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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Marzo 2005
 
   
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  AUTOSTRADE SPA BILANCIO 2004: RICAVI NETTI DA PEDAGGIO PER € 2.444 MILIONI (+4,9%), UN EBITDA DI € 1.842 MILIONI (+15,3%) ED UN UTILE NETTO ANTE PROVENTI STRAORDINARI DI € 251 MILIONI (+8,1%).  
   
  Roma, 22 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade S.p.a., riunitosi il 18 marzo sotto la presidenza di Gian Maria Gros-pietro, ha approvato il progetto di bilancio 2004 della Società e ha esaminato il bilancio consolidato. I risultati della gestione I ricavi consolidati risultano pari a € 2.882 milioni, con un incremento di € 311 milioni (+12,1%) rispetto ai corrispondenti ricavi consolidati del 2003 (€ 2.571 milioni). I ricavi netti da pedaggio (pari a € 2.444 milioni) presentano un aumento di € 114 milioni (+4,9%) rispetto al 2003 (€ 2.329 milioni) dovuto all’effetto combinato dell’incremento del traffico sull’intera rete gestita (+1,9%) e degli incrementi tariffari applicati dalle concessionarie del Gruppo nel corso del 2004. In particolare, l’incremento del traffico riguarda sia il traffico pesante (+3,3%), sia quello leggero (+1,4%). Riguardo agli incrementi tariffari si evidenzia che Autostrade per l’Italia, la cui rete autostradale è pari all’84% di quella totale gestita dal Gruppo, ha posticipato eccezionalmente al 1° luglio 2004 l’adeguamento annuale delle tariffe (+2,26%). Gli altri ricavi delle vendite e prestazioni sono pari a € 427 milioni ed aumentano di € 197 milioni (+86,2%) rispetto all’esercizio 2003 (€ 229 milioni) prevalentemente per effetto dell’avvio dell’attività operativa, dal 1° gennaio 2004, della società austriaca Europpass (+91 milioni di euro), nonché per maggiori introiti dalle aree di servizio (+88 milioni di Euro, comprensivi di 24 milioni di Euro percepiti a titolo di “una-tantum”), a seguito del rinnovo degli affidamenti delle stesse avvenuto nel corso del 2004. I costi operativi, esclusi i costi del personale, sono pari a € 556 milioni, con un incremento di € 54 milioni (+10,7%) rispetto al saldo del 2003 (€ 502 milioni). Tale variazione è da attribuire prevalentemente ai maggiori costi sostenuti nell’esercizio da Europpass (+18 milioni) con l’avvio delle attività operative, all’incremento dei costi di manutenzione (+22 milioni), connesso all’aumento delle superfici trattate con pavimentazione drenante e delle operazioni invernali, nonché agli oneri sostenuti nell’esercizio per le procedure di affidamento delle sub-concessioni delle aree di servizio (pari a circa 7 milioni) e per la rinuncia dei sub-concessionari al diritto di prelazione sul rinnovo dell’affidamento (15 milioni). Il costo del lavoro netto, invece, ammonta a € 507 milioni e presenta un incremento pari a € 16 milioni (+3,2%) rispetto al 2003 (€ 491 milioni). L’organico medio del gruppo, pari a 9.305 unità, diminuisce di 97 unità (-1,0%) a seguito del decremento di personale registrato in quasi tutte le società del Gruppo, parzialmente compensato dall’incremento del personale medio di Europpass (+107 unità), in relazione all’avvio dell’attività operativa, e dal potenziamento dell’organico medio di Pavimental (+25 unità) e Spea (+36 unità). L’ebitda, pari a € 1.842 milioni, evidenzia un incremento di € 245 milioni rispetto al 2003 (€ 1.597 milioni), con un’incidenza sui ricavi che sale al 63,9% rispetto al 62,1% del 2003. Al netto degli ammortamenti, degli altri stanziamenti rettificativi e degli stanziamenti a fondi per rischi e oneri - tra cui €97 milioni relativi alla quota di oneri derivanti dagli impegni di investimento previsti dalla Convenzione del 1997 di Autostrade per l’Italia - l’Ebit ammonta a € 1.001 milioni, aumentando di € 115 milioni rispetto al 2003 (€ 886 milioni). Gli oneri finanziari netti ammontano a € 441 milioni e si incrementano di € 62 milioni rispetto al 2003 (€ 379 milioni) per effetto, prevalentemente, dell’aumento dell’indebitamento medio. L'utile netto consolidato ante componenti straordinari nel 2004 (al netto della quota dei terzi) è pari a € 251 milioni, in aumento dell’8,1% rispetto all’utile netto consolidato del 2003 (€ 233 milioni). Nell’esercizio 2004 sono stati realizzati proventi straordinari per € 178 milioni, di cui: - €149 milioni di plusvalenza netta a seguito della cessione della partecipazione del 4,98% del capitale di Abertis; - € 29 milioni di sopravvenienza attiva netta derivante dalla devoluzione - a seguito del rinnovo degli affidamenti - dei fabbricati realizzati dai sub-concessionari sul sedime del Gruppo. L'utile netto consolidato del 2004 (al netto della quota dei terzi) è così pari a € 429 milioni. Il cash flow della gestione caratteristica generato nel 2004 è pari a € 1.184 milioni, in aumento di € 242 milioni rispetto a € 942 milioni del 2003. Considerando anche gli € 401 milioni derivanti dalla cessione della partecipazione in Abertis, la generazione di cassa nell’esercizio 2004 aumenta a € 1.585 milioni. Nel 2004 gli investimenti aumentano del 33,8% rispetto al 2003. Gli investimenti in immobilizzazioni materiali nell’esercizio 2004 ammontano a € 638 milioni, rispetto a € 1.467 milioni nel 2003. L’incremento rispetto al 2003 è pari a € 161 milioni, tenuto conto che lo scorso esercizio la voce includeva anche gli investimenti per l’acquisizione dell’A24-25 (€ 804 milioni) e per la realizzazione del sistema di esazione free flow austriaco di Europpass (€ 186 milioni). L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2004 è pari a € 8.966 milioni e si incrementa di € 674 milioni rispetto a fine 2003, principalmente a seguito del saldo tra il pagamento dell’imposta sostitutiva (€ 1.079 milioni) sulla plusvalenza generatasi dal conferimento del 2003 del ramo autostradale del Gruppo ad Autostrade per l’Italia e il controvalore della vendita della partecipazione in Abertis (€ 401 milioni). Il patrimonio netto di Gruppo e di terzi al 31 dicembre 2004 è pari a € 1.825 milioni (Euro 1.573 milioni a fine 2003). L’esercizio 2004 si chiude per la capogruppo Autostrade S.p.a. Con un utile netto pari a € 293 milioni. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea degli Azionisti di Autostrade S.p.a., fissata in prima convocazione il 28 aprile e in seconda il 29 aprile 2005, un dividendo di € 51 cent per azione (€ 31 cent per azione nell’esercizio precedente), in pagamento il 26 maggio 2005, con stacco della cedola n. 2 in data 23 maggio 2005. Il monte dividendi proposto è pari a Euro 292 milioni, che sottende una distribuzione del 100% della plusvalenza realizzata sulla cessione della partecipazione detenuta in Abertis e del 57% circa dell’utile netto ante proventi straordinari. L’esercizio 2004 ha generato complessivamente risorse finanziarie per il Gruppo pari a € 1.585 milioni, di cui € 638 milioni sono stati destinati agli investimenti materiali e € 292 milioni proposti come dividendi. L’avanzo residuo di € 655 milioni incrementa le risorse finanziarie a disposizione del Gruppo, destinate al programma di investimenti per l’ammodernamento della rete. Andamento delle attività I lavori Anche nel 2004 il Gruppo ha dato forte impulso ai piani di investimento compresi nella Convenzione Anas del 1997 di Autostrade per l’Italia e nel Iv Atto Aggiuntivo alla Convenzione siglato nel 2002, ma efficace da maggio del 2004. Questo impulso è visibile se si considera che nell’anno sono stati consegnati alle imprese costruttrici lavori per un valore di 1.306 milioni di euro. Tra i lavori affidati, la Galleria di Base della Variante di Valico, il Lotto 12 e lo svincolo di Barberino del Mugello, sempre nell’ambito della Variante di Valico, il Lotto 1A per la costruzione della quarta corsia sulla Bologna-modena, i lavori per il nuovo polo Fieristico di Milano, i Lotti 2 e 3 per la costruzione della Iv corsia tra Bologna e Modena, il Lotto 2 sulla Milano-bergamo, i Lotti 7 e 8 della Firenze Nord-firenze Sud. Nonostante i cospicui e costanti sforzi progettuali e organizzativi di Autostrade per l’Italia e l’attenzione posta dall’Anas, che nel 2004 ha approvato progetti per oltre 1.200 milioni di euro, i ritardi nelle autorizzazioni ambientali e urbanistiche, ancora in corso per molti progetti anche a valle delle Conferenze dei Servizi, hanno generato e continuano a generare rallentamenti nell’avvio o nell’avanzamento dei lavori di esecuzione delle opere del comprese nella Convenzione del 1997. I numerosi ritardi bloccano il necessario ammodernamento della rete autostradale italiana, di cui il Gruppo Autostrade è il principale protagonista, con un programma di investimenti pari a circa un terzo dei capitali privati previsti dal Piano Cipe del 2001 per il settore infrastrutture. Gli stessi ritardi comportano significativi incrementi dei costi a carico del concessionario, che deve peraltro sopperire all’insufficiente capacità della rete rispetto al traffico tramite soluzioni di tipo gestionale, come le campagne di informazione preventiva e real time, efficaci a breve ma insostenibili nel lungo periodo. Di tali ritardi Autostrade ha sempre dato tempestiva comunicazione alle Istituzioni di riferimento, con le quali sta collaborando attivamente al fine di individuare soluzioni efficaci e condivise per rimuovere tutti i motivi di impasse, sia a livello autorizzativo locale che a livello di cantierizzazione. Sicurezza e manutenzioni Nel corso del 2004 Il Gruppo ha ulteriormente intensificato le attività e le iniziative già avviate finalizzate al miglioramento degli standard di manutenzione e dei livelli di sicurezza lungo la rete. Con riferimento alle attività di manutenzione della rete autostradale in esercizio, e in particolare alle pavimentazioni, si rilevano tra il 2003 e il 2004 un incremento dei volumi di superficie autostradale ripavimentata di circa il 3% e un incremento di oltre il 50% delle superfici drenanti messe in opera. Il risultato rappresenta il massimo quantitativo annuale realizzato sulla rete. A partire dal 2000 i metri quadrati di superficie autostradale ripavimentata sono aumentati del 33%, mentre l’impiego di pavimentazione drenante è quasi quadruplicato. Con riferimento agli interventi di tipo gestionale, nel corso dell’anno è stato dato concreto avvio a due importanti iniziative: - il “Patto per la Sicurezza”, che prevede un comune impegno tra gestori dell’infrastruttura, viaggiatori, Polizia Stradale e Protezione Civile per migliorare i livelli di sicurezza lungo la rete autostradale, in coincidenza con l’esodo estivo - il “Piano per la Sicurezza invernale 2004-2005”, condiviso con la Direzione Servizi di Polizia Stradale del Ministero degli Interni, che prevede il rafforzamento di tutti i sistemi di assistenza e informazione alla clientela lungo i 3.400 Km di rete gestita dal Gruppo, in concomitanza con i fenomeni atmosferici che nei mesi invernali possono determinare turbative al traffico. Incidentalità Grazie alla combinazione dei diversi interventi, la rete del Gruppo Autostrade ha registrato nel 2004 un netto calo dell’incidentalità rispetto al 2003: il tasso di incidentalità globale (Tig), calcolato come rapporto tra numero di incidenti complessivi e Km percorsi, è diminuito del 6,0%; l’indicatore degli incidenti mortali è diminuito del 17,6%. Il trend di riduzione dell’incidentalità perdura da oltre cinque anni: a partire dal 2000 il Tig è diminuito del 22,5%; mentre il tasso relativo agli incidenti mortali è calato del 40,9%. In riferimento ai periodi di esodo, durante i quali l’intensità del traffico può impattare sui livelli di incidentalità, le campagne preventive per la sicurezza messe in atto dal Gruppo hanno prodotto notevoli risultati: durante l’esodo estivo 2004 gli incidenti mortali sono diminuiti del 26,2% rispetto al corrispondente periodo del 2003; nel periodo pasquale la flessione è stata del 33,3%. Esazione Prosegue la diffusione dei sistemi elettronici di esazione del pedaggio per aumentare l’efficienza operativa e migliorare il servizio: - sul totale delle operazioni di pagamento effettuate nel 2004 sulla rete Autostrade per l’Italia, il 67,3% è avvenuto con prodotti automatizzati (65,3% nel 2003) - al 31 dicembre 2004 gli apparati Telepass in circolazione erano 4.355.014 (+12,4 % rispetto a fine 2003), di cui 2.488.041 Telepass Family (+14,0% rispetto al 2003); l’esazione dinamica con Telepass ha coperto il 48,6% dei transiti (46,1% nel 2003). Aree di Servizio Si è completato nel 2004 il processo per l’affidamento di servizi Oil e Ristoro in 216 aree pari, rispettivamente, al 100% dei servizi Oil e a circa il 63% dei servizi Ristoro della rete di Autostrade per l’Italia. L’affidamento delle subconcessioni scadute è avvenuto tra il 2003 e il 2004 attraverso procedure competitive gestite da advisor indipendenti, che hanno rappresentato una tangibile innovazione a livello europeo nel campo delle assegnazioni delle sub-concessioni commerciali. Sulla rete del Gruppo le royalties di competenza dell’anno, comprensive di “una tantum”, relative ai nuovi affidamenti (24,3 milioni di euro), ammontano a 173,5 milioni di euro, con un aumento del 102,7% rispetto al 2003. Nel 2004 è proseguito il piano di investimenti per la riqualificazione delle 246 Aree di Servizio dislocate lungo la rete del Gruppo, che assomma ad oltre € 800 mln e prevede, tra l’altro, l’ampliamento delle zone per la sosta dei mezzi leggeri e pesanti Nel corso dell’anno sono stati ultimati i lavori su 13 aree, avviati 21 nuovi cantieri e completati gli iter progettuali e autorizzativi su 42 aree. Attività internazionali: avvio Europpass Dal 1° gennaio 2004 la Società austriaca Europpass, controllata al 100% da Autostrade S.p.a., ha avviato la gestione di un sistema elettronico free-flow multilane di riscossione del pedaggio per mezzi pesanti (sopra le 3,5 t) sulla rete primaria austriaca (circa 2000 Km di estensione), entrando nel perimetro di consolidamento del Gruppo. Il progetto Europpass, realizzato nei tempi prestabiliti, rappresenta il primo sistema al mondo di esazione del pedaggio non canalizzato, cioè privo di caselli e barriere, su scala nazionale. Il successo del progetto conferma gli elevati standard di innovazione tecnologica del Gruppo. L’ente committente Asfinag lo scorso novembre ha comunicato l’esercizio della call option per il 100% della partecipazione in Europpass, avviando la procedura di mediazione contrattualmente prevista per la valutazione della società. Emissione obbligazionaria Nel giugno 2004 Autostrade ha effettuato un‘emissione obbligazionaria sul mercato degli Eurobond per un importo complessivo di 6,5 miliardi di euro, nell’ambito dell’Euro Medium Term Note Programme, che prevede emissioni obbligazionarie fino ad un massimo di Euro 10 miliardi. L’importo dell’emissione è ripartito in tre tranche in euro, con scadenza a 7 anni (a tasso variabile, per un importo di 2 miliardi di euro), a 10 anni (a tasso fisso, per un importo di € 2,75 miliardi) e 20 anni (a tasso fisso, per un importo di 1 miliardo di euro), e in una tranche in sterline con scadenza a 18 anni (a tasso fisso, per l’equivalente di 750 milioni di euro). Il rating assegnato alla Società dalle agenzie Moody’s e Standard & Poor’s è, rispettivamente, A3 e A con outlook stabile. Con l’operazione il Gruppo Autostrade ha differito la durata media del debito assicurandosi per il futuro maggiore flessibilità operativa e maggior facilità di accesso al credito, anche bancario. Fatti salienti successivi al 31 dicembre 2004 - Il 20 gennaio 2005 Autostrade S.p.a. Ha perfezionato la cessione dell'intera partecipazione del 40% detenuta in Saba Italia S.p.a., società attiva nel settore della progettazione, costruzione e gestione di parcheggi in aree urbane. La quota è stata ceduta a Saba Aparcamientos S.a., che già deteneva il restante 60%, per un controvalore di Euro 11 milioni. - Il 21 febbraio 2005 Autostrade per l’Italia ha sottoscritto una lettera di intenti con le società Argo, Techint e Investindustrial, finalizzata alla costituzione di una Newco, candidata a partecipare al capitale sociale di Impregilo, principale società italiana di costruzioni, tramite una prospettata operazione di ricapitalizzazione, peraltro soggetta ad una serie di condizioni. - In data 11 marzo 2005 il Consiglio dei Ministri ha varato il “Decreto Legge per la competitività”, in corso di pubblicazione. In campo autostradale il Decreto prevede fra l’altro che, per i lavori contenuti nei piani di investimento delle concessioni già assentite e non inclusi nel piano Cipe del dicembre 2001, vengano applicate, nel rispetto della normativa comunitaria sugli appalti, le procedure definite dalla Legge Obiettivo. Per queste stesse opere è prevista la nomina di Commissari Straordinari, al fine di rimuovere gli ostacoli e i ritardi per la realizzazione delle opere. Le misure contenute nel Decreto rispondono alle preoccupazioni, condivise dal Gruppo con le istituzioni pubbliche competenti, verso l’allarmante lentezza nella realizzazione delle grandi opere necessarie per il rilancio infrastrutturale del Paese. Evoluzione prevedibile della gestione L’andamento gestionale dei primi mesi dell’anno conferma il trend di miglioramento dei margini gestionali del Gruppo, nonostante la stagionale debolezza dei volumi di traffico sulla rete, per effetto anche delle significative turbative meteorologiche che hanno caratterizzato l’avvio di stagione. Autorizzazione all’acquisto di azioni proprie Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di sottoporre alla prossima Assemblea dei soci l’autorizzazione all’acquisto e vendita di azioni proprie, per consentire alla Società di disporre della facoltà di intervenire sul mercato nell’eventualità di oscillazioni delle quotazioni delle azioni al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento dei mercati finanziari. Tale autorizzazione prevede l’acquisto in Borsa, ai sensi di legge, di massime n. 20.000.000 azioni proprie entro 18 mesi dalla delibera assembleare. Transizione agli Ias/ifrs Nel corso del 2004 il Gruppo Autostrade ha avviato un progetto finalizzato a identificare e realizzare le modifiche alle procedure ed ai sistemi informativi, gestionali ed amministrativo-contabili, necessarie a garantire la corretta transizione agli Ias/ifrs, nonché a quantificare le poste di bilancio in modo congruo nel rispetto delle tempistiche raccomandate dagli organi di vigilanza. Al riguardo si segnala che è intenzione del Gruppo adottare i principi Ias/ifrs a partire dalla redazione della situazione semestrale consolidata al 30 giugno 2005. Le attività di analisi degli impatti della transizione sulle procedure e sui sistemi, e di modifica degli stessi, sono in fase di completamento. In considerazione che i principi internazionali non prevedono specifiche disposizioni in merito al trattamento contabile dei beni gratuitamente devolvibili e del fondo ripristino e sostituzione, per i quali l’Ifric ha pubblicato il 3 marzo 2005 unicamente la bozza di tre appositi documenti interpretativi, sussistono ancora incertezze interpretative in merito ai criteri applicabili e non è possibile prevedere gli eventuali effetti contabili. Le principali differenze tra principi contabili nazionali e Ias/ifrs che produrranno significativi effetti sui risultati economici pregressi e futuri del Gruppo e sulle rappresentazioni patrimoniali ed economiche sono: - l’assoggettamento della differenza di consolidamento all’impairment test, anziché ad un piano di ammortamento sistematico che determinerà presumibilmente un miglioramento dei risultati economici nei prossimi esercizi; - la riclassifica degli oneri accessori su finanziamenti a diminuzione del valore di questi ultimi e conseguente determinazione del tasso d’interesse effettivo ai fini della valutazione della passività al “costo ammortizzato” che comporterà una diversa esposizione nel conto economico ed imputazione nel tempo degli oneri relativi; - la valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura con conseguente impatto, al netto del relativo effetto fiscale, sul patrimonio netto a decorrere dal 1° gennaio 2005. Infatti con riguardo all’applicazione dello Ias 39, il Gruppo intende avvalersi della deroga prevista dall’Ifrs 1 alla previsione generale di applicazione retrospettiva dei principi Ias/ifrs.  
     
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