TELEPROMOZIONI: MEDIASET NON VIOLA ALCUN LIMITE DI LEGGE REPLICA A LUIGI ZANDA (MARGHERITA)
Cologno Monzese, 9 febbraio 2004 - Di leggi e regolamenti tv il senatore della Margherita Luigi Zanda dovrebbe intendersene, visto che fino a 15 mesi fa era membro del Consiglio di amministrazione Rai. Evidentemente oggi ha avuto un momento di amnesia quando, in un'interpellanza, ha sostenuto che le telepromozioni sono sottoposte alla normativa che impone limiti di affollamento orario. E che pertanto Mediaset violerebbe sistematicamente e quotidianamente tali limiti. Lo diciamo chiaramente e pacatamente: Mediaset non viola alcuna legge. E quindi non ha bisogno di alcuna "sanatoria". Rinfreschiamo la memoria al senatore e a tutti i male informati: non è in vigore alcuna legge che prevede il computo orario delle telepromozioni. L'unico tentativo di restringerle nei limiti orari fu effettuato nel 1993 dal ministro Pagani con un regolamento che fu successivamente annullato dal Tar del Lazio. Il Tribunale amministrativo regionale decise di sconfessare quel regolamento sulla base dell'interpretazione autentica che la Corte di Giustizia europea diede alla Direttiva europea "Tv senza frontiere" che giudica le telepromozioni conformi al conteggio giornaliero riservato alle "forme diverse dagli spot". Direttiva europea la cui piena applicazione anche in Italia è stata invocata dall'Authority delle Comunicazioni alla vigilia della discussione della legge di riordino del sistema dei media. In conclusione: il senatore Zanda, come altri esponenti politici, tenta di inserire per legge un nuovo sistema di conteggio delle telepromozioni sicuramente punitivo per Mediaset. Presumendo, a torto, che questo rappresenti un vantaggio per i concorrenti editoriali non televisivi.