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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 30 Marzo 2005
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DE’LONGHI SPA BILANCIO CONSOLIDATO ED IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2004: IN UN ESERCIZIO DI TRANSIZIONE PER LA REVISIONE DELLA PIATTAFORMA PRODUTTIVA, I RICAVI NETTI CONSOLIDATI SONO RISULTATI IN CRESCITA DELLO 0,7% A € 1.287,0 MILIONI (€ 1.278,0 MILIONI NEL 2003) |
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Treviso, 30 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione riunitosi il 24 marzo ha approvato il progetto di bilancio ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2004. In un contesto esterno caratterizzato ancora da eventi negativi, quali la pressione sui prezzi, l’ulteriore rafforzamento dell’euro ed il costo delle materie prime e nonostante la debolezza del quarto trimestre a causa della stagione negativa per i prodotti del riscaldamento, originata dalle temperature sfavorevoli, nel 2004 il Gruppo De’ Longhi ha realizzato una crescita dei volumi di circa l’8%, che si è tradotta in un incremento dei ricavi dello 0,7% a € 1.287,0 milioni (€ 1.278,0 milioni nel 2003). In un simile scenario si è dimostrata corretta la strategia basata su due fronti d’intervento, quello dello sviluppo del prodotto e dell’espansione geografica che ha portato il Gruppo a imporre all’attenzione del mercato la sua qualità e le sue tecnologie di avanguardia nella produzione di macchine da caffè, condizionatori, robot da cucina e sistemi stiranti, categorie nelle quali il Gruppo si sta affermando su posizioni di leadership mondiale e in cui ha ottenuto nel 2004 una crescita dei ricavi , l’altro sulla prosecuzione dell’internazionalizzazione produttiva volta ad assicurare le riduzioni di costo necessarie a preservare la capacità produttiva. Le azioni intraprese su questi fronti hanno permesso di contenere gli effetti negativi della pressione prezzi e del rafforzamento dell’euro sul margine industriale che è aumentato a € 656,3 milioni rispetto a € 653,3 milioni del 2003, con un’incidenza sui ricavi al 51,0% rispetto al 51,1% del 2003. I costi correlati all’aumento dei volumi di vendita e gli oneri non ricorrenti associati alla fase di transizione (spese di viaggio in Cina, costi di trasporto per stampi e macchinari e magazzinaggio relativo alle pre-produzioni), hanno penalizzato l'Ebitda, attestatosi a € 137,2 milioni, il 10,7% dei ricavi netti consolidati, rispetto all’11,8% del 2003. L'utile netto, a € 15,0 milioni rispetto a € 22,3 milioni nel 2003 ha risentito di altre componenti non ricorrenti; gli oneri straordinari, a € 11,7 milioni, includono gli stanziamenti necessari a fronte dell’intero costo della ristrutturazione. Altra componente di natura non ricorrente è relativa alle operazioni di copertura dai rischi di cambio poste in essere dalla controllata Kenwood che hanno generato una perdita di € 10,0 milioni (€ 1,5 milioni nel 2003), a causa dell’indebolimento del dollaro e contabilizzata tra gli oneri finanziari. L'esercizio 2005 potrà beneficiare della maggior efficienza derivante dalla conversione dello stabilimento di Mignagola, attualmente dedicato ai prodotti della cottura e del condizionamento, in centro logistico con effetti benefici sugli attuali costi di affitto di spazi esterni e di un minor costo del lavoro, a seguito della riduzione degli organici in Italia. L’aumento dell’indebitamento finanziario netto (€ 313,3 milioni rispetto a € 247,2 milioni del 2003 al netto della securitizatione € 403,4 milioni in confronto a € 356,3 nel 2003 al lordo della securitization) è da attribuire al temporaneo incremento del capitale circolante netto (pari al 32,8% del 2004 rispetto al 28,0% del 2003 al lordo della securitization), in seguito alle maggiori scorte originate dalle pre-produzioni prudentemente effettuate in occasione del processo di trasferimento in Cina, a un incremento del magazzino per i prodotti del condizionamento e a minor debiti tributari relativi ad esercizi precedenti e maggiori crediti Iva. A livello geografico, sono aumentate le vendite nei principali mercati europei (Francia, Germania, grazie al grande successo delle macchine automatiche per il caffè, Regno Unito), mentre il mercato nord americano ha evidenziato una rilevante contrazione dei ricavi, a causa del livello dei tassi di cambio che ha fortemente penalizzato la competitività commerciale del Gruppo, che si è dovuto confrontare con concorrenti già dotati di una base produttiva interamente localizzata in aree a basso costo e che hanno quindi potuto adottare politiche commerciali aggressive. Per quanto concerne i segmenti di business, positivo l’andamento della cottura e preparazione cibi (+ 3,8% a tassi di cambio costanti), in virtù del contributo delle macchine da caffè, dei robot da cucina e dei piani cottura. In crescita anche il condizionamento e trattamento aria (+ 9,0% a tassi di cambio costanti). I ricavi del riscaldamento (-2,8% a parità di cambi) sono stati penalizzati dal ritardato avvio della stagione invernale. I ricavi per il segmento della pulizia della casa hanno continuato a risentire della debolezza dei consumi per i prodotti a vapore, anche a causa della concorrenza di prodotti a basso prezzo, mentre la crescita delle vendite dei sistemi stiranti ha contribuito positivamente alla redditività del Gruppo. Infine, soddisfacente è stato l’andamento delle vendite e della redditività per i business professionali dei grandi impianti di condizionamento (Climaveneta) e dei radiatori ad acqua (Dl Radiators). Il Consiglio d’Amministrazione – fiducioso nella capacità del Gruppo d’incrementare l’utile netto e di generare cassa grazie alla riduzione del capitale circolante già a partire dal corrente esercizio – ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, in data 28 Aprile 2005 (29 Aprile in seconda convocazione) il mantenimento di un dividendo di € 0,06 per azion e (per un Pay Out ratio del 59,8%, rispetto al 40,2% dello scorso anno). La cedola sarà staccata il 2 maggio 2005 e sarà in pagamento dal 5 maggio 2005. “Nel 2004, anno di transizione” – afferma il Presidente Giuseppe De’longhi – “abbiamo proseguito nel percorso di innovazione di prodotto che costituisce la linfa vitale del nostro Gruppo: ne sono esempio le macchine automatiche per il caffè che lo scorso anno hanno superato le nostre aspettative in termini di volumi di vendita e sono state giudicate le migliori del mercato da clienti e consumatori. Proseguiremo con questa tendenza e per alimentare ogni giorno crescita ed innovazione, continueremo ad investire in ricerca e sviluppo, marketing, design ed assistenza ai clienti”. “Le azioni intraprese sul fronte industriale” – conclude l’Amministratore Delegato Stefano Beraldo – “hanno permesso di difendere la redditività in un contesto ambientale quanto mai difficile. Il Gruppo è ben posizionato per competere efficacemente nel 2005 in uno scenario che permane incerto. Ci siamo adoperati adeguatamente affinché i problemi che nell’ultimo biennio hanno afflitto il settore del piccolo elettrodomestico non minassero i fondamentali dell’azienda che rimangono solidi e crediamo di aver creato i presupposti per un ulteriore sviluppo del Gruppo nei prossimi anni, sia attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti, sia attraverso il rafforzamento in alcuni mercati emergenti, quali Russia e Turchia in cui abbiamo iniziato ad operare attraverso strutture dedicate. La riduzione di costi di molti prodotti ci consentirà inoltre di tornare competitivi in quei mercati dove abbiamo maggiormente sofferto per la forza dell’euro”. Nel mese di febbraio 2005 è stato acquisito per un esborso inferiore a due milioni un sito produttivo localizzato nella Repubblica del Tatarstan (Federazione Russa). Tale impianto sarà interamente dedicato alla produzione di radiatori ad olio per la commercializzazione nel mercato russo. Secondo i piani del Gruppo, nel nuovo stabilimento saranno realizzati circa 300.000 radiatori nel 2005 e 500.000 nel 2006. L’acquisizione è strategicamente importante in quanto consente di evitare i dazi all’importazione che fino ad oggi hanno ridotto la competitività commerciale del Gruppo in Russia e la mancata applicazione di dazi potrà essere estesa anche ad altre categorie di prodotto importate. In data 17 marzo 2005 è stato raggiunto l’accordo con le organizzazioni sindacali riguardo al piano industriale che era stato comunicato lo scorso 2 dicembre. L’accordo prevede le seguenti condizioni: il programma di revisione della piattaform a produttiva italiana della De’longhi S.p.a., il quale comporterà un esubero complessivo di 504 persone. Tale numero, per effetto del ricorso al part-time ed al passaggio al altre società del Gruppo, potrà ridursi fino a 459 dipendenti; ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (Cigs) per un periodo iniziale di dodici mesi, prorogabile per ulteriori dodici mesi previa verifica del Ministero del Lavoro che ne sussistano le condizioni; le collocazioni in Cigs sono previste a partire da inizio aprile 2005 e scaglionate nel corso dell’anno. I costi relativi alla ristrutturazione delle attività industriali italiane sono stati totalmente contabilizzati nel conto economico consolidato 2004. Il Gruppo ritiene di aver superato con l’esercizio 2004 la fase più critica del processo d’internazionalizzazione produttiva; più di metà delle famiglie di prodotto del piccolo elettrodomestico è stata trasferita in Cina con rilevanti risparmi di costo. Per le rimanenti famiglie i trasferimenti produttivi sono in corso di ultimazione nell’esercizio 2005 ed il rischio d’implementazione appare ormai relativamente modesto. Si ritiene ragionevolmente che nel 2005 non ci sia spazio per ulteriori ribassi dei prezzi di vendita, circostanza di cui il Gruppo dovrebbe avvantaggiarsi. I primi mesi dell’esercizio 2005 hanno evidenziato una contrazione dei ricavi rispetto allo stesso periodo del 2004, soprattutto a causa della minor contribuzione del segmento condizionamento e trattamento aria. Tale segmento nel primo trimestre 2004 aveva riportato una crescita di quasi il 47%, in virtù di una dinamica degli ordini da parte della distribuzione anticipata rispetto alla normale stagionalità, sulla base del buon andamento dell’estate precedente. La stagione in corso appare invece impostata a comportamenti più in linea con le abitudini consolidate. Il management ritiene che l’andamento dei ricavi possa iniziare a migliorare a partire dal secondo trimestre e si pone come obiettivo per il 2005 un moderato incremento delle vendite e una significativa ripresa della redditività ai diversi livelli del conto economico rispetto al 2004. Per quanto concerne l’applicazione dei principi contabili Ias/ifrs, in ottemperanza alla Comunicazione Consob Dme /5015175 del 10/03/05, il Gruppo informa di aver terminato la fase propedeutica alla conversione dei valori e dei criteri contabili. In base a quanto previsto dal documento di consultazione emesso dalla Consob lo scorso 17 febbraio, il Gruppo De’ Longhi intende redigere la relazione del primo trimestre e quella semestrale utilizzando i principi vigenti, mentre la transizione agli Ias/ifrs avverrà a partire dalla relazione trimestrale al 30 settembre prossimo. Il bilancio 2005 sarà redatto sulla base dei principi contabili internazionali. In prima analisi, il Gruppo si attende che gli impatti economico-finanziari derivanti dai principi contabili Ias/ifrs siano positivi. Ulteriori dettagli sul processo di transizione ai principi contabili internazionali sono riportati nella relazione di bilancio approvata in data odierna. La relazione di certificazione da parte della Società di Revisione relativamente al progetto di bilancio e al bilancio consolidato sarà disponibile prima dell'Assemblea dei Soci presso la sede della società e Borsa Italiana nei termini di legge.
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