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Notiziario Marketpress di Sabato 28 Febbraio 2004
 
   
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  ITINERARI BAROCCHI ATTRAVERSO L’UNGHERIA DEL SETTECENTO  
   
  Nel 1987 il Consiglio d’Europa ha istituito il programma degli «Itinerari Culturali Europei», ventuno percorsi di grande rilievo artistico-culturale che attraversano tutta l’Europa. Il programma europeo è finalizzato a custodire e valorizzare nei flussi turistici internazionali i tesori artistici e culturali di ogni Paese, muovendo dal chiaro assunto che il patrimonio culturale europeo è un tesoro in comune di tutte le nazioni che compongono l’Europa, ma questo tesoro è completo e integro solo se ogni nazione apporta il proprio patrimonio e si adopera per valorizzarlo e custodirlo. Gli «Itinerari Europei» più popolari sono i seguenti: «La strada delle tradizioni popolari», «Le antiche vie dei pellegrini», «Le città anseatiche», «La via della seta», «La via del barocco»; di quest’ultimo itinerario fa parte anche l’intero territorio ungherese. Nella storia dell’Ungheria, l’epoca del barocco è stata una delle più floride e significative, come testimoniano ancor oggi i centri storici di gran parte delle città ungheresi, caratterizzati da una forte impronta barocca. L’ungheria si liberò dalla dominazione turca alla fine del Seicento e del secolo successivo conobbe importanti lavori di costruzione e ricostruzione in tutto il suo territorio, con il coinvolgimento di un gran numero di maestri e artisti provenienti dalla vicina Austria e dall’Italia. Testimonianze del barocco si trovano in tutta l’Ungheria, dai paesi più piccoli alla capitale, Budapest. Ma per respirare l’atmosfera settecentesca delle tipiche città e cittadine dell’epoca, conviene seguire l’itinerario che parte da Sopron, nell’area occidentale dell’Ungheria, e arriva a Eger, nel nord. Il Settecento si annuncia a Sopron già nella splendida piazza centrale, dominata dalla chiesa benedettina chiamata nel linguaggio popolare «Chiesa della Capra» (Kecske-templom), risalente all’epoca del gotico ma con gli interni in splendido barocco. In «Casa Storno», uno dei palazzi barocchi della piazza, è stato allestito un museo con la ricca collezione d’arte della famiglia Storno. L’arredamento di «Casa Fabricius», anch’essa nella piazza, rispecchia il gusto borghese dei secoli Xvii-xviii, mentre la statua della Santissima Trinità, al centro della piazza, è il capolavoro della scultura barocca ungherese del Seicento. In stile barocco è anche la ricca decorazione dell’interno della Cattedrale di Gyor, dove si segnala in particolare l’altare dipinto da Franz Anton Maulbertsch, uno dei pittori più importanti del Settecento ungherese e le cui opere si possono ammirare in tante chiese del Transdanubio. Vicino alla cattedrale sono collocate due interessanti statue barocche, quella di San Michele e quella alquanto curiosa raffigurante l’Arca dell’alleanza. Sulla piazza Szechenyi si erge la chiesa dedicata a Sant’ignazio di Loyola, che tanto nella pianta quanto nello stile della facciata riprende i motivi dominanti della chiesa del Gesù di Roma. A Gyor si può visitare anche una farmacia interamente in stile barocco e decorata con splendidi affreschi (al numero 9 di piazza Szechenyi). Con le sue viuzze strette e tortuose, le torri delle sue sette chiese e le case vivacemente decorate, la cittadina di Szentendre è uno dei centri turistici più frequentati dell’Ansa del Danubio. Quattro delle chiese delle colonie serbe, che qui si rifugiarono dall’invasione turca a partire dal Xv secolo, sono tuttora gestite dalla chiesa ortodossa; si tratta della chiesa in stile rococò Blagovestenska, della Posarevacka, Preobrazenska e della cattedrale, nella piazza principale di Szentendre. Altri importanti tesori dell’arte sacra ortodossa si possono ammirare nel Museo Ortodox, ricco anche di una collezione di icone e oggetti di oreficeria. Il barocco ha lasciato pregiate testimonianze pure a Vác, ridente cittadina sulla riva sinistra del Danubio, a 50 km da Budapest, sede vescovile da 900 anni. A Vac si trova una delle piazze barocche più belle di tutta l’Ungheria, piazza Március 15, dove si trova anche la chiesa dei Domenicani, con un altare riccamente decorato, vero capolavoro del rococò. In occasione della visita che l’imperatrice d’Austria Maria Teresa fece a Vac, nel 1764, venne costruito in questa cittadina l’Arco di Trionfo, monumento unico nel suo genere in Ungheria. Sempre di epoca barocca è il ponte, decorato da statue di santi, sul torrente Gombás. Un’altra città ricchissima di storia, Eger, conobbe una stagione di grande splendore proprio nell’epoca del barocco, con il vescovo Karoly Eszterhazy, dal quale ricevette un’impronta che è riuscita a conservare fino ai nostri giorni. Gli edifici più importanti risalenti all’epoca barocca sono la chiesa dei Frati Minori, dedicata a S. Antonio di Padova, e il Liceum, costruito nella seconda metà del Settecento nel caratteristico Zopfstil. Sulla volta della biblioteca di questo palazzo si può ammirare un affresco raffigurante il Concilio di Trento, con tutti i suoi 132 partecipanti fedelmente delineati, opera del viennese Johann Lucas Krackner che, insieme a Franz Anton Maulbertsh, è considerato il pittore più importante dell’epoca. Informazioni: www.Barokkut.hu  
     
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