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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 09 Marzo 2005
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ALLA MANGIAGALLI NUOVO REPARTO DI PATOLOGIA DELLA GRAVIDANZA INAUGURATO DA FORMIGONI E BORSANI PROPRIO NEL GIORNO DELLA FESTA DELLA DONNA |
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Milano, 9 marzo 2005 - Nuovo reparto (il reparto Rizzoli) di patologia della gravidanza (sia della madre sia del bambino) alla Clinica Mangiagalli di Milano. E' stato inaugurato dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, e dall'assessore alla Sanità, Carlo Borsani. Il reparto è dotato di 30 posti letto in stanze singole o doppie e di tecnologie avanzate per il monitoraggio, la videochirurgia e il teleteaching. Il costo è di 620.000 euro coperti, per quanto riguarda l'allestimento della struttura fisica, dalla donazione della famiglia Rizzoli, mentre l'ospedale si è assunto l'onere di acquistare tutta la strumentazione tecnica. La Mangiagalli non fa più parte degli Icp ma è stata integrata nella Fondazione Policlinico, rappresentata dal suo presidente, Carlo Tognoli. "Il reparto Rizzoli - ha detto il presidente Formigoni - è uno straordinario esempio dei notevoli progressi che le Aziende ospedaliere lombarde hanno compiuto in questi ultimi anni, nella direzione di un incremento della qualità del nostro servizio sanitario. Questo risultato positivo, oggi confermato dal successo di questo progetto, è anche da attribuire ad una collaborazione sempre più stretta e costruttiva tra soggetti pubblici e soggetti privati". Apprezzamento per l'iniziativa è stata espressa anche dall'assessore Borsani, il quale ha ricordato che "certamente la sanità lombarda si distingue per la libertà di scelta a favore del paziente, e ciò è possibile perché innazitutto è messa al centro la persona, in questo caso la donna, la madre e il bambino". "Non è un caso - ha concluso Formgioni - che sia stato scelto proprio l'8 marzo, festa della donna, per inaugurare questo reparto. La donna ha un ruolo insostituibile nella nostra società: obiettivo della Regione è quello di liberare il tempo della donna, sviluppare le politiche, già da tempo avviate, che permettano la migliore conciliazione tra tempo della famiglia e tempo del protagonismo nella società".
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