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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Marzo 2005
 
   
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  CHIESTA AL 7PQ UNA LINEA DI BILANCIO ANNUALE DI 250 MILIONI DI EURO PER IL SETTORE DELL'ENERGIA RINNOVABILE  
   
  Bruxelles, 14 marzo 2005 - La comunità dell'energia rinnovabile d'Europa è l'ultimo gruppo a fare pressioni per una maggiorazione del finanziamento per la ricerca e sviluppo (R&s) nel prossimo programma quadro di ricerca dell'Ue, il Settimo programma quadro (7Pq). Il 1° marzo, a Bruxelles, i rappresentanti del settore hanno presentato le priorità comuni, e chiesto una linea di bilancio esclusiva di 250 milioni di euro all'anno per la ricerca sulle energie rinnovabili. Il settore stima che nel 6Pq riceverà tra i 90 e i 100 milioni di euro, ed obietta che occorre una cifra superiore per sostenere tassi di crescita del settore a due cifre e conservare la competitività a fronte di una spietata concorrenza internazionale. Negli ultimi 15 anni il fatturato dell'industria ha fatto registrare una crescita di dieci volte, fino ai 15 miliardi di euro del 2004. Il settore inoltre ha usato l'occasione, e il suo documento sul 7Pq, per sottolineare il bisogno di migliori strumenti e meccanismi per incrementare l'assorbimento dei risultati della ricerca da parte dell'industria, nonché di modifiche all'implementazione dei programmi quadro in modo da incoraggiare una maggiore partecipazione da parte delle Pmi (Piccole e medie imprese). 'Possiamo già vedere cosa possono dare le fonti rinnovabili, ma se questi benefici sviluppi devono essere proseguiti l'energia rinnovabile ha bisogno di un quadro giuridico e politico stabile, prevedibile e affidabile, abbinato ad un sostenuto investimento pubblico e privato nella R&s', ha detto il Professor Arthouros Zervos, presidente dell'organizzazione ombrello del settore, Erec. 'Non dobbiamo dimenticare che in Europa l'industria nucleare ha ricevuto per decenni - e continua a ricevere - molto più in sussidi e sostegno per la R&s dell'energia rinnovabile. Se si contano i costi esterni della generazione fossile come sussidio all'industria pagato dalla società nel suo insieme, sarà chiaro come il settore, per moltissimo tempo, abbia goduto di un vantaggio sleale', ha commentato il Professor Zervos. Il Professor Didier Mayer, presidente degli Eurec (European Renewable Energy Centres), ha ricordato le conquiste dei precedenti progetti di ricerca nel campo e il loro contributo ad una produzione energetica più economica ed efficientemente rinnovabile. Le turbine a vento, per esempio, sono diventate più grandi e più potenti, fino a 5 Mw rispetto ai 50 kW del 1980. I progetti dell'Ue hanno anche portato a progettazioni più efficienti delle turbine idroelettriche, ad un miglioramento d'efficienza del 10% per l'elettricità termica solare e ad un aumento del 35% dell'efficienza dell'energia fotovoltaica solare. 'Una spinta tecnologica data dalla ricerca, abbinata ad una forza trainante di mercato favorita da condizioni quadro giuridiche e politiche di sostegno sono una combinazione che aiuterà tutte le tecnologie d'energia rinnovabile', ha detto il Professor Mayer. 'Se l'Europa vuole porsi al fronte di uno dei settori maggiormente suscettibili di contribuire all'agenda di Lisbona, dobbiamo raddoppiare gli sforzi.' Nel suo documento di posizione, il settore non esprime preferenze sui tipi di energia rinnovabile da finanziare nell'ambito del 7Pq, e dichiara invece che 'ciascun tipo ha i suoi vantaggi e limitazioni intrinseci. Combinati in modo intelligente, i tipi possono formare insieme l'ossatura di un sistema di fornitura d'energia solido, sicuro ed ecocompatibile'. L'industria stabilisce però obiettivi di R&s per le varie forme d'energia rinnovabile, ossia bioenergia, energia geotermica, energia idroelettrica, energia solare, energia eolica e generazione distribuita. Gli obiettivi includono il miglioramento della tecnologia a valle per la bioenergia, affinché possa più prontamente accettare un flusso d'immissioni più variato, e la riduzione di almeno un terzo del costo d'installazione di una centrale geotermica. Per gli edifici solari, gli obiettivi includono l'estensione della capacità di stoccaggio del calore e lo sviluppo dei concetti di stoccaggio stagionale caldo e freddo, mentre per l'energia eolica lo scopo è quello di migliorare ulteriormente l'efficienza delle turbine a vento e metterne in atto il dispiegamento su vasta scala, sia sulle coste che al largo, e nei terreni complessi e negli ambienti estremi. Il documento 'Fp7 Research Priorities for the Renewable Energy Sector' è consultabile al seguente indirizzo: http://www.Eurec.be  
     
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