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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Marzo 2005
 
   
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  LA “TERZA” REGGIA DI MANTOVA. INAUGURATO A PALAZZO SAN SEBASTIANO IL MUSEO DELLA CITTÀ  
   
  Mantova, 23 marzo 2005 - Palazzo San Sebastiano - dimora cinquecentesca voluta da Francesco Ii Gonzaga e collocata lungo l’asse che da Palazzo Ducale conduce nell’otium di Palazzo Te, a pochi passi da quest’ultimo – dopo anni di degrado è stato restituito al suo antico splendore e con esso è tornato a vivere il gusto per l’antico appartenuto ai Gonzaga e alla grande civiltà artistica di Mantova. Dopo il completo restauro dell’edificio - che ha permesso di riportare in luce La Loggia dei marmi e alcuni cicli di affreschi del Quattro, Cinque e Seicento (Camera del Crogiolo, Camera delle Frecce e Camera del Sole) – e dopo un attento allestimento degli spazi interni, San Sebastiano diventa infatti la sede prestigiosa del nuovo Museo della Città, il cui riferimento ideale é quel Museo Patrio che nell’Ottocento riuniva le collezioni civiche. Disperso il nucleo museale, tra il 1915 e il 1925 le opere delle raccolte civiche erano state trasferite temporaneamente a Palazzo Ducale, custodite in gran parte nei depositi. Ora in base ad un accordo di elevato profilo interistituzionale e culturale tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, le Soprintendenze competenti, la Regione Lombardia e il Comune di Mantova, una selezione di circa ottanta importanti opere antiche e rinascimentali sono state riconsegnate al Comune e collocate - assieme ad altre significative testimonianze storico-artistiche della città – nelle sale di Palazzo San Sebastiano, ove il nuovo museo è stato inaugurato il 19 marzo scorso. Più di cento opere d’indubbio valore storico ed artistico sono chiamate a raccontare il gusto a Mantova tra Umanesimo e Rinascimento e nel contempo le dinamiche ideali e i momenti salienti della storia di Mantova: statue, busti e rilievi antichi e rinascimentali di marmo e terracotta, dipinti di epoca quattrocentesca e cinquecentesca, affreschi staccati di scuola mantegnesca, stemmi araldici della famiglia Gonzaga e delle famiglie mantovane, raffinati reperti architettonici provenienti dai principali monumenti e edifici privati della città e dei suoi dintorni, copie seicentesche dei celebri Trionfi di Cesare, ora all’Humpton Court. Un patrimonio artistico sino ad ora sommerso, che torna alla luce per essere debitamente valorizzato grazie anche al lavoro, oltre che del sindaco di Mantova Gianfranco Burchiellaro, di un qualificato gruppo di studiosi – Carlo Bertelli, Arturo Calzona, Corrado Fratini, Giancarlo Malacarne, Elena Maria Menotti, Leandro Ventura - che si sono affiancati al Direttore Stefano Benetti e al conservatore del Museo Gian Maria Erbesato per analizzare e interpretare i manufatti e, grazie ad un percorso espositivo non vincolato alla cronologia ma vòlto a proporre al visitatore tematiche storico-artistiche emblematiche per la città, suggerire connessioni tra le opere – alcune assolutamente eccezionali – nonché tra le opere e il territorio, in una logica di contestualizzazione artistica ed urbanistica delle stesse. La città e l’acqua, Emblematica gentilizia, La città del Principe, Il culto dell’antico, La rinascita dell’antico, i Trionfi di Mantegna ed Esempi di pittura a Mantova tra Quattro e Cinquecento sono dunque le sezioni del nuovo Museo, ma anche i percorsi che rimandano alla città, che è il luogo che raccoglie i segni della storia e con il quale il Museo vuole intrecciare nuovi rapporti, ponendosi come una sorta di portale di accesso e di decodificazione alla conoscenza di Mantova. Palinsesto della storia della città, luogo di ricerca e di recupero dell’identità storica, artistica e culturale di Mantova, San Sebastiano - che accoglierà il visitatore con la notevole statua del Xii secolo in marmo rosso veronese, con Virgilio in cattedra, nume tutelare ed emblema della stessa Mantova – ospiterà, accanto al nucleo espositivo, il Centro Studi e Documentazione sulle Collezioni Civiche (di cui è responsabile Chiara Pisani), che da anni è impegnato nella raccolta di informazioni sul vastissimo patrimonio comunale, confluite in apposite banche-dati ed ora fruibili direttamente dal pubblico presso gli uffici del Museo. Postazioni informatiche, una biblioteca specialistica, un preciso programma didattico e momenti espositivi di approfondimento, segneranno la vita della nuova istituzione civica che, collocata proprio accanto alla sede della Fondazione Leon Battista Alberti, alla Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo e alla futura sede italiana dell’Eremitage costituisce parte integrante di un polo culturale di eccezionale rilevanza. In occasione dell’inaugurazione, nel quadro delle iniziative culturali del Museo, sarà allestita nella Sala dei Trionfi Superiore la mostra di stampe antiche Mantua città Nobilissima: un centinaio di vedute di Mantova che descrivono monumenti, piazze, strade e scorci cittadini in genere, selezionate tra le oltre settecento stampe, comprese tra il Xv e Xx secolo, che fanno parte del patrimonio artistico del Museo della Città. Www.mumm.mantova.it  
     
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