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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Marzo 2005
 
   
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  AEM SPA ESERCIZIO 2004: FATTURATO PARI A 1.816 MILIONI DI EURO (+30,5%) RISULTATO OPERATIVO NETTO PARI A 268 MILIONI DI EURO (+9,6%) DIVIDENDI PROPOSTI ALL’ASSEMBLEA IN CRESCITA DEL 6% (5,3 CENT/€ PER AZIONE)  
   
   Milano, 22 marzo 2005 – Si è riunito il 16 marzo, sotto la presidenza dell’ing. Giuliano Zuccoli, il Consiglio di Amministrazione di Aem Spa che ha esaminato e approvato i risultati consolidati del Gruppo Aem e i risultati civilistici di Aem S.p.a. Relativi all’esercizio 2004. I ricavi consolidati del Gruppo Aem, al 31 dicembre 2004, hanno raggiunto i 1.816 milioni di euro, in crescita del 30,5% rispetto all’esercizio 2003. La positiva dinamica del fatturato è principalmente attribuibile al significativo incremento dei volumi di energia elettrica venduta che hanno raggiunto i 14.078 milioni di kWh (+103,9%). La crescita delle vendite ha riguardato la cessione di energia elettrica per mezzo di contratti bilaterali a clienti idonei finali e grossisti, ed è stata sostenuta anche dall’operatività sui mercati dell’Ipex (Italian Power Exchange), operativi dal 1° aprile 2004. Da tale data si è invece interrotta la cessione di energia elettrica ai clienti del mercato vincolato, a seguito dell’obbligo per le società di distribuzione di coprire la domanda dei clienti allacciati alla propria rete con acquisti esclusivamente da Acquirente Unico S.p.a.. Il significativo sviluppo dell’attività commerciale è stato sostenuto dall’espansione dell’attività produttiva a cui ha contribuito il nuovo ciclo combinato ad elevata efficienza da 400 Mw, installato presso la centrale di Cassano d’Adda e in esercizio dal mese di novembre 2003, e l’entrata in operatività dei contratti che conferiscono al Gruppo Aem il diritto di utilizzo del 20% della capacità elettrica installata presso le centrali di Edipower S.p.a.. La copertura della domanda è stata assicurata (al lordo delle perdite) dal ricorso a produzione propria per 9.456 milioni di kWh (3.717 milioni di kWh nell’esercizio 2003), dall’acquisto da terzi produttori per 1.212 milioni di kWh (3.512 milioni di kWh nell’esercizio 2003) e, per 3.873 milioni di kWh, da forniture da Acquirente Unico S.p.a.. Rispetto all’esercizio 2003, al netto della produzione relativa alla quota di diritto degli impianti di Edipower S.p.a., la generazione termoelettrica è risultata in crescita del 41,6% mentre la produzione idroelettrica ha mostrato una contrazione del 6,0%, per effetto di strategie produttive di gestione dei serbatoi che hanno aumentato le scorte a fine 2004. Il contributo ai ricavi connesso all’attività di gestione delle reti di distribuzione è stato anch’esso significativo: le quantità vettoriate di gas e di energia elettrica sono risultate rispettivamente pari a 1.282 milioni di metri cubi e a 7.331 milioni di kWh, in crescita rispettivamente del 3,7% e del 0,8% rispetto al 31 dicembre 2003. Le vendite di gas metano, sono state pari a 1.110 milioni di metri cubi. Al netto delle vendite di gas realizzate nell’esercizio 2003 a favore di Edipower, per complessivi 414 milioni di metri cubi (interrotte dal 1° gennaio 2004 a seguito dell’avvio dei contratti di cessione di capacità produttiva ai soci industriali), le vendite a clienti finali del periodo in esame risultano in diminuzione del 2,7% rispetto all’anno precedente per effetto delle temperature elevate registrate nell’ultimo trimestre dell’anno. Nell’esercizio in esame le attività relativa al settore teleriscaldamento e calore e ai servizi di facility management hanno registrato un fatturato pari a 85,4 milioni di euro (72,6 milioni di euro nel precedente esercizio). Le vendite di calore sono cresciute nel periodo del 4,7%. Gli oneri esterni, pari a 1.261,2 milioni di euro, evidenziano una crescita del 48,6% rispetto all’esercizio 2003. Tale dinamica trova principale spiegazione sia nei maggiori acquisti di gas e di combustibili (carbone e olio) a sostegno dell’attività produttiva, sia nei canoni conseguenti ai contratti di tolling agreement stipulati con Edipower S.p.a.. Ad attenuare la crescita degli oneri esterni ha contribuito l’elevata efficienza del nuovo ciclo combinato da 400 Mw in esercizio presso la centrale di Cassano d’Adda. Nonostante la significativa espansione dell’attività, nell’esercizio in esame il costo del lavoro si è ridotto del 4,0% ed è risultato pari a 123,3 milioni di euro. La positiva dinamica è conseguente alla contrazione del numero di addetti, favorita dal proseguimento del processo di razionalizzazione organizzativa, parzialmente compensata dall’incremento delle retribuzioni a seguito di aumenti contrattualmente previsti. L’effetto congiunto delle dinamiche sopra illustrate ha consentito una crescita del 4,2% del margine operativo lordo che ha raggiunto i 431,8 milioni di euro. A seguito dello stanziamento di ammortamenti per 116,7 milioni di euro (115,0 milioni di euro al 31 dicembre 2003) e di accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri per 47,4 milioni di euro (55,1 milioni di euro al 31 dicembre 2003), il risultato operativo netto si è attestato a 267,7 milioni di euro, registrando un incremento del 9,6%. Le quote di risultato di società valutate con il metodo del patrimonio netto, pari a –24,1 milioni di euro, recepiscono la quota di competenza delle perdite (Fastweb S.p.a. Ex e.Biscom) e degli utili (Malpensa Energia S.r.l., Società Servizi Valdisotto S.p.a., ed e-Utile S.p.a.), nonché le quote di ammortamento delle differenze di consolidamento delle società collegate. Il saldo della gestione finanziaria è risultato negativo per 35,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto al valore dell’esercizio 2003 (39,0 milioni di euro al 31 dicembre 2003). I maggiori oneri finanziari connessi ad un maggior indebitamento medio, sono stati più che compensati dai proventi finanziari derivanti dall’impiego della liquidità disponibile, dai positivi effetti derivanti dalle coperture finanziarie del rischio di tasso e dal ripristino di valore di alcune partecipazioni in portafoglio, a fronte del positivo andamento del loro valore di mercato azionario. L’utile prima delle componenti straordinarie risulta pari a 208,2 milioni di euro e segna un incremento del 1,7%. I proventi straordinari, pari a 45,5 milioni di euro (188,0 milioni di euro al 31 dicembre 2003) incorporano la plusvalenza realizzata a seguito della vendita di un immobile e l’iscrizione di imposte differite attive. Al 31 dicembre 2003 concorreva a formare il saldo della gestione straordinaria (per 223,5 milioni di euro) la plusvalenza conseguente alla vendita della partecipazione in Fastweb S.p.a.. Le imposte dell’esercizio ammontano a 80,8 milioni di euro (95,1 milioni di euro al 31 dicembre 2003) e tengono conto delle imposte differite attive e passive calcolate in relazione alle differenze temporanee esistenti a livello di utile civilistico. L’utile netto consolidato dell’esercizio, al netto della quota di utili di pertinenza di terzi, è risultato pertanto pari a 172,1 milioni di euro (pari a 297,0 milioni di euro al 31 dicembre 2003, valore che incorporava gli effetti della plusvalenza derivante dalla cessione delle azioni Fastweb S.p.a.). La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2004 registra un patrimonio netto pari a 1.450 milioni di euro (1.366 milioni di euro al 31 dicembre 2003) e un indebitamento finanziario netto di 1.502 milioni di euro, in crescita di 318 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente. Tale dinamica risente per 238 milioni di euro dell’effetto contabile connesso alla conversione del prestito obbligazionario e.Biscom (ora Fastweb S.p.a.), iscritto precedentemente come credito finanziario. Il rapporto debito netto/mezzi propri a fine 2004 è pari a 1,04. Il rapporto debito netto/capitalizzazione di mercato al 31 dicembre 2004 è pari a 0,49. Il cash flow operativo, al netto degli investimenti (402 milioni di euro, di cui 238 milioni di euro relativi all’operazione di conversione del prestito obbligazionario e.Biscom) e della distribuzione nel corso del 2004 dei dividendi relativi agli utili dell’esercizio precedente (89 milioni di euro), è risultato negativo per 318 milioni di euro. Nel corso del Consiglio di Amministrazione è stato esaminato lo stato delle attività volte alla revisione delle procedure per la transizione ai principi contabili internazionali che sono in via di completamento. Il primo bilancio intermedio redatto applicando le disposizioni stabilite dal principio contabile internazionale Ias 34 sarà presumibilmente la semestrale 2005 * Il Consiglio di Amministrazione di Aem S.p.a. Ha quindi deliberato di convocare l’Assemblea ordinaria dei soci per il prossimo 29 aprile 2005, in prima convocazione, e per il 5 maggio 2005 in seconda convocazione. All’assemblea dei soci verrà proposta la distribuzione di un dividendo unitario di 5,3 centesimi di euro per azione, in crescita del 6,0% rispetto all’esercizio precedente. Il dividendo sarà pagato a decorrere dal 23 giugno 2005, con data stacco della cedola n. 7 il 20 giugno 2005.Il Consiglio di Amministrazione di Aem S.p.a. Ha deliberato di richiedere alla prossima Assemblea ordinaria l’autorizzazione a proseguire nel piano di acquisto sul mercato di azioni proprie, deliberato nell’Assemblea degli azionisti del 28 ottobre 2003. La proposta persegue l’obiettivo di disporre di un’opportunità di investimento in relazione allo sviluppo della società e all’andamento dei mercati azionari, consentendo al tempo stesso di utilizzare le azioni proprie riacquistate nell’ambito di progetti industriali coerenti con le linee strategiche della società. La richiesta di autorizzazione, per un periodo di diciotto mesi dalla data della delibera assembleare, ha ad oggetto l’acquisto di un ammontare complessivo di azioni proprie non superiore al 10% del capitale sociale (le azioni attualmente in portafoglio sono pari all’1,264% del capitale), nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili, e comunque per una spesa complessiva non superiore a 300 milioni di euro. Gli acquisti verranno effettuati con le modalità e nei limiti previsti dai vigenti regolamenti emanati dalla Borsa Italiana S.p.a., nel rispetto della parità di trattamento degli azionisti ai sensi dell’art. 132 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con esclusione delle offerte pubbliche di acquisto e/o scambio. Il prezzo unitario di acquisto non sarà inferiore al valore nominale del titolo (0,52 euro) e non superiore al 5% del prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione di acquisto. L’autorizzazione verrà inoltre richiesta anche per la vendita delle azioni proprie in portafoglio, da effettuarsi ai blocchi o sul mercato telematico, anche nell’ambito delle attività di trading, per un corrispettivo unitario che non potrà essere inferiore al 5% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta precedente ogni singola operazione. Il predetto limite di prezzo non si applicherà in ipotesi di scambi di azioni proprie effettuati nell’ambito di progetti industriali.  
     
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