IRAP: CONFINDUSTRIA, RIPENSARLA IN MANIERA RADICALE "RAGIONARE SU DI UN PRELIEVO CHE NON COLPISCA IL COSTO DEL LAVORO"
Roma, 21 marzo 2005 – "Le valutazioni dell'Avvocato Generale della Corte di Giustizia europea, indicano che l'Irap non è compatibile con la normativa comunitaria e dimostrano la necessità di ripensare in maniera radicale un prelievo che è sostanzialmente unico nel panorama del Continente. Pur nella complessità e diversità delle motivazioni, le conclusioni dell'Avvocato Generale confermano il giudizio negativo su questa imposta che Confindustria ha espresso da tempo". E' questo il commento di Confindustria alla pronuncia della Corte di Giustizia europea. "L'irap infatti rappresenta una tassa sugli occupati e sull'indebitamento necessario per investire e colpisce le imprese con un'impropria destinazione del gettito al finanziamento della sanità. A giudizio di Confindustria – conclude la nota di Viale dell'Astronomia - si apre ora l'opportunità di ragionare su forme di prelievo che non penalizzino le imprese ed in particolare il costo del lavoro. Si tratta di individuare strumenti compatibili con gli investimenti e la produzione e con gli obiettivi di crescita dell'economia".