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Notiziario Marketpress di
Venerdì 11 Marzo 2005
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RIPRESA IN ATTO PER LE AREE COLPITE DALLO TSUNAMI
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A oltre due mesi dallo tsunami, l’Osservatorio ASTOI rileva in atto la ripresa turistica nelle aree colpite dal maremoto. Un recupero significativo lo si registra già alle Maldive, dove la programmazione ha potuto essere riavviata fin dai primi di gennaio con la rimozione del warning del Ministero Affari Esteri di ‘sconsiglio’ ai viaggi verso la destinazione. “Non siamo lontani –afferma il Direttore Generale ASTOI, Alberto Corti– dalla normalizzazione dei dati di prenotazione e partenza e contiamo di riallinearci ai dati pretsunami entro la prima metà di marzo. L’agibilità è stata recuperata per oltre il 95% delle strutture ricettive e un’informazione aggiornata su questo fronte continua a essere disponibile sul nostro sito www.astoi.com”. Incoraggianti sono poi i risultati dello studio realizzato da Stefano Goffredo dell’Università di Bologna partner scientifico di ASTOI sullo stato della barriera corallina dopo lo tsunami che hanno evidenziato una situazione pressoché immodificata per la percezione del turista, con danni assolutamente limitati che andranno recuperati nel giro di pochi anni. Phuket, che nel solo 2004 aveva accolto quasi il 40% dei turisti italiani in Thailandia, sta recuperando flussi turistici dal nostro paese con discreto dinamismo, registrando i primi risultati delle campagne promozionali avviate dagli operatori già all’indomani della rimozione del warning della Farnesina a metà dello scorso gennaio. “E’ già stato recuperato quasi il 50% dei flussi turistici, che si erano interamente azzerati dopo il 26 dicembre –precisa Alberto Corti– e il mercato sta rispondendo rapidamente alle iniziative commerciali di rilancio della destinazione”. Ancora limitati sono invece i segnali di ripresa in Sri Lanka, ove il warning del Ministero Affari Esteri è invece perdurato fino alla prima decade di febbraio. L’Osservatorio ASTOI ha poi rilevato una discreta affezione, fedeltà e fiducia verso i paesi colpiti dallo tsunami da parte del pubblico italiano che aveva prenotato una vacanza in quelle aree per il mese di gennaio. Oltre il 54% di coloro che avevano prenotato una vacanza alle Maldive ha deciso di posticipare la data di partenza o ha annullato il pacchetto turistico. Questa percentuale si è innalzata al 68% per le prenotazioni di viaggi e vacanze a Phuket e addirittura al 75% per le prenotazioni che riguardavano lo Sri Lanka. “Le aree colpite dallo tsunami –conclude Alberto Corti– non si sono prestate a una totale fungibilità e la scelta di mete alternative è rimasta legata a tradizionali destinazioni invernali lungo raggio, quali i Caraibi, l’Oceano Indiano, il Kenia, il Brasile e Zanzibar, che sono comunque riuscite a intercettare solo una fascia limitata di utenza che aveva originariamente prenotato le Maldive, lo Sri Lanka e Phuket”. www.astoi.com
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