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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Marzo 2005
 
   
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  BILANCIO 2004 DELLA BANCA POPOLARE DI MILANO E DEL GRUPPO BIPIEMME. UTILE NETTO € 127,6 MILIONI (+108,7%)[1] DIVIDENDO 0,13 EURO (+8,3%), CON STACCO IL PROSSIMO 23 MAGGIO  
   
  Milano, 9 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano nella riunione di ieri ha esaminato ed approvato i risultati dell'esercizio 2004, trasmessi per l'esame di competenza al Collegio Sindacale ed alla società di revisione, che evidenziano un utile netto di 127,6 milioni di euro a livello consolidato (+108,7%). Oltre al risultato netto si segnala la crescita del margine di intermediazione (+3,4%), del risultato di gestione (+7,1%), degli impieghi a clientela (+9,3%), della raccolta da clientela (+2,8%) e del risparmio gestito (+7,1%). I dati della sola Capogruppo, Banca Popolare di Milano, evidenziano un utile netto di 125,2 milioni di euro, in flessione del 3,9% rispetto al 2003, che aveva beneficiato, però, di 68,7 milioni di euro di dividendi straordinari distribuiti da alcune controllate. Sulla base di tali risultati, il Consiglio di Amministrazione proporrà all’assemblea dei soci del prossimo aprile la distribuzione di un dividendo di 0,13 euro, su un numero di azioni aumentato di oltre 29 milioni rispetto allo scorso anno. E’ stato un buon bilancio quello approvato oggi; mostra un Gruppo in netta crescita e che rispetta i primi obiettivi del “piano strategico 2004-2006”. Infatti, nonostante la debolezza del contesto economico nazionale ed internazionale, il Gruppo Bipiemme ha incrementato le proprie quote di mercato della raccolta da clientela, degli impieghi e del risparmio gestito, grazie ai buoni andamenti complessivi dei volumi. Ciò si è tradotto in una crescita dei margini economici fra cui segnaliamo il positivo andamento dell’utile ordinario, cioè l’utile al netto delle componenti non ricorrenti e delle imposte, a 133,1 milioni di euro, in crescita del 34,6% rispetto all’esercizio precedente. Vediamo in dettaglio i dati del bilancio consolidato. Gruppo Bipiemme Raccolta da clientela La raccolta diretta complessiva segna una crescita del +2,8% e si attesta a 21.348 milioni di euro; in particolare, la crescita è del +3,4%, al netto dell’attività delle filiali estere (-11,2%). Le filiali di Londra e New York sono infatti interessate da un processo di ristrutturazione che le porterà alla chiusura entro la fine del 2005, come previsto dal piano strategico di Gruppo. All’interno dell’aggregato si segnala il buon andamento della raccolta a medio lungo termine in crescita del 26,5%. La quota di mercato nazionale complessiva è salita dall’1,82% di settembre 2003 al 1,91% di settembre 2004. Raccolta indiretta Buono l’andamento delle masse. Rispetto allo scorso anno segna una crescita del 6,6% raggiungendo i 34.448 milioni di euro. In particolare il risparmio gestito è salito del 7,1% attestandosi a 18.558 milioni di euro, con una raccolta netta positiva di 788 milioni di euro. Particolarmente brillante l’andamento dei fondi comuni d’investimento che segnano una crescita del 11,6% a 9.063 milioni di euro; nel 2004 la raccolta netta è stata di 517 milioni di euro a fronte di una raccolta di sistema negativa. Ciò ha permesso alla quota di mercato di salire al 2,34% a dicembre 2004 dal 2,21% a dicembre 2003. Impieghi a clientela Proseguendo il positivo trend dello scorso anno gli impieghi a clientela segnano una crescita del 9,3% e si attestano a 20.026 milioni di euro. In particolare, il comparto mutui è salito del 35,3% a fronte di nuove erogazioni per oltre 2 miliardi di euro. La forte crescita degli impieghi ha portato ad un netto miglioramento della quota di mercato che è passata dal 1,56% del settembre 2003 all’1,71% del settembre 2004. Tale performance è particolarmente significativa in considerazione della flessione delle filiali estere (-20,6%), in linea con l’obiettivo strategico di rifocalizzazione sul mercato domestico e sulla clientela retail e Pmi. In linea con lo scorso anno impegni e garanzie rilasciate, mentre nell’ottica di una riduzione del profilo di rischio del Gruppo si segnala la flessione dei derivati su crediti (-28,0%). Margine di intermediazione A livello economico, il margine di intermediazione ha riportato un aumento del 3,4%, raggiungendo 1.444,1 milioni di euro. Al buon andamento dell’aggregato ha contribuito sia il miglioramento del margine di interesse (+3,4% a 662 milioni di euro) che la crescita del comparto servizi (+3,4% a 782,1 milioni di euro). All’interno del margine da servizi è da evidenziare la buona performance delle commissioni nette (+5,2%), spinte dal maggior peso dei fondi obbligazionari rispetto a quelli monetari (scesi dal 41% al 36,5% delle masse gestite) e dalle commissioni sui servizi bancari tradizionali. Costi non finanziari Il totale dei costi non finanziari si attesta a 1.136 milioni di euro (+2,5% rispetto al 2003). L’incremento è in larga parte attribuibile a fattori specifici che hanno pesato sul costo del personale (+2,7% a 605 milioni di euro). Tra questi, in particolare, le erogazioni di incentivi agli esodi, che hanno avuto un incremento di 13,3 milioni di euro rispetto al 2003, per un totale di 21,8 milioni di euro. Il rinnovo del contratto ha inciso per 7,7 milioni di euro sul 2004, mentre la contabilizzazione per competenza della parte variabile delle retribuzioni della capogruppo ha pesato sul costo del personale per 8,0 milioni di euro. Al netto delle componenti non ricorrenti (21,3 milioni di euro), le spese per il personale sarebbero state in linea con i dati del precedente esercizio. La continua crescita del Gruppo (con l’apertura di 22 filiali nel corso del 2004 – punti vendita passati da 703 nel 2003 a 725 a dicembre 2004) è stata effettuata in presenza di un calo dell’organico di 129 unità. Accantonamenti Il saldo degli accantonamenti e delle rettifiche/riprese di valore su crediti ed immobilizzazioni finanziarie ammonta complessivamente a 174,5 milioni di euro e registra una flessione del 7,3% rispetto al 2003. Le rettifiche nette di valore su crediti (130,3 milioni di euro) si riducono dunque di 14,6 milioni di euro sul 2003. Il livello del rapporto tra sofferenze nette ed impieghi si attesta a 0,70%, mantenendosi tra i migliori del sistema bancario nazionale. Gli accantonamenti complessivi includono 9 milioni di euro di oneri stimati per la prevista chiusura delle filiali estere e 7,0 milioni di euro di rettifiche su titoli immobilizzati in seguito alla riclassificazione di gran parte del portafoglio immobilizzato del Gruppo a portafoglio di trading, con conseguente allineamento del valore ai prezzi di mercato. Utile netto Dopo componenti straordinarie positive per 46,1 milioni di euro (tra cui 21,8 milioni di euro relativi a plusvalenze derivanti da vendita di immobili e partecipazioni ed euro 11,7 milioni derivati dall’eliminazione del cosiddetto “disinquinamento fiscale”) ed al netto di 49,6 milioni di imposte sul reddito (con un tax rate pari al 27,7%), l’utile netto raggiunge 127,6 milioni di euro, in crescita del 108,7% sul 2003. Capogruppo: Banca Popolare di Milano S.c. A r.L. Anche a livello della Capogruppo, Banca Popolare di Milano, si segnalano buoni andamenti, particolarmente a livello patrimoniale: raccolta diretta da clientela € 17.323 mln (+6,1%); impieghi con la clientela € 17.024 mln (+10,1%); risparmio gestito € 14.385 mln (+6,3%). I risultati economici risentono del confronto sfavorevole con il 2003, quando peraltro la Capogruppo aveva beneficiato di 68,7 milioni di euro di dividendi straordinari da alcune controllate. Il risultato di gestione 2004 risulta quindi in calo del 14,2% a 267 milioni di euro, così come l’utile ordinario diminuisce del 19,9% a 120,1 milioni di euro. Al netto dei dividendi straordinari incassati nel 2003, si registrerebbe una crescita dell’48,1%. L’utile netto si attesta infine a 125,2 milioni di euro, in flessione del 3,9% rispetto al 2003. In considerazione dei positivi risultati conseguiti, il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea dei Soci del prossimo aprile – convocata nella riunione odierna per i giorni 22 e 23 aprile 2005, rispettivamente in prima e seconda convocazione - la distribuzione di un dividendo pari a 0,13 euro, che sarà posto in pagamento a partire dal 26 maggio p.V.. Il titolo Banca Popolare di Milano quoterà ex cedola dal 23 maggio p.V.. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di assegnare la quota statutaria di utile riservato ai dipendenti interamente in azioni della Banca, mediante utilizzo del fondo azioni proprie. L’ assemblea stessa, per la parte ordinaria, dovrà procedere - oltre all’esame e all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2004 - all’integrazione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, alla nomina del Comitato dei Probiviri e all’adeguamento del Regolamento assembleare, nonchè, per la parte straordinaria, alla rimodulazione dello Statuto sociale alla luce, in particolare, della riforma organica della disciplina delle società di capitali e società cooperative.  
     
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