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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Marzo 2005
 
   
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  UN'ESPERTA FRANCESE SPIEGA IL SUO CONCETTO DI "NUOVO SPAZIO DI DIBATTITO" PER L'INNOVAZIONE  
   
  Bruxelles, 9 marzo 2005 - L'europa non è abbastanza innovativa nell'ambito della pedagogia orientata alla formazione di giovani ricercatori e risente della mancanza di un confronto in materia, afferma Marie-claude Roland, che sta cercando di lanciare un progetto su scala europea già dimostratosi estremamente valido a livello nazionale. Reflexives, finanziato dall'Istituto nazionale francese per la ricerca agronomica (Inra), ha creato nel 1995 un nuovo spazio pedagogico per la formazione di ricercatori in generale e di giovani ricercatori in particolare. "Il concetto fondamentale su cui si basa Reflexives è che la formazione di giovani ricercatori non può essere rivolta solo a dottorandi, ma deve coinvolgere anche supervisori ed entrambi devono lavorare insieme", ha spiegato la dottoressa Roland al Notiziario Cordis. La dottoressa Roland è una linguista che ha ottenuto un dottorato sulle pratiche di scrittura dei ricercatori. Ben presto si è resa conto che, se la ricerca viene effettuata attraverso un sistema di riproduzione - nel quale gli studenti riproducono in continuazione il modo in cui è scritto un documento - la qualità della ricerca scientifica ne risente. La dottoressa Roland voleva cambiare tali pratiche e ha deciso di diventare una formatrice. Da allora lavora sulle tecniche di scrittura e sul concetto di ricerca, ossia sulla formulazione di domande inerenti alla ricerca. Basando il proprio lavoro su oltre un migliaio di progetti di dottorato in Francia, Danimarca e Canada, la dottoressa Roland ha elaborato la teoria secondo cui per i dottorandi è difficile formulare domande sulla ricerca. "Spesso i dottorandi hanno un orientamento tecnico e tendono a perdere di vista gli obiettivi e i temi della loro ricerca", ha spiegato la dottoressa Roland. Tuttavia, le competenze richieste in un mercato del lavoro competitivo, le capacità generiche, "possono essere acquisite solo se gli studenti lavorano all'analisi delle questioni, alla soluzione dei problemi e alla formulazione di domande", ha detto la dottoressa Roland al Notiziario Cordis. "In caso contrario, essi acquisiscono solo competenze tecniche e capacità non trasferibili". "I dottorandi devono imparare a staccarsi dal loro banco di laboratorio. Devono imparare ad analizzare e a spiegare i loro esperimenti e non limitarsi a descriverli", ha aggiunto la dottoressa Roland. Secondo la dottoressa Roland, i dottorandi risentono spesso di un problema di occupabilità, ed è necessario non solo formare loro, ma anche informare i potenziali datori di lavoro sul funzionamento della ricerca. Reflexives organizza pertanto seminari in cui si affrontano tutte queste problematiche, non attraverso discorsi e interventi orali, bensì tramite l'apprendimento collettivo, la riflessività e l'applicazione pratica dell'epistemologia. Questi seminari sono rivolti a un pubblico di ricercatori, supervisori, dottorandi e postdottorati, e dovrebbero interessare anche i giornalisti nonché le imprese e i dipendenti del settore privato. La dottoressa Roland sa di affrontare una questione molto delicata, poiché per i supervisori potrebbe essere offensivo sentirsi dire cosa devono fare. Tuttavia, spiega la dottoressa, "i supervisori tendono a dire di non avere tempo e la maggior parte di loro non vuole essere coinvolta. Un aspetto della professione di ricercatore, però, è quello della formazione. Dobbiamo insistere su questo punto. I tutor devono essere coinvolti", ha aggiunto. "Il nostro gruppo organizza seminari sul progetto Reflexives dal 1997 con sempre maggiore successo", ha osservato la dottoressa Roland. "La partecipazione dei supervisori è in aumento. Abbiamo coinvolto un ampio campione di ricercatori, soprattutto in Francia, ma anche in Danimarca e in Canada". A seguito del successo del progetto, la dottoressa Roland sta ora cercando di elaborare un progetto su scala comunitaria per la formazione di "facilitatori attivi", che sviluppino il progetto Reflexives per il loro paese. Per ulteriori informazioni sul progetto Reflexives consultare il seguente sito: http://www.Reflexives-lpr.org  Oppure rivolgersi a: Marie-claude Roland E-mail: marie-claude.Roland@wanadoo.fr  
     
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