordinatrice del corso “ha lo scopo di specializzare le stagiste nell’uso di strumenti innovativi, come software, apparecchiature e strumentazioni digitali, per il rilievo e l’analisi delle strutture architettoniche. Nel campo della conservazione, le donne in genere hanno un ruolo circoscritto al restauro applicativo, che richiede abilità manuale, mentre sono poche quelle in grado di adoperare le tecnologie che servono ad acquisire le informazioni necessarie per progettare un adeguato intervento; ma se stimolate e indirizzate, le donne si appassionano molto più degli uomini nell’uso di queste strumentazioni. Il corso è stato concepito anche per favorire la creazione di competenze che possano far nascere piccole imprese di settore o team di consulenza specializzati”. Le ragazze selezionate hanno un’età media di 25 anni e, nonostante il bando richiedesse come titolo il diploma di scuola media superiore, quasi tutte le partecipanti sono in possesso di laurea in Architettura, Conservazione dei Beni Culturali o Archeologia. “Le giovani specializzande” aggiunge Gigliarelli “avranno a loro disposizione strumentazioni del Cnr, come quelle geofisiche basate sugli ultrasuoni o quelle elettroniche per fare prospezioni e conoscere la consistenza delle murature; impareranno ad usare il laser scanner e a elaborare la ricostruzione 3D degli edifici. Cercheremo dunque di introdurre i giovani nel mondo della realtà virtuale e dei sistemi informativi di tipo geografico Gis, che rappresentano le nuove frontiere per la documentazione del patrimonio costruito”. Alla fine del corso, le stagiste avranno la preparazione adeguata per cercare occupazione presso imprese specializzate nella diagnostica, nelle Soprintendenze o Istituti di restauro, con competenze specifiche nell’utilizzo di programmi software e di strumentazioni innovative. “Il corso fa seguito ad un’iniziativa, organizzata con successo, a Palermo, dall’Itabc e dalla Regione Sicilia negli anni 2002 e 2004, che ha specializzato 20 professionisti del restauro e della conservazione architettonica” conclude Gigliarelli. “Cinque delle ragazze che hanno partecipato al corso oggi collaborano con l’Itabc per il recupero di un complesso monumentale di Nicosia, a Cipro”. Per informazioni: Elena Gigliarelli, Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali (Itabc) del Cnr, Montelibretti (Roma), tel. 06/90672365, cell. 3478870693, egigliarelli@tiscali.It    
     
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