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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Marzo 2005
 
   
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  DAIHATSU NEW SIRION 1,0/1,3 MODEL YEAR 2005  
   
  Milano, 22 marzo 2005 - E’ veramente tutta nuova la Sirion “model year 2005”: dallo styling ai nomi che identificano i modelli (tutti nomi di donna... Giapponesi), dal comfort alle dotazioni per una vera e comoda “cinque posti”. Così sono di serie già sull’allestimento Aki 1,0 (un “entry level” decisamente ricco): impianto frenante servoassistito con Abs ed Ebd, air bag anteriori e laterali, alzacristalli elettrici, chiusura centralizzata con comando a distanza, cinture di sicurezza con pretensionatore e regolabili in altezza, correttore assetto fari, sistema di sicurezza Dus (door unlocking system), fari alogeni, antifurto immobilizer, lunotto termico e tergilunotto, radio con antenna e due altoparlanti, consolle porta bicchieri, retronebbia, piantone sterzo regolabile, alette parasole con doppio specchietto di cortesia, avvisatore acustico chiavi inserite, sedile posteriore sdoppiato abbattibile separatamente, servosterzo Eps e molto altro ancora. Salendo nei livelli di allestimento si aggiungono poi, secondo le versioni, il climatizzatore manuale, il contagiri, i retrovisori esterni elettrici, i paraspruzzi, l’impianto radio con quattro altoparlanti e antenna, ecc. Tra gli optional la vernice metalizzata, i cerchi in lega e gli air bag a tendina per le teste dei passeggeri anteriori e posteriori. Due Nuovi Motori – Sono sempre un “mille” e un “milletre” i propulsori Daihatsu della nuova Sirion. Ma la sostanza tecnologica è stata ampiamente rivoluzionata. Il tre cilindri di 1,0 litri, è un motore concettualmente nuovo. Ora esprime una cilindrata di 998 cc, rispetto ai 989 cc della precedente versione e, soprattutto, mette a disposizione una più consistente potenza con 51 kW a 6.000 giri (9 kW in più) oltre ad una migliorata disponibilità di coppia motrice con 94 Nm a 3.600 giri (in precedenza erano 91 Nm a 4.000 giri). L’importante miglioramento scaturisce da un rivoluzionamento progettuale che ha interessato vari aspetti del propulsore. Il blocco motore è ora in alluminio (molto resistente ma leggero), così come in alluminio è la coppa dell’olio. La testata, sempre in lega leggera, propone le quattro valvole per cilindro, il doppio albero a camme in testa e il sistema di fasatura variabile Dvvt, con un’aspirazione ottimizzata. Tra le caratteristiche salienti di questa nuova unità figurano anche l’albero motore disassato, i pistoni rivestiti in resina e con fasce a bassa elasticità, per ridurre le resistenze all’interno dei cilindri. Totalmente nuova anche la mappatura della centralina. Il risultato finale è un propulsore di grande elasticità, brioso, che permette accelerazioni eccellenti nell’uso cittadino, che sopporta al meglio lo “stop & go”, ma si rivela anche prestazionale nell’utilizzo extraurbano e autostradale. Pure il quattro cilindri di 1,3 litri è stato ampiamente rinnovato. La sostanza tecnologica è basata sulla configurazione a corsa lunga, 4 valvole per cilindro (16 valvole totali), doppio albero a camme in testa, fasatura variabile Dvvt, cilindrata di 1.298 cc, per una potenza di 64 kW a 6.000 giri e una coppia motrice di 120 Nm a 3.200 giri, ampiamente disponibile già dai regimi più bassi. Un dato, quello della coppia, molto significativo sul piano delle doti di elasticità e agilità di questo propulsore. Entrambi i motori, inoltre, adottano il nuovo catalizzatore Daihatsu. Un catalizzatore “intelligente”, con una tecnologia rivoluzionaria, che ne mantiene stabili le prestazioni in un arco di tempo molto più ampio. Un catalizzatore dalla vita “più lunga”, con la caratteristica di autorigenerare le particelle di metallo prezioso che ne sono l’elemento fondamentale. Il catalizzatore Daihatsu, utilizzando la nano tecnologia, incorpora ioni di Palladio (il più sensibile al calore dei metalli “nobili”) nel contesto di cristalli di Perovskite. In atmosfera rarefatta, ad alta temperatura, gli ioni di Palladio fuoriescono dai cristalli di Perovskite, diventano particelle metalliche attive e, in atmosfera ossidata, rientrano nuovamente all’interno dei cristalli. Si realizza in tal modo il processo di rigenerazione che consente di mantenere una capacità di pulizia e catalizzazione eccellenti, per un periodo molto superiore rispetto ai catalizzatori convenzionali. Altro elemento fondamentale del nuovo catalizzatore Daihatsu è la sua capacità di raggiungere in tempi brevissimi la temperatura d’esercizio a tutto vantaggio dell’abbattimento dei fattori inquinanti sin dalla partenza. Il propulsore di 1,0 litri è disponibili unicamente abbinato al cambio manuale a 5 marce, mentre il 4 cilindri “milletre” offre l’alternativa tra il manuale a 5 marce ed una trasmissione automatica a 4 rapporti, gestita elettronicamente, che rappresenta un altro importante elemento di qualificazione della tecnologia Daihatsu. Tecnica E Sicurezza – La carrozzeria della nuova Sirion, realizzata in lamiere d’acciaio ad alta resistenza, è del tipo a scocca portante. Una struttura studiata con una cellula molto protettiva nei confronti degli occupanti e con zone, ad assorbimento d’urto programmato, per ridurre le conseguenze in caso di incidente. La sicurezza è stata verificata attraverso approfonditi crash test, inclusi lo scontro frontale “full on”, la collisione laterale a 55 km/h e l’impatto frontale disassato (frontal offset collision test) a 64 km/h. La Sirion è anche particolarmente rispettosa nei confronti dei pedoni poiché prevede materiali ad assorbimento d’urto per il cofano, i paraurti e la zona del vano motore, nonché tergicristalli di tipo collassabile. Ciò aiuta a ridurre le conseguenze e le lesioni in caso di investimento. Le sospensioni seguono lo schema classico Daihatsu, ma sono state riprogettate e adeguate in funzione delle nuove caratteristiche della vettura, per garantire un’ottima tenuta di strada e un comfort di livello superiore su ogni tipo di percorso. Anteriormente la configurazione è a ruote indipendenti di tipo Mcpherson, con molle elicoidali e ammortizzatori. Al retrotreno, invece, è previsto un ponte semi indipendente, sempre con molle e ammortizzatori. L’impianto frenante, servoassistito e generosamente dimensionato, è ora con dischi anteriori ventilati e tamburi posteriori, con Abs ed Ebd (di serie). Lo sterzo ha la servoassistenza elettrica (Eps). Due le alternative di cambio. Il “manuale” a 5 marce e Rm è disponibile in abbinamento sia con la motorizzazione di 1,0 litri sia con quella di 1,3 litri. La trasmissione automatica a 4 rapporti e Rm, a gestione elettronica, è invece disponibile unicamente sulla Sirion 1,3. Nelle dotazioni indirizzate alla sicurezza, oltre agli irrinunciabili air bag anteriori Srs, figurano anche gli air bag laterali (di serie), nonché quelli a tendina (disponibili optional) per proteggere le teste dei passeggeri anteriori e posteriori. Si aggiungono inoltre i poggiatesta regolabili e le cinture di sicurezza con pretensionatori calibrati (le anteriori regolabili in altezza). Ma non basta perché la nuova Sirion si avvale di uno dei più importanti elementi messi a punto dai tecnici Daihatsu ai fini della sicurezza: il D.u.s. Dietro questa sigla si nasconde un fattore fondamentale per la protezione dei passeggeri in caso di urto. Il D.u.s. (door unlocking system) è l’esclusivo sistema Daihatsu che, in caso di impatto, sblocca le serrature delle portiere e accende le luci interne per facilitare la rapida uscita dalla vettura, ma anche per agevolare l’intervento di eventuali soccorritori. Infine il D.u.s. Attiva anche il lampeggio d’emergenza sulle “frecce” direzionali, per richiamare l’attenzione dei soccorritori. Inoltre un interruttore inerziale provvede ad interrompere sia l'afflusso di carburante sia l’accensione per prevenire il pericolo di incendio.  
     
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