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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Febbraio 2004
 
   
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  SECONDO IL CAPO UNITÀ HANS FORSSTRÖM, NEL SETTORE DELLA RICERCA SULLA FISSIONE N  
   
 

Bruxelles, 3 febbraio 2004 - Hans Forsström, capo dell'Unità "Fissione nucleare e radioprotezione" della Commissione europea, ha dichiarato al Notiziario Cordis che nel settore della ricerca nucleare lo Spazio europeo della ricerca (Ser) è già una realtà, alla quale hanno chiaramente contribuito le possibilità di collaborazione offerte dai programmi quadro che si sono succeduti. Il Primo programma quadro europeo, realizzato negli anni '70, fu in realtà un programma Euratom, pertanto la collaborazione nel settore della ricerca nucleare è ormai consolidata, ha spiegato Forsström. "Un fatto è certo: in un settore in cui la cooperazione esiste da molto tempo si può affermare che lo Spazio europeo della ricerca è già stato creato. Ciò significa che i partner si conoscono ed elaborano [insieme] le proposte", ha affermato Forsström. Egli, pertanto, si è detto molto soddisfatto della risposta al primo invito a presentare proposte nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq), a seguito del quale 21 progetti sono stati ammessi ai finanziamenti. Interrogato sulla possibilità che gli stretti legami fra quanti operano nel settore della ricerca nucleare rappresentino un ostacolo all'ingresso di potenziali nuovi partner, ad esempio organizzazioni dei paesi in fase di adesione, Forsström ha risposto che chi possiede il know-how necessario non trova ostacoli alla partecipazione ai consorzi dell'Ue: "Credo che le organizzazioni valide, e ve ne sono molte, non abbiano difficoltà ad unirsi alle reti esistenti, poiché dispongono già di buoni contatti". La percentuale di partecipanti dei paesi in fase di adesione ai progetti ammessi ad un finanziamento nell'ambito del primo invito del 6Pq è "abbastanza buona", tuttavia "è molto difficile per le nuove organizzazioni di tali paesi assumere la direzione dei progetti", ha aggiunto Forsström. "Perché ciò accada, occorre tempo". I progetti ammessi ai finanziamenti sono per la maggior parte progetti integrati, ma vi sono anche due reti di eccellenza e alcuni progetti più piccoli. Nel complesso, i consorzi beneficeranno di uno stanziamento comunitario pari a 67 milioni di euro. Gli argomenti affrontati dai progetti non sono inediti, poiché già contemplati da precedenti programmi quadro, ma l'elemento innovativo risiede nel modo in cui tutti gli aspetti vengono integrati, ha dichiarato Forsström al Notiziario Cordis. Uno dei progetti, per esempio, verte sullo smaltimento dei rifiuti radioattivi. Tale processo prevede lo stoccaggio dei rifiuti in un container di grandi dimensioni, il quale viene poi interrato in profondità e ricoperto con materiale da imballaggio. Sebbene precedenti iniziative di ricerca abbiano già analizzato vari aspetti di questa tecnica, il nuovo progetto integrato studierà i processi che avvengono all'interno del container, dell'imballaggio e dei rifiuti stessi. Quest'iniziativa riunisce organizzazioni che operano in ciascuna fase dello smaltimento dei rifiuti. "L'aspetto innovativo del 6Pq è rappresentato da un'integrazione molto più forte fra tutte le parti", ha affermato Forsström. I progetti finanziati nell'ambito del 6Pq, inoltre, pongono molta più enfasi sull'aspetto dell'istruzione e della formazione. A questi due elementi è dedicato perfino uno dei progetti, denominato "Neptuno", nel settore dell'ingegneria e della tecnologia nucleare. Tale iniziativa prevede la creazione di una rete di università e organizzazioni di ricerca, incaricata di studiare le modalità di definizione di un piano di studi comune per il settore dell'ingegneria e della tecnologia nucleare, con il fine ultimo di elaborare un programma europeo di master. Ugualmente innovativo è il progetto "Risc-rad", che esaminerà il modo in cui le radiazioni interagiscono con le cellule. Questo processo può distruggere o alterare il meccanismo di autoriparazione naturale delle cellule, con ripercussioni sulla salute umana. Il progetto "Perfect" analizza invece un altro effetto collaterale delle radiazioni, ricorrendo alla modellizzazione matematica per simulare gli effetti delle radiazioni sull'acciaio. Il consorzio cercherà di costruire un "reattore virtuale", che consentirebbe di ridurre il numero di test necessari, con un conseguente risparmio di tempo e denaro. Il progetto è coordinato da un'azienda elettrica, interessata a conoscere la durata di vita residua dei propri reattori. Il secondo invito a presentare proposte, attualmente aperto, si concluderà ad aprile. Forsström ritiene che le tematiche previste da questo invito siano complementari a quelle affrontate nel primo. In vista della pubblicazione del terzo invito a presentare proposte, si sta preparando un invito a manifestare interesse, al fine di determinare quali settori non siano stati ancora contemplati e in quali ambiti le parti interessate vorrebbero presentare una proposta

 
     
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