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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Marzo 2005
 
   
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  DAVIDE CAMPARI-MILANO S.P.A : BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2004 VENDITE NETTE CONSOLIDATE € 779,2 MILIONI (+9,1%) EBITDA € 183,6 MILIONI (+8,5%) EBIT € 129,8 MILIONI (+6,2%) UTILE NETTO RETTIFICATO DELLE COMPONENTI STRAORDINARIE € 67,8 MILIONI (+5,1%)  
   
  Milano, 22 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-milano S.p.a. Ha approvato il bilancio consolidato dell’esercizio 2004. Si conferma il trend di crescita delle vendite e di tutti i livelli di redditività operativa, grazie al positivo effetto del consolidamento della neo - acquisita Barbero 1891 e al buon andamento del business, nonostante l’impatto negativo dei tassi di cambio. Infatti, se considerati prima dell’effetto negativo dei cambi (ovvero, se convertiti ai cambi medi del 2003), le vendite e tutti gli indicatori di redditività operativa mostrano nel 2004 una crescita a doppia cifra rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Enzo Visone, Chief Executive Officer, ha commentato: "Il Gruppo ha raggiunto anche quest'anno risultati estremamente positivi. Guardiamo pertanto con fiducia all’evoluzione del business per il 2005 e più in generale per il medio termine e prevediamo di continuare a conseguire una soddisfacente crescita organica". Risultati Consolidati 2004 Nel 2004 le vendite del Gruppo sono state pari a € 779,2 milioni, in crescita del 9,1% (+11,9% a cambi costanti). La crescita organica è stata del 3,8%, mentre l’impatto negativo dei tassi di cambio è stato pari al 2,8%, determinato principalmente dalla svalutazione del Dollaro Usa. La crescita esterna, pari al 8,2%, è quasi interamente attribuibile alla neo - acquisita Barbero 1891. Il margine commerciale si è attestato a € 219,1 milioni, evidenziando una crescita del 13,5% (+17,0% a cambi costanti) e un’incidenza sulle vendite pari al 28,1%. L’ebitda è stato di € 183,6 milioni, in crescita del 8,5% (+12,1% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 23,6%. L’ebita è stato di € 164,9 milioni, in crescita del 9,5% (+13,3% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 21,2%. L’ebit è stato di € 129,8 milioni, in crescita del 6,2% (+11,0% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 16,7%. L’utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza è stato di € 123,2 milioni e ha registrato una flessione pari al 10,8% (-6,8% a cambi costanti), determinata esclusivamente dalla consistente diminuzione dei proventi straordinari che, nel 2003, includevano la plusvalenza relativa alla cessione dello stabile di Via Filippo Turati a Milano, pari a € 33,7 milioni. L’utile netto di pertinenza del Gruppo è stato di € 69,3 milioni e ha evidenziato una diminuzione del 13,2% (-9,5% a cambi costanti). Invece, l’utile netto di pertinenza del Gruppo rettificato delle componenti straordinarie di reddito, tra cui in particolare la plusvalenza sopracitata, nonché dei relativi impatti fiscali, risulta pari a € 67,8 milioni, evidenziando una crescita del 5,1%. Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2004 ammonta a € 596,0 milioni. Al 31 dicembre 2004 l’indebitamento finanziario netto è pari a € 228,7 milioni (€ 297,1 milioni al 31 dicembre 2003). Il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto al 31 dicembre 2004 è pari a 38,4%. Vendite Consolidate 2004 Il segmento spirit, che rappresenta il 65,2% del fatturato totale, ha registrato una variazione positiva delle vendite del 8,7%, determinata da una crescita organica del 3,7%, da una crescita esterna del 9,0% e da un impatto negativo dei cambi del 4,0%. Il brand Campari ha registrato una crescita del 3,0% a cambi costanti (1,4% dopo l’effetto cambi): il positivo andamento registrato in Brasile, Italia e Giappone ha più che compensato l’andamento registrato sul mercato tedesco, penalizzato da fattori congiunturali e climatici sfavorevoli. Le vendite di Skyy Vodka hanno registrato una crescita del 8,3% a cambi costanti. La gamma Skyy flavoured, pari al 13% del totale delle vendite del brand Skyy, ha invece registrato una flessione del 4,6% a cambi costanti, penalizzata dal confronto sfavorevole rispetto al corrispondente periodo del 2003, caratterizzato da un’intensa attività di vendita in coincidenza con la fase di lancio di nuovi prodotti. Complessivamente, il brand Skyy inclusivo dei flavour, mostra una crescita del 6,3% a cambi costanti (-2,9% a cambi effettivi). Con riferimento alle altre marche principali, il segmento spirit ha beneficiato del positivo andamento di Camparisoda (+5,1%), dei brand brasiliani (+5,1% a cambi costanti), di Ouzo 12 (+8,3% a cambi costanti) e di Cynar (+8,2% a cambi costanti). Le vendite del segmento spirit hanno inoltre beneficiato del positivo andamento del brand in licenza tequila 1800 (+21,3% a cambi costanti). La crescita esterna, interamente attribuibile a Barbero 1891, ha beneficiato del positivo contributo, in particolare, della marca principale, Aperol, che ha evidenziato una crescita a volume superiore al 20% rispetto al corrispondente periodo del 2003. Il segmento wine, pari al 16,2% del fatturato totale, ha registrato una crescita del 27,5%. La crescita organica (+18,2%) ha beneficiato dell’andamento positivo di tutti i principali brand: gli spumanti Cinzano hanno evidenziato una crescita del +8,9% a cambi costanti, grazie alla buona performance in Italia, Giappone e in altri importanti mercati europei. I vermouth Cinzano, in crescita del +13,2% a cambi costanti, hanno beneficiato della positiva evoluzione dei principali mercati europei e del Giappone. Gli wine hanno inoltre beneficiato della solida performance di Sella & Mosca (+14,2%), anche grazie al favorevole mix delle vendite, e di Riccadonna. La crescita esterna (+10,7%) è quasi interamente attribuibile a Barbero 1891 e, in particolare, ai brand Mondoro ed Enrico Serafino. Le vendite di soft drink, pari al 17,3% del fatturato totale e realizzate quasi interamente sul mercato italiano, hanno registrato una contrazione del 4,0%. Infatti, la performance positiva delle vendite di Crodino (+6,3%), sostenuta dalla notevole solidità della marca, è stata più che compensata dalla performance negativa dei restanti soft drink, le cui vendite sono state particolarmente influenzate dalle avverse condizioni climatiche. In particolare, la gamma Lemonsoda, Oransoda e Pelmosoda e Lipton Ice Tea hanno evidenziato una flessione rispettivamente del 12,8% e del 12,4%. Relativamente alla ripartizione geografica, le vendite del 2004 sul mercato italiano, pari al 50,1% delle vendite del Gruppo, hanno registrato una crescita organica del 2,4%, grazie al positivo andamento di tutti i principali marchi del portafoglio spirit & wine. Il mercato italiano ha infine beneficiato del positivo contributo dell’acquisizione di Barbero 1891 (+12,5%). Anche le vendite dell’area Europa, pari al 19,2% del totale, hanno beneficiato del significativo apporto della crescita esterna (+9,4%), quasi totalmente generata da Barbero 1891. La flessione registrata dal business organico (-1,0%) è sostanzialmente imputabile all’andamento negativo del mercato tedesco, dovuto, oltreché al difficile contesto economico, all’interruzione della distribuzione di Campari Mixx causa i pesantissimi inasprimenti fiscali intervenuti, volti a colpire la categoria dei ready-to-drink in Germania. Per quanto riguarda l’area Americhe, le cui vendite sono pari al 27,8% del totale, il mercato Usa ha registrato una crescita del 6,5% a cambi costanti, interamente erosa dall’effetto cambi (-9,6%), mentre in Brasile le vendite sono cresciute del 4,7% in valuta locale (invariate a cambi effettivi). Le vendite relative al resto del mondo, pari al 2,9% del fatturato totale e in crescita a livello organico del 29,8% a cambi costanti, hanno particolarmente beneficiato della positiva inversione di tendenza del mercato giapponese e del buon andamento dei mercati australiano e neozelandese. Eventi Successivi Alla Chiusura Del 2004 Si segnala che in data 25 febbraio 2005, il Gruppo Campari ha perfezionato l’acquisito di un’ulteriore partecipazione del 30,1% di Skyy Spirits, Llc tramite l’esercizio di una call option, secondo i termini stipulati nel gennaio 2002 al momento dell’acquisito della partecipazione di maggioranza nella stessa società. Il corrispettivo, pagato in contanti, è stato pari a Us$ 156,6 milioni (corrispondente a circa € 118 milioni al tasso di cambio alla data dell’operazione). L’acquisizione è stata finanziata in parte con mezzi propri e in parte con indebitamento bancario. Outlook Per il 2005, le previsioni economiche relative alle aree strategiche del Gruppo sembrano sostanzialmente confermare le tendenze in atto, ovvero di crescita modesta per l’area Euro e di uno sviluppo più sostenuto per gli Stati Uniti e soprattutto per il Brasile. In ogni caso, grazie alla solidità, alla leadership e alla competitività dei propri marchi, che costituiscono un oggettivo punto di forza per la società, il Gruppo Campari guarda con fiducia all’evoluzione del business per il 2005 e più in generale per il medio termine e prevede di continuare a conseguire una soddisfacente crescita organica del business. Adozione Degli Standard Contabili Internazionali (Ias) Nel corso del 2004, la società ha avviato un progetto volto allo studio dei nuovi principi e agli impatti di questi cambiamenti sulle società del Gruppo e sul bilancio consolidato. In particolare, sono stati analizzati i singoli principi Ias/ifrs e sono state identificate le differenze con i principi attualmente seguiti; laddove le informazioni richieste per la redazione dei bilanci o delle situazioni infrannuali secondo i nuovi principi necessitavano dell’implementazione di nuovi processi informativi, si è proceduto allo studio e alla messa a punto di tali processi. E’ in fase di ultimazione la quantificazione degli effetti principali dell’applicazione dei nuovi principi sui saldi di apertura alla data di transizione e sui dati comparativi del 2004. Relativamente alla tempistica per l’applicazione dei nuovi principi contabili Ias nell’ambito delle relazioni infrannuali del 2005, il Gruppo Campari intende avvalersi della facoltà di redazione della prima trimestrale con i criteri di valutazione e i contenuti richiesti dalla previgente normativa. Si uniformerà a quanto richiesto dallo Ias 34 (“Bilanci intermedi”) alla data di pubblicazione della relazione semestrale al 30 giugno 2005. Altre Delibere Frazionamento. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea, convocata in sessione ordinaria e straordinaria per il prossimo 29 aprile, il frazionamento delle 29.040.000 azioni di valore nominale € 1,00 che costituiscono l'attuale capitale sociale mediante l'emissione di dieci nuove azioni di valore nominale € 0,1 cadauna in sostituzione di ciascuna azione esistente. Le nuove azioni avranno godimento 1 gennaio 2004 e l'attuale capitale sociale versato di € 29.040.000 (che rimarrà invariato) risulterà suddiviso in 290.400.000 azioni. Dividendo. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre la distribuzione di un dividendo di € 0,10 per ciascuna delle azioni risultanti dal frazionamento azionario proposto (+13,6% rispetto al dividendo distribuito l’anno scorso pari a € 0,088 su base rettificata). Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 12 maggio 2005, con esclusione delle azioni proprie in portafoglio, previo stacco della cedola n. 1 in data 9 maggio 2005. Il dividendo complessivo proposto è di € 28,1 milioni che si paragona con un dividendo complessivo di € 24,7 milioni l'anno scorso. Azioni proprie. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la relazione all’Assemblea relativamente alla delibera di autorizzazione all’acquisto e/o all’alienazione di azioni proprie finalizzate principalmente a servire i piani di stock option. L’autorizzazione viene richiesta per l’acquisto e/o l’alienazione di azioni che, tenuto conto delle azioni proprie già in possesso della società, non superino il 10% del capitale sociale. A oggi, la società risulta proprietaria di azioni proprie corrispondenti al 3,22% del capitale sociale. L’autorizzazione viene richiesta sino al 30 giugno 2006. Il corrispettivo unitario per l’acquisito e/o l’alienazione non sarà inferiore del 25% nel minimo e superiore del 25% nel massimo al prezzo medio di riferimento registrato dal titolo nelle tre sedute di Borsa precedenti ogni singola operazione di acquisto.  
     
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