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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Marzo 2005
 
   
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  CENTROBANCA NOMINA PRESIDENTE IL CAV. DEL LAV. MARIO BOSELLI E VICE PRESIDENTE IL DOTT. GIORGIO FRIGERI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2004 UTILE NETTO A 41,2 MILIONI DI EURO (-85,2 AL 31 DICEMBRE 2003)  
   
   Milano, 17 marzo 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Centrobanca ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2004, che verrà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il 20 aprile. L’esercizio 2004 ha rappresentato per Centrobanca un anno di svolta nel corso del quale sono stati realizzati interventi mirati a rifocalizzare il ruolo della Banca, a ri-orientare le attività di business, ad operare i conseguenti adeguamenti della struttura e dei processi interni con l’obiettivo fra l’altro di conseguire un’efficace integrazione operativa-commerciale con le Banche Rete del Gruppo. Significativi sono stati i provvedimenti adottati per la riqualificazione dell’attivo patrimoniale, da cui sono derivati un miglioramento del credito anomalo e, più in generale, del profilo qualitativo di tutti gli asset. L’attività svolta ha consentito di chiudere l’esercizio con un utile netto di 41,2 milioni di euro, da raffrontarsi con la perdita di 85,2 milioni registrata nel dicembre 2003, che includeva accantonamenti per circa 46 milioni di euro a fronte della ricostituzione di riserve utilizzate per Italfondiario. La gestione patrimoniale Il 2004 è stato caratterizzato da un primo semestre riflessivo, influenzato dal cambiamento avvenuto ai vertici dell’azienda e dalla successiva riorganizzazione. Nel secondo semestre si è per contro assistito ad un’accelerazione delle attività, accompagnata da una ripresa dei volumi che ha consentito di parzialmente compensare l’andamento registrato nella prima parte dell’anno. Per quanto riguarda i singoli aggregati, gli impieghi (verso clientela e Banche) si sono attestati a 5.193 milioni di euro, in contrazione dell’’11,7% rispetto ai 5.879 milioni del dicembre 2003. L’andamento degli impieghi, in particolare nel primo semestre, è stato influenzato dalla riorganizzazione della Banca, dal riorientamento delle politiche creditizie e dalla situazione dell’economia. Nell’intero anno sono stati registrati nuovi flussi erogati per circa 1.109 milioni di euro, concentrati per oltre il 60% nel secondo semestre anche a seguito dell’attivazione delle convenzioni in essere con le Banche rete del Gruppo, a fronte di flussi di rimborsi per scadenza contrattuale pari a 1.102 milioni di euro, e di rimborsi anticipati per 513 milioni di euro. Le nuove erogazioni, nel rispetto del ruolo strategico attribuito a Centrobanca, si sono focalizzate per oltre il 68% sul credito industriale (58% nel 2003) e per il 29,5% sulla finanza d’impresa (39,6% nel 2003). Per quanto riguarda la qualità del credito, si ricorda che a partire dal 4° trimestre 2003, e residualmente nel corso del 1° semestre 2004, il portafoglio crediti è stato oggetto di un riallineamento della classificazione e della valutazione delle posizioni agli standard e criteri di Gruppo. Il confronto dei dati al 31 dicembre 2003 con quelli riferiti al 31 dicembre 2004 consente di rilevare un calo dell’11,4% delle sofferenze nette (da 464,3 a 411,5 milioni di euro) e del 27,7% degli incagli netti (da 187,7 a 135,7 milioni di euro). La citata contestuale contrazione del portafoglio impieghi complessivo ha comportato la sostanziale invarianza del rapporto sofferenze nette/impieghi, attestatosi al 7,9%, mentre si nota un miglioramento del rapporto incagli netti/impieghi al 2,6% (3,2% nel 2003). Si rammenta che sono in corso approfondimenti per una possibile cessione di una quota di portafoglio di crediti “non performing”, che dovrebbe perfezionarsi nel corso del primo semestre del 2005. Sempre dal lato dell’attivo, si segnalano consistenti investimenti in titoli e attività finanziarie, riconducibili ad acquisti di polizze di capitalizzazione emesse da primarie società assicurative per 1.410 milioni di euro, ed all’acquisto del portafoglio di Bpu International Finance Dublino, società in liquidazione, costituito da corporate bonds per 389 milioni e da polizze di capitalizzazione per 350 milioni. Tali investimenti, caratterizzati da un basso profilo di rischio, hanno contribuito al margine d’interesse grazie alla buona redditività che li caratterizza. Dal lato della provvista onerosa, l’aggregato ha segnato una crescita del 24,3% a 7.158 milioni di euro. L’accentramento delle funzioni di provvista e di gestione della tesoreria presso la Capogruppo ha portato ad una ricomposizione del funding, con un netto decremento degli strumenti di debito emessi da Centrobanca (-21,5% a 4.153 milioni di euro) e l’aumento della voce raccolta diretta da banche, ove viene rilevata la provvista fornita dalla Capogruppo (da 446 a 2.789 milioni di euro). La gestione economica La gestione economica ha evidenziato un margine d’intermediazione pari a 125,6 milioni di euro contro i 150,2 nel dicembre 2003. Al netto di proventi non ricorrenti per 21,6 milioni di euro registrati nel 2003 e di oneri non ricorrenti per circa 2 milioni registrati nel 2004, ambedue riferibili a operazioni di private equity, il margine d’intermediazione è risultato sostanzialmente stabile (-0,7%), nonostante la flessione del margine d’interesse (da 90,7 a 87,5 milioni) legata alla diminuzione degli impieghi, grazie all’apporto delle commissioni (+6,4%, da 25,2 a 26,8 milioni di euro) anche collegato all’attività di assistenza e consulenza finanziaria alle imprese su progetti di natura straordinaria, che si è fra l’altro concretizzata con 13 interventi di “equity capital market”, 3 operazioni di M&a e nell’origination di una cartolarizzazione. Prosegue il contenimento delle spese amministrative, complessivamente contrattesi del 10,5% da 43,9 a 39,3 milioni di euro. Al risultato hanno contribuito sia le altre spese amministrative, in calo del 18,8% a 17,7 milioni di euro, che le spese di personale, contrattesi del 2,2% a 21,6 milioni di euro - a fronte di uscite nette di 34 dipendenti da Centrobanca e dell’entrata di 26 risorse a seguito dell’incorporazione di Finanzattiva Sim - e nonostante incentivi all’esodo per 1,2 milioni di euro. Il numero di dipendenti di Centrobanca risulta pari a 248 a fine 2004 contro 256 a fine 2003. Il risultato lordo di gestione, normalizzato per tener conto dei proventi di cui sopra, segna una crescita del 4,4%. Tale margine, non normalizzato, evidenzia una flessione del 18,8% a 86,4 milioni di euro. Le rettifiche e gli accantonamenti per l’esercizio risultano complessivamente in contrazione del 70%, essenzialmente a seguito del netto miglioramento della qualità del credito. Le rettifiche di valore su crediti si sono complessivamente ridotte da 186,7 milioni di euro a 76,3 mentre sono aumentate le riprese di valore passate da 24,6 a 36,6 milioni di euro. Nel 2004, il saldo netto delle rettifiche di valore su crediti, pari a 39,7 milioni di euro, rappresenta lo 0,76% degli impieghi a clientela (2,8% nel 2003). L’andamento delle voci sopracitate ha consentito il conseguimento di un utile delle attività ordinarie pari 35,3 milioni di euro, che va a confrontarsi con il dato del 2003, negativo per 81,8 milioni di euro. Dopo proventi ed oneri straordinari, che includono gli effetti del disinquinamento fiscale, e dopo imposte risultato netto d’esercizio si è attestato a 41,2 milioni contro una perdita di 85,3 nel 2003. Tale risulta consentirà di proporre all’Assemblea, oltre alle destinazioni di legge, la distribuzione di un dividen unitario di 0,116 euro alle 336.000.000 azioni che compongono il capitale di Centrobanca. Coefficienti patrimoniali Al 31 dicembre 2004, il Tier 1 si attesta al 7,49% , il total capital ratio al 10%.  
     
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