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Notiziario Marketpress di
Venerdì 18 Marzo 2005
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TRENTINO / “LA MISURA DEL TEMPO, STRAORDINARIE CREAZIONI DELL'INGEGNO UMANO, INCONTRO TRA SCIENZA E ARTE”. DAL 25 GIUGNO A TRENTO AL CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO L'AFFASCINANTE STORIA DELL'OROLOGERIA ITALIANA DAL XV AI XVIII SECOLO
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L'uomo ha da sempre sentito l'esigenza di scandire i ritmi della propria esistenza attraverso la misurazione del tempo. Fino dall'antichità filosofi e scienziati hanno dedicato la loro vita per cercare di realizzare gli strumenti più precisi e sofisticati che servissero per segnare il trascorrere del tempo. È proprio questo il tema che caratterizza la mostra "La Misura del Tempo", che aprirà al Castello del Buonconsiglio il prossimo 25 giugno. Si tratta della più grande esposizione mai realizzata dedicata alla storia dell'orologeria italiana dal XV al XVlll secolo. In mostra saranno presentati 300 preziosi esemplari provenienti da collezioni pubbliche e private; italiane ed europee, dipinti e documenti che contribuiranno a illustrare la storia dell'orologio. L'orologio è uno splendido oggetto nei quale si intrecciano scienza e arte: orafi, cesellatori, pittori, artigiani maestri del legno concorrono a realizzarlo. Al Castello del. Buonconsiglio saranno esposti astrolabi, orologi solari, a cremagliera, a piano inclinato, a scafea, orologi d'appoggio, da carrozza, a cassalunga e notturni. Questi ultimi, orologi di caratteristica produzione italiana, sono stati concepiti grazie ad una "regale" insonnia: il papa Alessandro VII Chigi (1655-1667), che ne soffriva, commissionò ai fratelli Campani, maestri orologiai, un orologio muto (che non facesse rumore) e che si potesse leggere anche di notte. Nacquero così i notturni, splendide opere d'arte e d'ingegno. A Trento saranno riuniti per la prima volta diversi esemplari e, fra questi, almeno dieci prodotti dai fratelli Campani. Uno di questi, "opera d'arte nell'opera d'arte", è. impreziosito da un dipinto. di Maratta, che raffigura la personificazione del Tempo che fa ballare le Quattro Stagioni. E come non ricordare che Carlo V d'Asburgo (1500-1558), Imperatore del Sacro Romano Impero e protagonista della storia d'Europa per oltre un trentennio, era un cultore d'orologeria planetaria? Quando si ritirò dalla scena europea nel monastero San Yuste, in Estremadura, volle fra le persone al suo seguito anche Giovanni o Giannello Torriano, celebra maestro orologiaio cremonese, noto per l'invenzione della "sospensione cardanica". La mostra offrirà anche l'occasione per valorizzare l'opera dell'orologiaio trentino Bartolameo Antonio Bertolla (1702-1789) che creò splendidi orologi riccamente decorati, fra questi un orologio astronomico - astrario - donato a Maria Teresa d'Austria e attualmente conservato a Washington al Museum of History and Technology Smithsonian Institution. Il comitato scientifico della mostra "La Misura del Tempo" è coordinato da Giuseppe Brusa, uno dei massimi esperti di orologeria. L'allestimento dell'esposizione è curato da Michelangelo Lupo.LA MISURA DEL TEMPO, Trento - Castello del Buonconsiglio. 25 giugno - 6 novembre 2005. Orario d'apertura: 10/18, chiuso lunedì. Ingresso: intero 6 euro, ridotto 3 euro. www.buonconsiglio.it
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