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Notiziario Marketpress di
Venerdì 11 Marzo 2005
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ANCORA TRE GIORNI DA PASSARE ALL’INSEGNA DELLE MERAVIGLIE DEL PASSATO E DEI BUONI AFFARI |
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Alle ore 20 di domenica, 13 marzo, chiuderà i battenti l’undicesima edizione del Mercanteinfiera Primavera, inaugurata sabato scorso. Le contrattazioni si stanno mantenendo su livelli ritenuti dagli stessi espositori, “interessanti”. Questo significa, che anche “i ritardatari” che hanno deciso di visitare la più importante rassegna d'antiquariato, modernariato e collezionismo d’Europa durante questo fine settimana troveranno proposte allettanti. A Mercanteinfiera, infatti, l’esposizione è talmente vasta (gli espositori sono circa 1.200 e gli stand occupano quattro padiglioni del quartiere fieristico sulla superficie totale di 60 mila metri quadrati, per un fronte lineare di ben 11 chilometri), che sono sempre numerosissime le occasioni per il pubblico di fare le scelte più ampie e gli affari migliori. Per di più, la rassegna di Parma ha come caratteristica proprio quella di rinnovarsi continuamente: nei nove giorni apertura al pubblico (dalle ore 10 alle ore 20), infatti, gli antiquari riforniscono ripetutamente i loro stand sostituendo oggetti venduti con quelli fatti arrivare appositamente, così anche i visitatori dell’ultime ora possono trovare idee sempre nuove ed interessanti (lo stesso vale, ovviamente, anche per coloro che hanno già visitato la fiera). L’ultimo round di Mercanteinfiera vede, abitualmente, un’impennata nel ritmo delle contrattazioni e degli acquisti. Chi non ha ancora comprato il proprio “oggetto del desiderio”, si affretta a farlo prima della chiusura definitiva. E tra queste meraviglie, a volte vere opere d’arte, a volte delle curiosità affascinanti proprio grazie alla loro originalità, si trovano oggetti di tutte le epoche e stili, tanto da soddisfare anche il collezionista più esigente. Facendo un rapido excursus tra le meraviglie che offre l’attuale edizione del Mercante, scopriamo, ad esempio, una specie di “robocop” antesignano: un automa costruito con leve, pezzi di macchinari vari, valvole e ruote dentate, a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, si muove grazie ad un motore elettrico e nonostante l’apparenza che può incutere timore, è assolutamente amichevole; insomma, un’espressione di fantasia e inventiva nell’artigianato dell’epoca che il suo creatore ha già definito “un’opera di..Alternariato”. E che dire invece dell’enorme testa di ippopotamo imbalsamato, con le fauci spalancate a rivelare i denti lunghi almeno 10 centimetri, oppure di un cactus di plastica verde alto quasi due metri?! Continuando il “filone” delle “stramberie”, non può passare inosservata una “strana coppia”, che sembra ispirata a “Le rouge et le noir” Stendhaliano (e, del resto, siamo a Parma!): una figura lignea di un frate francescano ad altezza naturale con il saio scuro messa accanto ad un manichino “vestito” di una livrea piemontese del ‘700 rossa, con bottoni d’argento che recano impresso lo stemma della casa nobiliare. Passando invece dal faceto al serio (che come sempre si mescolano al Mercanteinfiera), citiamo fra le opere d’arte un bellissimo ritratto femminile di Orfeo Tamburi, paesaggi di Otmar Brioschi, Fabrizio Duerre, Max Ingold. Tra i dipinti dI epoche lontane (prevalentemente ‘700-‘800) si possono ammirare numerosi ritratti, nature morte e paesaggi fiamminghi, francesi e italiani. Troviamo poi degli splendidi arazzi, dal ‘500 di Aubusson e Bruxelles, ai rari esemplari italiani con scene di Enea e Didone (‘600) e rarissime chinoiserie, apprezzatissime dagli intenditori. Uno dei “pezzi” più costosi e che suscita grande curiosità è un capolavoro dell’ebanisteria fiorentina del tardo ‘700: un trumeaux a due piani intarsiato in avorio che riproduce, all’esterno, la facciata di una cattedrale gotica, mentre il suo interno è una fedele riproduzione delle navate. Il prezzo-base è di 140 mila Euro. E’ di finissima fattura anche un camino di marmo proveniente da una riserva di caccia dei principi Carrega, con alcuni suppellettili, sempre in tema venatorio. Popolarissimi in questa edizione primaverile (sicuramente in vista del prossimo arrivo della bella stagione), diversi elementi di arredo da giardino: grate e cancelli in ferro battuto, dal barocco al liberty, panche in varie tipologie di pietra o in metallo, tavoli (tra i quali uno particolarmente memorabile, in marmo, lungo circa 4 metri, con sostegni finemente intagliati, dei primi ‘900), numerosissime fontane, sia in marmo, sia in bronzo (come una graziosissima, proveniente da un giardino nobiliare siciliano degli anni ’20, in tre “piani” formati ciascuno da gruppi scultorei di tre fanciulle con conchiglie in mano). Non tramonta l’interesse per l’arte orientale: vediamo le alcove cinesi con i loro intagli che sembrano merletti, armadi e tavolini laccati dall’Indonesia, bauli e scatole in legno di sandalo, e poi, vere opere d’arte – paraventi giapponesi in carta di gelso. Un altro filone “in auge” è quello del cosiddetto “rustico retrò”: mobili e strumenti da lavoro contadino, stoviglie in rame, culle in legno dipinto con motivi tirolesi, che sono ideali per arredare case di campagna o montagna. E’ doverosa anche l’osservazione che riflette l’opinione degli addetti ai lavori: Mercanteinfiera offre infinite opportunità di fare buoni affari, perché il rapporto qualità-prezzo è sicuramente migliore di altre fiere del settore (lo riconoscono soprattutto visitatori e operatori professionali stranieri). L’elenco potrebbe continuare all’infinito, ma Mercanteinfiera non è solo business e caccia all’oggetto del desiderio: è anche il piacere di vedere e toccare con mano oggetti d’arte degni di un museo (ma che si possono portare a casa!) e rari cimeli raccolti sul filo della nostalgia, come quelli esposti nella “mostra collaterale” che da sola costituisce, tradizionalmente, un motivo di attrazione in più per il grande pubblico. Quella di quest’anno è dedicata alle radio antiche: “L’avventura della radio: da Marconi alla radiocomunicazione”, allestita in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Parma e il Cnit. Come è accaduto lo scorso fine settimana, anche sabato e domenica prossimi il quartiere fieristico farà registrare un nuovo pacifico assalto di visitatori, soprattutto famiglie decise a trascorrere una giornata (di acquisti e di svago) diversa dalle altre, approfittando dell’ampia gamma di servizi per il pubblico: bar, ristoranti, sportelli bancari, edicola, ufficio postale, spazio-giochi per i bambini e anche una beauty farm con massaggi orientali e salone del parrucchiere. Domenica poi, nello Spazio Bimbi, del padiglione 3, si replica lo spettacolo circense che ha riscosso grande successo dei piccoli spettatori (e nello stesso tempo protagonisti!) domenica scorsa. Particolarmente apprezzato dal pubblico anche l’innovativo servizio di consulenza gratuita per i visitatori, “L’esperto risponde”, realizzato da Fiere di Parma in collaborazione con la rivista specializzata Cose Antiche: nel padiglione n. 5 , fino a sabato 12 /03, dalle ore 10 alle 18, un esperto fornisce ad espositori e visitatori, istantaneamente e in maniera riservata, una stima sull’epoca, la provenienza, lo stato di conservazione ed una indicazione della possibile quotazione di mercato di qualsiasi oggetto, sia che esso sia esposto in fiera, sia che faccia già del proprio patrimonio personale, magari perché ricevuto in eredità o sia frutto di un acquisto fatto durante un viaggio. L'attuale edizione del salone ha registrato anche il crescente successo della sua versione virtuale: il sito internet www.Mercanteinfiera.com diventato ormai uno dei portali dell’antiquariato, del modernariato e del collezionismo più importanti a livello internazionale, è stato visitato da migliaia di “navigatori” che, attraverso un facilissimo sistema computerizzato interattivo hanno potuto scovare fra le migliaia e migliaia d'oggetti “schedati” (con tanto di fotografie e descrizioni particolareggiate delle caratteristiche specifiche) quelli desiderati, e programmare quindi il proprio itinerario di visita. La rassegna parmense, tradizionalmente, rappresenta un punto di riferimento di primaria importanza nel settore antiquariale. Per la sua vastità e la varietà di proposte (che spaziano dall’antiquariato d'alta epoca alle curiosità del modernariato), per la comprovata serietà degli espositori e, quindi, la qualità delle proposte, Mercanteinfiera permette agli operatori del settore ed al pubblico più attento di scoprire in anteprima le tendenze del mercato. Che quest’anno hanno fatto registrare un certo “effetto nostalgia”: la riscoperta di tutto ciò che ha costituito l’entourage della vita quotidiana dei nostri nonni ma anche genitori, come, ad, esempio, l’inatteso risveglio dell’interesse per il “buon vecchio” flipper, soprattutto “prima maniera, quelli degli anni ’50, oppure gli elettrodomestici d’epoca, stimolato anche dal grande successo della collaterale delle radio.
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