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Notiziario Marketpress di
Lunedì 21 Marzo 2005
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SNAM RETE GAS: ESERCIZIO 2004 DELIBERATA LA PROPOSTA ALL’ASSEMBLEA DI DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI 0,20 EURO PER AZIONE ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE AL SERVIZIO DEL PIANO DI INCENTIVAZIONE DEI DIRIGENTI VERSIONE STAMPA |
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San Donato, 21 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Snam Rete Gas S.p.a. Nella riunione del 16 marzo ha approvato il bilancio consolidato dell'esercizio 2004 che chiude con l'utile netto di 526 milioni di euro ed il progetto di bilancio di esercizio che chiude con l’utile netto di 1.333 milioni di euro. L’incremento dell’utile di esercizio di 1.252 milioni di euro rispetto all’anno 2003 (81 milioni di euro) è dovuto principalmente all’ effetto della applicazione del D.lgs. N. 6/2003 (c.D. “Legge Vietti”) che ha comportato l’iscrizione di proventi straordinari netti (810 milioni di euro) per lo storno delle rettifiche effettuate ai soli fini fiscali negli anni precedenti, e la non iscrizione nel 2004 di rettifiche operate in applicazione di normative tributarie (641 milioni di euro nel 2003). I risultati del bilancio consolidato confermano i dati preconsuntivi annunciati dal Consiglio di Amministrazione il 23 febbraio 2005. Il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio sono stati messi a disposizione del Collegio sindacale e della Società di revisione e saranno messi a disposizione del pubblico entro i termini di legge. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea ordinaria - convocata il 27 e 28 aprile 2005, rispettivamente in prima e seconda convocazione - la distribuzione di un dividendo di 0,20 euro per azione. Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 26 maggio 2005, con stacco fissato al 23 maggio 2005. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato inoltre di proporre all’Assemblea degli azionisti l’acquisto di azioni proprie al servizio del piano di stock option e stock grant per l’anno 2005, destinato ai dirigenti investiti delle più dirette responsabilità in termini di risultati strategici ed economici, per un numero massimo di 800.000 azioni proprie del valore nominale di 1 euro, e per un ammontare complessivo non superiore a 4 milioni di euro. La domanda di gas naturale nel 2004 in Italia è stata di circa 80,3[1] miliardi di metri cubi, con una crescita di circa il 3,8% dovuta all’incremento dei consumi nel settore termoelettrico (+8,9%), per l’entrata in esercizio di alcune centrali a ciclo combinato, e ai maggiori consumi di gas naturale nel settore industriale (+3,4%). I volumi di gas immessi nella Rete Nazionale Gasdotti nel 2004 sono stati pari a 80,4 miliardi di metri cubi con un incremento di 4 miliardi di metri cubi, pari a 5,3%, rispetto all’anno precedente. I volumi di Gnl rigassificati nel terminale di Panigaglia sono stati di 2,1 miliardi di metri cubi, con una riduzione di 1,4 miliardi di metri cubi rispetto all’anno precedente. La riduzione è dovuta agli effetti dell’incidente all’impianto di produzione di Gnl di Skikda in Algeria che ha provocato una minore disponibilità di Gnl sul mercato. I ricavi delle attività regolate (1.768 milioni di euro) aumentano di 26 milioni di euro (+1,5%) rispetto all’esercizio precedente. La crescita dei ricavi dell’attività di trasporto (+33 milioni di euro) è dovuta principalmente agli investimenti di sviluppo entrati in esercizio e ai maggiori volumi di gas trasportati (complessivamente pari a +47 milioni di euro), parzialmente compensati dalla riduzione di componenti di ricavo (-14 milioni di euro) che trovano contropartita nei costi. I ricavi di rigassificazione (34 milioni di euro) si riducono di 7 milioni di euro per effetto della riduzione dei volumi di gas rigassificati (2 milioni di euro) e dei minori riaddebiti di gas utilizzato nei processi di rigassificazione (5 milioni di euro). I ricavi non regolati aumentano di 16 milioni di euro per effetto principalmente della restituzione da parte della Regione Sicilia della prima rata del tributo ambientale, versata nel mese di aprile 2002 (11 milioni di euro) e di altri proventi non ricorrenti. I costi operativi sono pari a 355 milioni di euro e diminuiscono di 9 milioni rispetto al 2003. Il decremento di 14 milioni di euro dei costi per acquisti, prestazioni di servizi e diversi (248 milioni di euro) è conseguente principalmente: a minori costi per materiali e servizi di manutenzione e a minori costi generali e amministrativi (-9 milioni di euro), parzialmente compensati dai maggiori costi di acquisto del gas per l’incremento dei volumi di gas naturale utilizzato per il funzionamento delle centrali di spinta (+6 milioni di euro); alla riduzione delle componenti di costo che trovano contropartita nei ricavi, ed in particolare ai minori costi di interconnessione (-15 milioni di euro); all’incremento delle minusvalenze derivanti principalmente dalla dismissione di componenti impiantistiche di una centrale di spinta e di alcuni tratti di metanodotti (+7 milioni di euro). Il costo lavoro aumenta di 5 milioni di euro per effetto della dinamica salariale, compresi gli adeguamenti contrattuali e le politiche gestionali, e di componenti non ricorrenti, parzialmente compensate dalla riduzione dell'organico medio. Il margine operativo segna un incremento di 51 milioni di euro rispetto al 2003 mentre l’utile operativo si attesta a 969 milioni di euro. Gli oneri finanziari netti diminuiscono di 15 milioni di euro, in conseguenza della riduzione dell’indebitamento medio e dei tassi di interesse. Le imposte sul reddito si incrementano di 75 milioni di euro anche per la presenza nel 2003 di una componente positiva non ricorrente conseguente la rivalutazione di parte dei beni (Legge n. 350/03). L'utile netto è pari a 526 milioni di euro con un incremento di 29 milioni di euro, pari al 5,8%, rispetto all’utile netto adjusted dell’anno precedente. L’indebitamento finanziario netto è pari 2.874 milioni di euro con un leverage (indebitamento/indebitamento+patrimonio netto) pari al 33,1% (35,4% nel 2003). Rispetto al 30 settembre 2004, l’indebitamento finanziario netto è diminuito di 208 milioni di euro (da 3.082 a 2.874 milioni di euro) in relazione alla consistenza del flusso di cassa generato dalla gestione. Gli investimenti del 2004 ammontano a 574 milioni di euro (505 nel 2003) e si riferiscono per 417 milioni di euro a progetti di sviluppo e potenziamento delle infrastrutture di trasporto (+15,5% rispetto all’esercizio precedente) e per 157 milioni di euro a progetti di mantenimento, destinati a garantire l’efficienza e la sicurezza della rete dei metanodotti, e di adeguamento dei sistemi informativi. Proposte del Consiglio di Amministrazione all’Assemblea degli azionisti Il Consiglio di Amministrazione invita l’Assemblea degli Azionisti ad approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2004, che chiude con un utile di esercizio pari a euro 1.332.687.109,46. In considerazione dei risultati conseguiti il Consiglio di Amministrazione invita ad approvare le seguenti proposte: attribuire una quota dell’utile di esercizio pari a euro 62.100,00 alla “Riserva Legale”; distribuire a titolo di dividendo agli azionisti euro 391.062.100,00 pari a euro 0,20 per azione; attribuire il restante utile di esercizio, pari a euro 941.562.909,46, a “Utili portati a nuovo”. La distribuzione dell’utile di esercizio è soggetta a tassazione secondo le norme del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (D.p.r. N. 917/1986), così come modificato dal D.lgs. N. 344/2003, e all’azionista non compete alcun credito d’imposta. Il dividendo, a seconda dei percettori, è soggetto a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o concorre in misura parziale alla formazione del reddito imponibile. Il Consiglio di Amministrazione invita altresì ad approvare la proposta di mettere in pagamento il dividendo a partire dal 26 maggio 2005, con stacco fissato al 23 maggio 2005. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 febbraio 2005 Il 18 febbraio 2005 il Consiglio dei Ministri, su proposta Ministero dell’economia e delle finanze, ha approvato lo schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) che definisce i criteri e le modalità di dismissione della partecipazione posseduta dall’Eni nel capitale sociale di Snam Rete Gas Spa (50,06%) nel cui statuto saranno introdotti i poteri speciali a favore del Ministero dell’economia e delle finanze previsti dalla normativa in materia di dismissioni di partecipazioni dello Stato. Eni in applicazione della legge n.290/03 dovrà ridurre la propria partecipazione al 20% entro il 1° luglio 2007. Tributo ambientale Regione Sicilia Relativamente all’evoluzione del contenzioso in essere con la Regione Sicilia sul Tributo ambientale sulla proprietà dei gasdotti, in data 5 gennaio 2005, la Commissione Tributaria Provinciale di Palermo ha confermato l’illegittimità del tributo ambientale e condannato la Regione Sicilia alla restituzione delle restanti sette rate pagate da Snam Rete Gas. Evoluzione prevedibile della gestione Le stime più recenti sulla evoluzione della domanda del gas in Italia confermano una previsione di crescita di circa il 3% medio annuo nell’arco del quadriennio 2005-2008. Snam Rete Gas continuerà a perseguire nel 2005 obiettivi di sviluppo per linee interne principalmente attraverso progetti di investimento di grande rilevanza destinati ad incrementare la capacità di trasporto in coerenza con gli aumenti attesi della domanda del gas in Italia. La spesa per investimenti nel 2005 è prevista in crescita. Il 30 settembre 2005 si concluderà il primo periodo di regolazione. L’autorità per l’Energia Elettrica e il Gas nei primi mesi del 2005 dovrà definire il nuovo quadro regolatorio per il secondo periodo di regolazione (1° ottobre 2005 ÷ 30 settembre 2009). *** Covenants Snam Rete Gas ha stipulato accordi di finanziamento con banche che prevedono il mantenimento di determinati indici finanziari basati generalmente sul bilancio consolidato del gruppo Eni. Al 31 dicembre 2003 e 2004 i debiti finanziari soggetti a queste clausole restrittive ammontavano rispettivamente a 75 e 44 milioni di euro. Le condizioni sono state rispettate. *** Introduzione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs Snam Rete Gas, al fine di adempiere alle disposizioni del Regolamento (Ce) n. 1606/2002 del Parlamento e del Consiglio del 19 luglio 2002, relativo all’applicazione a partire dall’esercizio 2005 dei principi contabili internazionali, ha avviato, a partire dal luglio 2002, un programma di implementazione degli Ias/ifrs che si è concluso nel mese di settembre 2004 con la definizione dei nuovi principi. Nel corso del secondo semestre del 2004 è stata effettuata una valutazione preliminare dell’effetto conseguente all’adeguamento dei saldi iniziali alla data di transizione (1° gennaio 2004) delle attività e passività ai nuovi principi. Allo stato attuale l’introduzione dei nuovi principi internazionali comporta una riduzione marginale del patrimonio netto al 1° gennaio 2004 a seguito degli effetti compensati (i) della iscrizione in bilancio del fair value degli strumenti derivati di copertura; (ii) dello storno dei costi di impianto ed ampliamento sostenuti dalla società in sede di quotazione sul mercato azionario e di alcuni costi pluriennali che non possono essere capitalizzati secondo i principi internazionali; (iii) dell’imputazione all’attivo patrimoniale degli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero potuti risparmiare se l’investimento non fosse stato fatto; (iv) dell’utilizzo di tecniche attuariali per la valutazione dei benefici ai dipendenti. La Pricewaterhousecoopers ha in corso il lavoro di revisione della situazione contabile di apertura al 1° gennaio 2004.
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