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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Aprile 2005
 
   
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  FINMECCANICA RISULTATI DEL 2004: REDDITIVITÀ OPERATIVA IN CRESCITA PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO, ROI AL 23,1% (20,2% NEL 2003) PROPOSTO ALL’ASSEMBLEA UN DIVIDENDO DI 1,3 CENTESIMI DI EURO (+30% RISPETTO AL 2003)  
   
  Roma, 4 aprile 2005 - Pier Francesco Guarguaglini , Presidente e Amministratore Delegato, ha commentato: "Per il terzo anno consecutivo Finmeccanica registra una crescita della redditività operativa che si attesta sui valori più alti nel settore aerospazio e difesa a livello mondiale. Ciò ha consentito al Consiglio di Amministrazione di proporre all’Assemblea un aumento del dividendo da 1 a 1,3 centesimi di euro, nell’ambito di una politica volta ad incrementare la remunerazione degli azionisti. Con il 2004 si chiude una fase dello sviluppo di Finmeccanica che, alla luce delle operazioni effettuate negli ultimi tre anni e della ridefinizione del proprio portafoglio di attività, si colloca adesso tra i protagonisti del settore. Nell’esercizio 2004 abbiamo proceduto a ridefinire il valore di alcuni attivi al fine di garantire un’adeguata redditività del capitale investito”. Roma, 31 Marzo 2005 Analisi dei dati principali Il 2004 è stato per Finmeccanica un anno positivo. I risultati superano le previsioni, a livello economico e patrimoniale e sono migliori di quelli dell’esercizio 2003 garantendo adeguati livelli di redditività del capitale investito nonché capacità di creare valore in misura consistente per gli azionisti. Il 2004 conferma la solidità patrimoniale del Gruppo e la sua flessibilità finanziaria, pur a fronte di importanti investimenti sia per l’attuazione della strategia di crescita dimensionale e di presenza sui mercati internazionali, sia per le attività di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica. Il valore della produzione registra un significativo aumento (+8,6%), passando a 9.387 milioni, rispetto agli 8.646 milioni del 2003. I maggiori incrementi sono quelli del settore Aeronautica (+19% - escludendo per omogeneità di perimetro, il primo semestre 2004 di Aermacchi - grazie al maggior contributo delle attività nel campo della difesa) e dell’Elettronica per la Difesa (+11%, soprattutto per la crescita dei volumi di Selenia Communications e di Ams e per il completo consolidamento di Ote). In miglioramento anche i settori Trasporti e Sistemi di Difesa (+4%) mentre risultano sostanzialmente allineati con il 2003 lo Spazio e gli Elicotteri (settore consolidato con il metodo proporzionale al 50% fino al 30 novembre e al 100% dal mese di dicembre). Uno degli elementi che hanno caratterizzato maggiormente il 2004 è l’importante incremento della redditività del capitale di Gruppo rispetto all’anno precedente: il ritorno sul capitale investito netto (Roi) sale infatti al 23,1% rispetto al 20,2% del 2003; il ritorno sul patrimonio netto (Roe) sale al 15,6% rispetto al 6,0% del 2003. In netto miglioramento anche il risultato operativo ante ammortamenti industriali (Ebitda), pari a 878 milioni di euro rispetto ai 790 milioni del 2003, con un conseguente aumento della redditività percentuale che passa al 9,3% rispetto al 9,1% del 2003; e il risultato ante ammortamenti avviamento (Ebita), pari a 614 milioni di euro rispetto a 549 milioni del 2003, con un rapporto tra Ebita e valore della produzione pari al 6,5% rispetto al 6,4% del 2003. *Consolidamento con il metodo proporzionale al 50% fino al 30 novembre e con quello integrale (100%) dal mese di dicembre. Per il 2003, il settore è consolidato con il metodo proporzionale al 50%. Gli ordini acquisiti nel 2004 sono superiori di 1.666 milioni di euro rispetto a quelli del 2003 (10.802 milioni di euro rispetto a 9.136 milioni) con oltre il 50% del totale riferibile al mercato della difesa, percentuale sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente. Di particolare rilevanza gli ordini acquisiti nell’ultimo mese del 2004, con la firma dei contratti per la seconda tranche del caccia europeo Eurofighter, che ha interessato in particolare l’Aeronautica e l’Elettronica per la Difesa e quello per il programma satellitare Cosmo-skymed. Il portafoglio ordini a fine 2004 cresce di 3.601 milioni di euro, attestandosi a 25.877 milioni di euro, rispetto ai 22.276 milioni del 2003, assicurando al Gruppo una copertura equivalente a circa due anni e mezzo di produzione. Milioni di Euro Esercizio 2004 Esercizio 2003 Il risultato prima delle imposte è pari a 722 milioni di euro, superiore di 311 milioni rispetto ai 411 milioni del 2003. La cessione sul mercato di tre milioni di azioni Stm, avvenuta nel primo semestre del 2004, e soprattutto la vendita di circa 93 milioni di azioni Stm avvenuta nella seconda metà dell’anno, hanno fornito la copertura finanziaria necessaria all’acquisizione del 50% di Agustawestland e plusvalenze economiche per un valore complessivo di 788 milioni di euro. L’operazione menzionata ha comportato la cessione della quota di controllo di Stm, ad un prezzo pari a 15,50 euro per azione, sensibilmente superiore alla media dei prezzi di mercato registrati da Stm nel periodo successivo. Una disponibilità finanziaria che ha reso possibile operare alcune svalutazioni e accantonamenti di natura non ricorrente che hanno consentito un vasto processo di ristrutturazioni e di razionalizzazioni operative i cui benefici effetti si avranno sulle attività del Gruppo negli anni a venire. Tra le operazioni nel corso del 2004: Riassetto di Fata Group, anche attraverso la liquidazione di alcune società da essa controllate (165 milioni di euro); Rettifica di valore della Ams Spa a seguito della ridefinizione della partecipazione nella joint venture Ams (154 milioni di euro); Als, oneri connessi al programma del satellite Atlantic Bird (50 milioni di euro); Oneri connessi al riorientamento delle attività Elsag verso aree più coerenti con il core business Finmeccanica (39 milioni di euro); Agustawestland, accantonamenti per oneri di ristrutturazione decisi prima dell’acquisizione del totale controllo dell’azienda (26 milioni di euro); Oneri di ristrutturazione diffusi tra le società del Gruppo (56 milioni di euro). A fronte di un utile tassabile in crescita rispetto all’esercizio precedente, le imposte contabilizzate dal Gruppo nel 2004 sono risultate sensibilmente inferiori (-18%) grazie ad un’attenta applicazione degli strumenti introdotti dalla nuova normativa fiscale italiana. Il 2004 chiude con un utile netto consolidato di 548 milioni di euro, rispetto ai 199 milioni del 2003. Valore che, se si escludono i risultati pro quota di Stm (69 milioni di euro) e Avio (-9 milioni), è pari a 488 milioni di euro e dunque più che triplicato rispetto ai 160 milioni del 2003. L’incremento di 328 milioni è riferibile in parte (51 milioni) a un deciso miglioramento della gestione operativa, confermata dalla crescita del risultato operativo (Ebit) - che sale a 518 milioni di euro rispetto ai 467 milioni del 2003 - e in parte ai riflessi dalle partecipazioni. Alla luce dei risultati 2004, il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti il pagamento di un dividendo di 1,3 centesimi di euro per azione (+30% rispetto a quello pagato lo scorso esercizio). Qualora l’Assemblea approvi la proposta, il dividendo sarà in pagamento il 23 giugno 2005 (data stacco cedola: 20 giugno). L’indebitamento finanziario netto, al 31 dicembre 2004, è di 371 milioni di euro rispetto ai 256 milioni a fine 2003. Il valore 2004 - pari al 10% del patrimonio netto consolidato - è al di sotto della media di settore e nei limiti posti da una attenta e prudente gestione finanziaria. Nel corso dell’anno si è proceduto ad allungare la vita media residua dell’indebitamento (passata da 5,0 a 7,8 anni dal gennaio 2004 al 31 marzo 2005 ed a oltre 10 anni successivamente al rimborso del prestito in scadenza nel giugno 2005). Gli oneri finanziari netti del 2004 risultano sostanzialmente allineati con quelli del 2003, beneficiando, tra l’altro, dei proventi derivanti dagli interventi posti in essere durante il 2004 a protezione del valore della partecipazione Stmicroelectronics Nv. In particolare, nel corso del 2004 sono state effettuate coperture per complessive 55 milioni di azioni Stm con l’obiettivo di proteggere il valore del titolo da un eventuale ribasso in vista dell’attesa vendita alla Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). Alla chiusura dell’operazione di cessione della partecipazione a Cdp sono state chiuse le operazioni in essere che hanno generato un utile netto di circa 3,5 milioni di euro di competenza 2004 ed ulteriori 17,2 milioni realizzati nei primi giorni 2005 e di competenza del prossimo esercizio. Inoltre, sono state poste in essere ulteriori operazioni per un totale di n.35 milioni di azioni a protezione del residuo portafoglio di titoli Stm di competenza Finmeccanica. L’organico del Gruppo cresce a 51.026 unità (+4.165 unità rispetto alle 46.861 del 2003), sostanzialmente per effetto dell’acquisizione di Agustawestland. Eventi di rilievo del 2004 e intervenuti dopo la chiusura del periodo Il 2004 è stato per Finmeccanica un anno importante nel quale è proseguito con decisione il processo di internazionalizzazione e il progressivo rafforzamento delle attività del Gruppo nei settori dell’Aerospazio e della Difesa. Elicotteri. Il 30 novembre 2004 Finmeccanica ha perfezionato l’acquisto della quota del 50% detenuta dalla britannica Gkn nella joint venture elicotteristica Agustawestland N.v. Per un controvalore di circa 1.496 milioni di euro (1.001,5 milioni di sterline). Finmeccanica ha inoltre acquisito, per circa 93 milioni di euro (62 milioni di sterline), il patrimonio immobiliare di proprietà di Gkn già utilizzato dalla joint venture. L’acquisizione è stata finanziata, in gran parte, attraverso la cessione alla Cassa Depositi e Prestiti di 93.000.064 azioni ordinarie di Stm (pari a circa il 10,3% del capitale), al valore nominale di 15,50 euro ciascuna, realizzando un incasso complessivo di 1.442 milioni di euro ed una plusvalenza di 758 milioni. Dopo l’operazione di cessione a Cassa Depositi e Prestiti, Finmeccanica detiene indirettamente ancora 59.741.576 azioni di Stm di cui 20 milioni poste al servizio dell’emissione exchangeable di 501 milioni di euro e 23 milioni di azioni prestate alle banche per operazioni di parziale copertura a protezione di possibili diminuzioni del valore del titolo. Si ricorda, inoltre, che Finmeccanica aveva dismesso nel mese di giugno 3 milioni di azioni Stm con un prezzo medio di 17,46 euro realizzando una plusvalenza di circa 30 milioni di euro. Elettronica per la Difesa. A fine gennaio 2005 è stato sottoscritto con Bae Systems il contratto per l’acquisizione, da parte di Finmeccanica, di attività Bae nell’elettronica per la difesa. Finmeccanica acquisirà importanti asset britannici nel settore dell’avionica, delle comunicazioni militari e protette e del controllo del traffico aereo e, grazie al ritorno del pieno controllo di Finmeccanica delle attività italiane di Ams, realizzerà importanti sinergie con le altre società del Gruppo assumendo un ruolo di riferimento come system integrator nel campo dell’Elettronica per la Difesa. L’accordo prevede: la costituzione di una nuova società, controllata al 75% da Finmeccanica e al 25% da Bae Systems, attiva nell’avionica; la cessione a Finmeccanica del settore di comunicazioni militari e protette di Bae Systems; il ritorno delle attività italiane di Ams Nv sotto il pieno controllo di Finmeccanica. Il nuovo perimetro di Ams Spa include anche le attività di Air Traffic Management (Atm) e Air Traffic Control (Atc) acquisite dalla Bae Systems nel Regno Unito, in Germania (Gematronik) e Stati Uniti (Asi); Bae Systems ha la possibilità di cedere le proprie azioni residue a Finmeccanica alla scadenza del venticinquesimo mese dal closing, mentre Finmeccanica godrà di una opzione call senza periodi di esercizio prestabiliti. Con questa operazione Finmeccanica diventa il secondo Gruppo in Europa e il sesto al mondo nell’Elettronica per la Difesa. Con le operazioni Eurosystems e Agustawestland, Finmeccanica diventa il secondo gruppo aerospaziale in Gran Bretagna (con un fatturato pro-forma dell’ordine di 2.600 milioni di euro e oltre 10.000 addetti), subito dopo Bae Systems. Nel 2004 è stato avviato il processo di riposizionamento nel campo dell’elettronica per la difesa e la sicurezza delle attività facenti capo alla controllata Elsag. L’operazione si concretizzerà nel trasferimento, in corso di finalizzazione, a Elsag del ramo di azienda “Sicurezza” da Selenia Communications (circa 100 milioni di euro di ricavi) mentre per le attività di It considerate non più strategiche si è avviato un processo di collocamento a soggetti terzi, in grado di consentirne lo sviluppo. Spazio. Il 28 gennaio 2005 Finmeccanica e Alcatel hanno sottoscritto l’accordo definitivo per un’ alleanza nel settore spaziale con la costituzione di due società. La prima, denominata Alcatel Alenia Space, sarà partecipata al 67% da Alcatel e al 33% da Finmeccanica, raggrupperà le attività industriali di Alcatel Space e di Alenia Spazio e sarà attiva nella produzione di sistemi spaziali, satelliti e payload per applicazioni civili e militari. La seconda, denominata Telespazio, sarà partecipata al 67% da Finmeccanica e al 33% da Alcatel, raggrupperà le attività operative e i servizi satellitari di Telespazio e di Alcatel Space Services & Operations e si dedicherà alle attività e ai servizi per le soluzioni satellitari. La piena operatività delle due nuove società avverrà nel corso del 2005, dopo il completamento di tutte le procedure di verifica e l’approvazione da parte delle autorità competenti. Operazioni di ristrutturazione industriale. Nel 2004 si segnalano gli interventi relativi al gruppo Fata che, oltre la Fata Automation, per la quale il 16 luglio 2004 è stato avviato il processo di liquidazione, hanno riguardato in particolare la Fata Group. Finmeccanica, inizialmente detentrice del 42,97% del capitale, a settembre 2004 ha proceduto alla sottoscrizione del restante 57,03% a seguito del processo di ripianamento perdite e di ricostituzione del capitale sociale resosi necessario alla luce dei risultati 2003. Nel mese di marzo è stata decisa la messa in liquidazione di Fata Group S.p.a., dopo che la stessa aveva trasferito a una nuova società, appositamente costituita, le sue attività riconducibili al core business. Gli oneri connessi a detto processo (165 milioni di euro) sono stati interamente spesati a carico del risultato 2004 unitamente a quelli derivanti dalla variazione della quota di possesso azionario rispetto al precedente esercizio. Bredamenarinibus. Nel marzo 2005 è stato stipulato il contratto preliminare di cessione alla Dipiudì Ambiente Spa della Bredamenarinibus (ricavi per 83 milioni di euro, circa 300 dipendenti), società con sede a Bologna, che produce e commercializza sul mercato nazionale autobus per il trasporto pubblico urbano ed extraurbano. La procedura di dismissione è stata condotta adottando criteri di selezione dei potenziali acquirenti che tenessero conto non solo delle condizioni di acquisto, ma anche del piano industriale proposto, con particolare riferimento alla dimensione degli investimenti previsti, e al mantenimento dei livelli occupazionali e della sede della società, in un’ottica di consolidamento e completamento del progetto di ristrutturazione e sviluppo già avviato da Finmeccanica in questi ultimi anni. Il trasferimento delle azioni della Bredamenarinibus al nuovo azionista si perfezionerà non appena ottenuto il nulla osta da parte dell’Autorità Antitrust. Operazioni finanziarie. Nel corso del 2004 il Gruppo non ha fatto ricorso alla emissione di nuovi prestiti obbligazionari, mentre è stata finalizzata, tra le altre, una linea di credito revolving di 1,2 miliardi di euro che, peraltro, al 31.12.04 risultava non utilizzata. Nel mese di luglio 2004, si è provveduto al rinnovo ed all’ampliamento da 1,1 miliardi di euro a 2 miliardi di euro del programma Emtn, Euro Medium Term Note, depositato presso la Borsa di Lussemburgo, predisponendo gli elementi necessari in caso di nuove emissioni di bond a medio/lungo termine. Nel mese di marzo 2005 è stata conclusa una nuova emissione di obbligazioni a lungo termine effettuata da Finmeccanica S.p.a per un importo di 500 milioni di euro con scadenza 2025 e con un coupon del 4,875%. Evoluzione prevedibile della gestione Nel 2005 si prevede un significativo sviluppo della domanda di velivoli commerciali per i quali si stima un raddoppio delle flotte entro i prossimi 20 anni. Aeronautica: il settore di Finmeccanica avvierà operativamente il programma Boeing 787, anche in partnership con la statunitense Vought. Il mercato della difesa è in crescita con nuovi requisiti per i velivoli da trasporto tattico, per missioni speciali e per addestramento avanzato. Saranno avviate la seconda tranche del programma Eurofighter e le attività per l’ammodernamento dei velivoli Amx mentre saranno consolidati i business legati al C-27j ed ai velivoli destinati a missioni speciali come gli Atr Asw e Mp. Elicotteri: il mercato della difesa, che rappresenta circa il 75% del totale, dovrebbe vivere una fase di sviluppo grazie alla presenza di importanti nuovi requisiti sia in Europa che negli Stati Uniti. Spazio: nei satelliti commerciali il maggior sviluppo è atteso nei servizi: banda larga, Tlc, operations e osservazione della Terra; nella manifattura il mercato istituzionale rappresenta la principale componente con previsioni di crescita più elevate rispetto al commerciale. Elettronica per la Difesa: la prevista acquisizione degli asset dalla Bae Systems permetterà a Finmeccanica di consolidare notevolmente il proprio posizionamento competitivo. Trasporti: si conferma l’andamento complessivamente positivo del mercato domestico, di cui le aziende del comparto beneficeranno in misura diversificata. Energia, il settore presenta dimensioni notevolmente inferiori rispetto ai leader di mercato nonché un posizionamento geografico consolidato ma molto più limitato. Non si prevedono incrementi della domanda tali da ridurre la pressione competitiva sui prezzi. L’integrazione delle attività in corso di acquisizione, ed in particolare quelle avioniche di Bae Systems, comporterà costi di integrazione anche significativi che si renderanno necessari al fine di consentire la realizzazione delle consistenti sinergie previste. Il continuo monitoraggio della politica fiscale del Gruppo, unitamente al perfezionamento del perimetro delle aziende che parteciperanno al consolidato fiscale, che si allargherà per effetto anche delle recenti acquisizioni, dovrebbero permettere di migliorare ulteriormente la capacità reddituale e conseguentemente quella dei flussi finanziari del gruppo Finmeccanica. L’attento controllo del capitale circolante, in presenza degli ingenti investimenti necessari allo sviluppo delle nuove produzioni, contribuirà a creare un flusso di cassa moderatamente positivo che non dovrebbe quindi modificare il livello di indebitamento finanziario netto del Gruppo conseguito nell’esercizio 2004. Infine, per fare fronte alle iniziative strategiche in corso si potrebbero rendere necessari ulteriori disinvestimenti di talune attività possedute nel portafoglio di Finmeccanica, ovvero il ricorso anche a fonti di finanziamento esterno con l’obbiettivo di non modificare in modo significativo l’attuale struttura finanziaria del Gruppo. Finmeccanica e la Ricerca e Sviluppo La ricerca e sviluppo è un elemento vitale per un Gruppo che basa sull’alta tecnologia la sua capacità di rispondere alle esigenze del mercato. Nel corso del 2004 Finmeccanica ha ulteriormente consolidato la propria posizione di indiscusso leader nazionale e internazionale nei settori ad alto contenuto tecnologico e i successi che i suoi prodotti stanno ottenendo, anche in aperta competizione con le principali società mondiali, confermano la valida impostazione della strategia del Gruppo nel campo dell’ innovazione. Nel 2004 Finmeccanica ha investito il 16% del valore della produzione in spese di Ricerca e Sviluppo, ponendosi ai vertici, in termini di percentuale di investimenti, tra le società mondiali che operano nell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza. In particolare, nel campo della security stanno assumendo grande importanza le tecnologie “duali” che, basandosi su ricerche e studi di natura prevalentemente militare, consentono positive ricadute su applicazioni civili di grande valenza strategica (es. Sistemi di sicurezza biologici e chimici basati sia su nanosensori, sia su sistemi con tecnologie multispettrali ad illuminazione laser). Nel 2004 Finmeccanica ha varato la nascita delle comunità tecnologiche interaziendali come mezzo innovativo per condividere e orientare le attività di sviluppo, ricerca e integrazione. Alla fine dell’esercizio erano operative cinque comunità con il coinvolgimento di oltre 400 ricercatori e tecnici (dai circa 100 della fine 2003) tra le più alte professionalità aziendali. Infine, oltre ai continui e consolidati rapporti di collaborazione con le principali Università italiane (Genova, Napoli, Roma, Pisa e Torino), stanno prendendo corpo le attività di collaborazione con le più importanti Università Usa (Mit– Cambridge, University of California, Carnegie-mellon) già avviate durante il 2003. Finmeccanica e il progetto di transizione ai principi Ias/ifrs Finmeccanica, alla luce dei ritardi nel processo di adozione dei nuovi principi, sia a livello comunitario nella definizione dei principi di riferimento, sia nel processo di accoglimento da parte del Legislatore nazionale, con particolare riferimento ai riflessi fiscali, ha definito la seguente strategia di adozione: il bilancio consolidato del Gruppo Finmeccanica predisposto sulla base dei nuovi principi Ias/ifrs verrà pubblicato, compatibilmente con gli orientamenti che verranno assunti dagli organismi competenti e con il completamento delle attività ancora in corso, a partire dalla semestrale 2005; il bilancio civilistico di Finmeccanica S.p.a. Verrà predisposto secondo gli attuali principi contabili nazionali nell’esercizio 2005, con adozione dei nuovi principi contabili internazionali a partire dal 1° gennaio 2006; i principi di riferimento per la rilevazione degli strumenti finanziari (Ias32 “Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative” e Ias39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione”), approvati in via definitiva dall’Unione Europea solo nel mese di dicembre 2004 e in versione ridotta rispetto alla previsione originaria, verranno applicati in tale versione dal Gruppo Finmeccanica a partire dal 1° gennaio 2005, con rilevazione degli effetti sino a tale data sulle riserve di patrimonio netto di apertura. Ai fini di un corretto sviluppo del processo di adozione dei nuovi principi contabili internazionali, Finmeccanica ha dato l’avvio, nel mese di novembre 2003, a un complesso progetto per la transizione agli Ias/ifrs che coinvolge sia la Capogruppo che le Società controllate e che ha previsto la costituzione di diversi gruppi di lavoro, specializzati su particolari tematiche, con il compito di definire i nuovi principi da utilizzare per il bilancio consolidato e per i bilanci civilistici della Capogruppo e delle Società controllate. In particolare, le attività dei gruppi di lavoro sono state finalizzate all’identificazione delle principali differenze fra i principi contabili nazionali e gli standard contabili internazionali, alla valutazione dei trattamenti contabili alternativi da questi consentiti e alla definizione dei nuovi principi contabili di Gruppo. La seconda fase delle attività progettuali si è concentrata sull’implementazione dei processi gestionali, amministrativi e dei sistemi informativi necessari al recepimento dei nuovi principi, sia a livello consolidato che per i riflessi sui singoli bilanci civilistici. Tale ultima attività, coerentemente con la strategia di adozione in precedenza delineata, è in itinere e comprende i successivi sviluppi del progetto di adozione dei nuovi principi Ias/ifrs. L’attività di predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2004, rielaborato sulla base dei nuovi principi Ias/ifrs, che sarà soggetto a revisione da parte di Pricewaterhousecoopers S.p.a., attuale revisore del Gruppo, è tuttora in corso. I risultati di tale rielaborazione saranno resi pubblici in coerenza con la strategia di adozione in precedenza delineata. Le analisi sino ad ora condotte portano a ritenere che, rispetto ai criteri attualmente adottati, i principali aspetti innovativi siano riferibili alle seguenti aree: immobilizzazioni immateriali e materiali. L’avviamento non sarà più soggetto ad ammortamento sistematico (che ha pesato per 96,5 milioni di euro sul conto economico 2004), ma a valutazioni periodiche finalizzate all’individuazione di eventuali perdite durevoli di valore (“impairment test”). Inoltre, le attività in uso per effetto di contratti di leasing qualificabili come “finanziari” (o cedute attraverso forme di leasing definibili come “finanziari e”, nel caso in cui le società del Gruppo si pongano come locatori) dovranno essere contabilizzate secondo quanto previsto dallo Ias17, rappresentando l’operazione come acquisto o vendita dell’asset, con contestuale rilevazione dei relativi debiti o crediti finanziari; partecipazioni. Il metodo del patrimonio netto, oggi applicato dalla Capogruppo nella valutazione delle partecipazioni, non potrà più essere applicato nei bilanci separati; area di consolidamento. I principi contabili internazionali richiedono il consolidamento di tutte le entità controllate, anche indipendentemente dall’esistenza di rapporti azionari. Tale principio, applicato al Gruppo Finmeccanica, comporterà il consolidamento di alcune società veicolo operanti nel settore aeronautico. Inol tre, saranno incluse nel perimetro di consolidamento società, ancorché in stato di liquidazione, per le quali ricorrano i presupposti per il consolidamento; Tfr ed altri benefici a dipendenti. Il fondo Tfr previsto dalla normativa nazionale ed i piani pensionistici a benefici definiti, tipici dell’esperienza anglosassone, verranno contabilizzati secondo valutazioni attuariali e finanziarie, con rilevazione alla data di transizione delle perdite attuariali non riconosciute sulla base dei precedenti principi. Inoltre, altre forme di benefici a lungo termine a dipendenti (quali, ad esempio, i premi di anzianità) verranno rilevati in bilancio sulla base delle medesime assunzioni attuariali e finanziarie; stock option. I piani di assegnazione di opzioni a dipendenti e manager del Gruppo, oggi contabilizzate, in linea con la prassi nazionale, come aumento di capitale al momento della sottoscrizione, verranno rilevati come costo di periodo, sulla base di valutazioni finanziarie finalizzate a rilevare il fair value degli strumenti di patrimonio assegnati; strumenti finanziari composti. La valutazione degli strumenti di debito composti emessi o garantiti da Finmeccanica (prestito convertibile e prestito obbligazionario “exchangeable” con sottostante azioni Stm) dovrà essere fatta separatamente per ciascuna delle componenti, scorporando, cioè, i derivati dagli strumenti di patrimonio, con effetti positivi sul patrimonio netto iniziale alla data di applicazione dei già citati principi Ias32 e Ias39 (1° gennaio 2005) per effetto della riduzione di valore della passività correlata alla componente premio incassata alla data dell’operazione; strumenti derivati. Il Gruppo Finmeccanica copre dal rischio di cambio i flussi attivi e passivi correlati all’esecuzione di contratti a lungo termine in valuta in cui è parte, oltre che i rischi di tasso legati alla propria posizione debitoria. L’applicazione dello Ias39 comporterà la rilevazione di una significativa variabilità patrimoniale, poiché tale principio prevede che il patrimonio netto venga interessato dalle variazioni di fair value, attive e passive, degli strumenti derivati di copertura sino alla data in cui il sottostante oggetto di copertura non abbia trovato manifestazione economica. Analisi della situazione economico-patrimoniale del Gruppo Per una migliore comprensione e comparabilità dei dati di seguito riportati, si ricorda che il gruppo Agustawestland è consolidato proporzionalmente al 50% fino al 30 novembre 2004 e con il metodo integrale (100%) dal mese di dicembre. Il valore della produzione, pari a €mil. 9.387, presenta un incremento dell’ 8,6 % circa rispetto al valore del 2003 (€mil. 8.646). Il maggior incremento si rileva: nel settore Aeronautica (19% escludendo, per omogeneità di perimetro, il primo semestre 2004 di Aermacchi, acquistata il 1/7/2003) dovuto al maggior contributo dell’attività militare ed in particolare agli equipaggiamenti nei velivoli Efa; nel settore Elettronica per la Difesa (circa l’11%) sostanzialmente per la crescita dei volumi di Selenia Communications, di Ams e per il completo consolidamento di Ote; seguono in leggero aumento anche i settori Trasporti e Sistemi di Difesa (4%) e risultano sostanzialmente allineati lo Spazio e gli Elicotteri. In calo il settore Energia (8%) per il progressivo completamento delle attivi tà in portafoglio non ancora compensato dalle attività derivanti dai nuovi ordini sul mercato nazionale acquisiti solo nell’ultimo trimestre. Il costo del lavoro, pari a €mil. 2.516, evidenzia un incremento del 7,5% circa rispetto al 2003 dovuto all’aumento dell’organico retribuito e del costo medio unitario. In particolare l’acquisizione del rimanente 50% di Agustawestland, avvenuta nel novembre 2004, ha inciso in modo diverso sulla composizione degli organici, riflettendo interamente l’apporto di unità in termini di organico puntuale, ma contribuendo per 11 mesi al 50% in termini di unità medie e costi correlati. L’organico medio operante nel 2004 è stato pari a 46.401 unità rispetto alle 44.958 dell’anno precedente, con un incremento di 1.443 unità dovuto all’effetto netto della variazione dell’area di consolidamento ed al saldo negativo del turnover. L’organico iscritto al 31.12.04 risulta di 51.026 unità con un incremento di 4.165 unità rispetto alle 46.861 al 31.12.03, dovuto principalmente alla acquisizione dell’ulteriore 50% di Agustawestland, all’ulteriore effetto netto della variazione dell’area di consolidamento ed al saldo negativo del turnover. Il saldo proventi e oneri diversi, pari a €mil. 115 di proventi netti, evidenzia un decremento rispetto all’esercizio precedente (€mil. 158). I proventi accolgono, tra gli altri, proventi di investimenti immobiliari, rimborsi assicurativi, recupero costi, il recupero di crediti da Paesi insolventi (crediti completamente svalutati in esercizi precedenti) ed utilizzo di fondi per €mil. 81 (€mil. 102 nel 2003) relativi a penalità, rischi contrattuali, a rischi su attività aeronautiche, garanzie ed altri utilizzi di fondi costituiti in esercizi precedenti e resisi disponibili a seguito di operazioni di ordinaria gestione e a fronte di costi sostenuti nel periodo. Gli oneri accolgono, tra gli altri, le imposte indirette e tasse dell’esercizio, le penalità e i contributi associativi. Il risultato operativo ante ammortamenti industriali (Ebitda) al 31 dicembre 2004 è pari a €mil. 878, +11% rispetto a €mil. 790 del 2003. Anche la redditività percentuale si incrementa passando dal 9,1% del 2003 al 9,3% del 2004. La gestione del rischio di cambio regolata dalla direttiva emanata da Finmeccanica nel dicembre 2002 e finalizzata alla minimizzazione dei rischi tramite operazioni specifiche di copertura sui contratti acquisiti ha permesso al Gruppo, nonostante il deprezzamento del dollaro statunitense rispetto all’euro, di non registrare a livello dell’Ebitda effetti rilevanti. La crescita dell’Ebitda rispetto al 2003 è sostanzialmente attribuibile ai seguenti settori: all’Elettronica per la Difesa (16% circa) soprattutto grazie al comparto dell’avionica, che beneficia di un mix di attività più redditizie e delle economie emergenti dal proseguimento dei piani di razionalizzazione ed efficientamento; all’Aeronautica (21% circa) a seguito del positivo andamento del comparto militare che ha beneficiato, tra l’altro, della chiusura di negoziati con riconoscimento di ricavi su attività in parte già eseguite; ai Sistemi di Difesa (21% circa) a seguito del miglioramento registrato dalla Jv Mbda, che ha beneficiato sia di maggiori volumi che di attività più redditizie; ai Trasporti (4% circa), grazie alla maggior redditività nei comparti sistemi e segnalamento che più che compensano la riduzione di redditività nei veicoli; allo Spazio (27% circa) quale risultato della prosecuzione e consolidamento delle azioni di ristrutturazione intraprese nei precedenti esercizi; all’Energia (22% circa) per la miglior redditività sulle commesse nazionali. Tale crescita viene limitatamente erosa dai peggioramenti registrati nell’Information Technology (-34% circa) in seguito all’elevata pressione competitiva nei mercati di riferimento (principalmente in quello dei grandi sistemi) e negli Elicotteri (-7% circa), da imputare al differente mix di attività, dove la prevalenza è rappresentata da ordini acquisiti in condizione di mercato molto competitive rispetto ai precedenti programmi in portafoglio, ed al previsto calo di volumi a seguito del completamento di alcuni importanti programmi domestici, compensato in parte dalle maggiori attività di product support. Tale flessione subirà una inversione di tendenza già dal prossimo esercizio per effetto delle azioni di efficientamento avviate nel corso dell’anno e nell’ambito del processo di integrazione tra le attività italiane e quelle britanniche. Gli ammortamenti industriali del periodo, pari a €mil. 288 (€mil. 267 nel 2003), sono relativi per €mil. 225 alle immobilizzazioni materiali (€mil. 205 nel 2003) e per €mil. 63 alle immateriali (€mil. 62 nel 2003). Essi aumentano in conseguenza dei maggiori investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati nell’esercizio in corso e a seguito della variazione di perimetro quale risultanza delle acquisizioni di Aermacchi (€mil. 10) effettuata nel secondo semestre 2003 e di Agustawestland (€mil. 1) effettuata nel novembre 2004. Gli ammortamenti dell’avviamento salgono a €mil. 96, rispetto a €mil. 82 del 2003, sostanzialmente per il diverso apporto di Agustawestland e per la diversa incidenza di Aermacchi (entrata nell’area di consolidamento dal secondo semestre 2003). Gli oneri finanziari netti sono pari a €mil. 38, sostanzialmente in linea rispetto al 2003 (€mil. 39). Tuttavia il dato 2004 risulta fortemente influenzato da alcuni fenomeni straordinari che ne hanno determinato il contenimento. In particolare, si evidenziano i proventi generati dalle operazioni di copertura prudenzialmente poste in essere dopo la delibera di acquisizione di Agustawestland (ca €mil. 12) e quelli derivanti dagli interventi a protezione del valore della partecipazione Stmicroelectronics Nv (ca €mil. 3,5 di proventi netti), operazione questa ultima che troverà la sua conclusione nei primi mesi del 2005 producendo ulteriori effetti positivi. A detti fenomeni si contrappone peraltro l’andamento della posizione finanziaria netta che ha evidenziato, rispetto al precedente esercizio, una maggiore esposizione media, sensibilmente più elevata anche del dato puntuale registrato al 31.12.04. Gli oneri di cambio netti ammontano a €mil. 9 (€mil. 6 nel 2003). Tale valore conferma quanto già evidenziato nelle precedenti relazioni trimestrali circa l’effetto negativo riveniente dal costante rialzo dei tassi d’interesse del dollaro (+1%). Questo a causa dell’ampliarsi dell’inversione di segno nei punti “forward” (espressione del differenziale tra euro e dollaro), che - per operazioni di cessione di dollari a “scadenza” - comporta un ulteriore peggioramento rispetto all’anno precedente. I riflessi delle partecipazioni e rett ifiche delle attività finanziarie contribuiscono positivamente per €mil. 461, a fronte di €mil. 162 nel 2003. Tale saldo netto include, in via principale: la plusvalenza su cessione di partecipazioni pari a €mil. 758 derivanti dalla cessione, operata dalla Capogruppo alla Cassa Depositi e Prestiti, di n. 432.291 azioni della Stmicroelectronics Holding Nv (Sth), pari a circa il 30,4% della partecipazione; il risultato di competenza di Finmeccanica (€mil. 99) della partecipata Sth (€mil. 185 nel 2003) valutata, come tutte le partecipazioni rilevanti non consolidate, con il metodo del patrimonio netto. In particolare, il risultato del periodo ha beneficiato della plusvalenza di €mil. 30 (€mil. 140 nel 2003) conseguente alla cessione al mercato di azioni della società Stmicroelectronics Nv (Stm) possedute dalla Sth; la svalutazione, per €mil. 154, derivante dalla riconfigurazione di Amsh Nv, anche attraverso il prossimo scioglimento della Jv Ams Nv nell’ambito del settore della Elettronica per la Difesa; - i risultati negativi netti delle altre partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto per €mil. 191 (€mil. 25 nel 2003), di cui €mil. 9 (€mil. 2 nel 2003) riferiti alla partecipata Aero Invest 1 Sa. Tra i valori negativi più significativi, in particolare, si segnala il risultato di €mil.183 della controllata Fata Group S.p.a., oggetto di un profondo processo di ristrutturazione; i risultati negativi netti delle altre partecipazioni valutate con il metodo del costo per €mil. 57 (€mil. 23 nel 2003), tra cui si segnala, in particolare, l’effetto della valutazione della Ansaldo Industria S.p.a. In liquidazione per €mil. 39. I proventi e oneri straordinari netti evidenziano un saldo negativo di €mil. 209, rispetto a €mil. 173 di oneri netti del 2003. I principali oneri netti sono relativi: ad accantonamenti, altri oneri di ristrutturazione ed esodi, al netto degli utilizzi dei fondi stanziati in esercizi precedenti, per €mil. 190 (€mil. 175 nel 2003). In particolare il processo di ristrutturazione ha riguardato i settori: Information Technology (€mil.39) per oneri correlati al necessario riorientamento delle attività verso aree più coerenti con il core business, Elicotteri (€mil. 26), Spazio (€mil. 12), Elettronica per la Difesa (€mil.17) e, nell’ambito delle Attività Diverse, in particolare la Als S.p.a. Per €mil. 50 i cui oneri sono connessi al programma Atlantic Bird e la Bredamenarinibus S.p.a. Per €mil. 18, per il definitivo riassetto del comparto prima della cessione della società avvenuta nei primi mesi del 2005. Le imposte dell’esercizio ammontano a €mil. 174, rispetto a €mil. 212 nel 2003. La riduzione è sostanzialmente riconducibile all’adozione dell’istituto del consolidato fiscale nazionale agli effetti dell’I.re.s.(introdotto con il D.lgs. N. 344/2003 in vigore dal 1° gennaio 2004) da parte delle società del Gruppo Finmeccanica che hanno esercitato la relativa opzione. Le imposte rappresentano la somma algebrica dell’Irap per €mil. 96 (€mil. 89 nel 2003), dell’I.re.s. E altre imposte dirette per €mil. 94 (€mil. 153 nel 2003) e delle imposte differite attive nette per €mil. 16 (€mil.30 nel 2003). Si precisa che il risultato delle imposte è stato influenzato positivamente dal beneficio esente di €mil. 59 (di cui €mil. 43 relativi alla Capogruppo) derivante dalla valorizzazione degli imponibili negativi, in misura pari all’aliquota I.re.s. Vigente (secondo quanto stabilito nel contratto di consolidamento sottoscritto tra le società partecipanti al consolidato fiscale nazionale), oggetto di compensazione con gli imponibili positivi emersi all’interno del perimetro di consolidamento. Ne consegue che, in assenza dell’opzione per il consolidato fiscale nazionale, la voce avrebbe evidenziato un incremento rispetto all’esercizio precedente. Le immobilizzazioni (€mil. 4.931 al 31.12.04 rispetto a €mil. 4.309 al 31.12.03) evidenziano un incremento netto di €mil. 622, prevalentemente: per l’incremento delle immobilizzazioni (€mil. 605) derivante dall’apporto dell’ulteriore 50% di Agustawestland alla data di acquisto; per l’incremento dell’avviamento (€mil. 845) originato dall’acquisizione, da parte della Capogruppo, dell’ulteriore 50% di Agustawestland; per l’incremento delle immobilizzazioni materiali (€mil. 355) relativo agli investimenti dell’esercizio riferibili, in particolare, ai settori Aeronautica per i programmi Efa, A380 e B787 (precedentemente denominato B7e7), Elicotteri per l’acquisizione dei complessi industriali delle attività britanniche e Finmeccanica per l’acquisizione della proprietà del complesso immobiliare Torre Fiumara a Genova e per il riscatto, alla scadenza del contratto di locazione finanziaria, dell’immobile di Piazza Monte Grappa a Roma; per la riduzione (€mil. 684) derivante dalla cessione del 30,4% della partecipazione detenuta in Stmicroelectronics Holding Nv; per la riduzione degli avviamenti (€mil. 182) originati da svalutazioni, in particolare, relative alla joint venture Amsh Nv (€mil. 154). Il capitale d’esercizio al 31.12.04 evidenzia un valore negativo pari a €mil. 58, rispetto ad un valore negativo al 31.12.03 di €mil. 37. Nello stesso periodo il capitale di esercizio operativo – rappresentato da Rimanenze di magazzino, Crediti commerciali, Debiti commerciali, Anticipi da clienti e Fatture di rata - passa da €mil. 3.252 al 31.12.2003 a €mil. 4.142 al 31.12.2004, in aumento di circa €mil 891, per l’effetto combinato: - dell’incremento– pari a €mil. 1.826 - delle “rimanenze di magazzino” (al netto delle fatture di rata, pari a €mil. 7.884 al 31.12.04 e €mil. 8.138 al 31.12.03, incluse nella voce “acconti da clienti e fatture di rata”) dovuto, oltre che all’apporto del 50% di Agustawestland (€mil. 1.285), al settore Aeronautica, principalmente per il maggiore impegno operativo su programmi in avviamento e fabbricazione prototipica; all’ avviamento del programma Ab139 del settore Elicotteri; ed alla crescita dei volumi produttivi dei settori Spazio ed Elettronica per la Difesa; - del decremento dei “crediti commerciali al netto dei debiti commerciali” pari a €mil. 182. In part icolare, l’incremento dei crediti commerciali è relativo ai settori Aeronautica ed Elicotteri (l’apporto netto di Agustawestland è stato pari a €mil. 43). L’incremento dei debiti commerciali è relativo soprattutto ai settori Aeronautica, Elicotteri, Elettronica per la Difesa e Trasporti, mentre si evidenzia una diminuzione nei settori Spazio ed Energia; - all’incremento di €mil. 754 degli “acconti da clienti” (€mil. 4.986 al 31.12.04, rispetto a €mil. 4.232 al 31.12.03, registrati nella voce “acconti da clienti e fatture di rata”) riferibile principalmente all’apporto di Agustawestland (€mil. 662), oltre che alle attività del settore Aeronautica. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo è passato da €mil. 256 del 31.12.03 a €mil. 371 al 31.12.04, dopo avere registrato nei dati trimestrali rispettivamente posizioni di €mil. 682 a marzo, €mil. 717 a giugno e €mil. 949 a settembre. Il dato puntuale deriva da un saldo positivo dei flussi operativi del Gruppo generatori di cassa e da un saldo negativo delle operazioni straordinarie successivamente illustrate. L’andamento del dato ed il suo forte recupero nell’ultimo trimestre dell’esercizio confermano la caratteristica dell’indebitamento di Gruppo caratterizzato dalla stagionalità dei flussi di incasso che, proprio negli ultimi mesi dell’anno, si manifestano in maniera più marcata soprattutto per ciò che riguarda quelli rivenienti dalla Pubblica Amministrazione i quali, come noto, rappresentano una parte significativa della committenza di Finmeccanica. L’esercizio 2004, è stato caratterizzato in particolare da una serie di eventi che hanno inciso sul dato di indebitamento finale e più precisamente: - il pagamento dei dividendi ordinari relativi all’esercizio 2003, effettuato nel mese di giugno da Finmeccanica S.p.a., per un importo di €mil. 84 e da altre societ à del Gruppo agli azionisti di minoranza per €mil 4; - il pagamento di €mil 1.496 circa, effettuato nel mese di novembre, per l’acquisizione da parte di Finmeccanica dell’ulteriore 50% della società Agustawestland Nv, quota rilevata dalla co-controllante Gkn Plc, oltre al finanziamento, pari a circa €mil. 97 al 31.12.04, ad una controllata britannica di Agustawestland Nv, connesso all’acquisto di immobili funzionali all’attività industriale; - gli effetti complessivi derivanti dal processo di ristrutturazione e riassetto del gruppo Fata che prevede la messa in liquidazione di tutte le attività non core del gruppo; in questa ottica nel corso del Eliminato: ¶ 2004 sono stati già effettuati interventi sul capitale di società dello stesso gruppo per un importo complessivo di €mil. 41; le rivenienze della cessione prosoluto di crediti fiscali effettuata da Finmeccanica nel mese di giugno per un importo di €mil.106; l’incasso da parte di Finmeccanica del dividendo ordinario della società Stmicroelectronics Holding Nv (Sth), avvenuto nel mese di giugno, per complessivi €mil. 18; l’incasso di un dividendo straordinario di €mil. 52, distribuito dalla società Sth dopo la cessione di n. 3.000.000 di azioni Stmicroelectronics Nv (Stm) effettuato nel mese di giugno ad un prezzo medio di circa € 17,46 per azione; l’incasso da parte di Finmeccanica di €mil. 1.442 relativo alla cessione indiretta a Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) di n. 93.000.064 di azioni (pari al 10,3% del capitale) Stmicroelectronics Nv (Stm) ad un prezzo unitario di € 15,50, cessione effettuata in relazione all’acquisizione del 50% della società Agustawestland Nv di cui sopra. L’operazione è stata perfezionata nel mese di dicembre attraverso la cessione a Cdp di numero 432.291 azioni (circa il 30,4% del capitale) della società di diritto olandese Stmicroelectronics Holding N.v. (Sth) posseduta pariteticamente con l’azionista francese Ft1ci (Areva e France Telecom) e dalla stessa Finmeccanica. Dopo la cessione Finmeccanica possiede ancora, per il tramite della propria partecipata Sth, n. 59.741.576 azioni (pari al 6,6% del capitale) Stm di cui n. 20 milioni di azioni sono vincolate al servizio del prestito exchangeable emesso, nel corso del 2003, dalla società controllata lussemburghese Finmeccanica Finance Sa e n. 23 milioni di azioni sono state prestate alle banche con le quali è stata effettuata la copertura su n. 35 milioni di azioni Stm. L’indebitamento complessivo ha inoltre beneficiato della compensazione dei crediti di imposta 2003 di alcune società del Gruppo, inclusa Finmeccanica S.p.a., a valere su debiti tributari di altre società per un importo complessivo di circa €mil. 60. Con riferimento all’indebitamento bancario netto, che passa da €mil 240 del 31.12.03 a €mil. 378 al 31.12.04, si registra una diminuzione del dato delle disponibilità, passato da €mil. 2.234 a €mil. 2.007, in larga misura a causa delle necessità di finanziamento delle attività di investimento sopra descritte. Per ciò che riguarda la composizione delle restanti voci dell’indebitamento, si segnala che la voce altri crediti finanziari include circa €mil. 443, pari alla quota non consolidata dei crediti finanziari che le joint venture vantano nei confronti degli altri soci in attuazione degli accordi di tesoreria a suo tempo stipulati, crediti che, in osservanza del metodo del consolidamento adottato, sono proporzionalmente inclusi nel perimetro di consolidamento del Gruppo come tutti gli altri dati di bilancio delle stesse. Nella voce altri debiti finanziari è incluso il debito di €mil. 439 circa di società del Gruppo verso le joint venture, per la quota parte non consolidata. Andamento della gestione nei settori di attività (Dati espressi in milioni di euro) Aeronautica Aziende: Alenia Aeronautica, Aermacchi (*) Valore della produzione: 1.709 milioni di euro (+30%); Ebita: 154 milioni (+12%) (*) Aermacchi è stata acquisita il primo luglio 2003 e consolidata dal secondo semestre 2003. Il 2004 è stato l’anno di Eurofighter: nel corso dell’esercizio sono stati consegnati all’Aeronautica Militare Italiana i primi esemplari del nuovo caccia europeo, realizzato con la partecipazione di entrambe le società del settore e sono stati siglati i contratti per l’avvio della produzione di ulteriori 236 aerei, di cui 46 destinati al nostro Paese. Per quanto riguarda il mercato commerciale – che sembra avviato verso una consolidata ripresa - Alenia Aeronautica ha siglato nel corso del 2004 significativi accordi con Boeing e Vought per il nuovo velivolo B787 (realizzazione del 15% della fusoliera a fronte di investimenti per circa 600 milioni di euro) e con Airbus per rafforzare la partnership industriale nell’ambito dell’ A380 con l’assegnazione di nuovi segmenti di attivi tà per la versione cargo. Valore della produzione e Ebita : nel corso dell’anno il settore ha registrato una consistente crescita del valore della produzione e dell’Ebita – più 17 milioni rispetto al 2003 - grazie soprattutto alle attività di Aermacchi e al maggior apporto, rispetto al 2003, del settore velivoli da difesa di Alenia Aeronautica: in particolare del programma Eurofighter, del C-27j - per il quale è in corso la realizzazione dei primi esemplari destinati alla Grecia - e dell’aggiornamento dei Tornado e degli Amx dell’Aeronautica Militare Italiana. Ordini : in forte aumento, passati a 3.141 milioni rispetto ai 1.401 milioni del 2003. Sul totale degli ordini ha inciso in modo sensibile la seconda “tranche” dell’Eurofighter per un valore di 2.1 miliardi di euro. Portafoglio ordini: al 31 dicembre 2004 è risultato pari a 5.430 milioni di euro (in crescita rispetto ai 4.075 milioni al 31 dicembre 2003) di cui circa il 90% relativo al comparto militare con una quota rilevante per il programma Eurofighter (67%). Ricerca e sviluppo: gli investimenti sono stati pari a 351 milioni, in crescita rispetto ai 241 milioni del 2003. Addetti: al 31 dicembre 2004 l’organico è di 10.640 unità, con una crescita di 197 unità rispetto alle 10.443 unità al 31 dicembre 2003. Elicotteri Aziende: Agustawestland (*) Valore della produzione 2.542 milioni di euro (-2%); Ebita 257 milioni (-7%) (*) Dati e commenti riportati fanno riferimento al 100% della società In un mercato elicotteristico mondiale che vanta interessanti prospettive di crescita (da circa 8 miliardi di dollari del 2004 a 11 miliardi di dollari nel periodo 2009-2010), sia nel militare Usa e dell’Estremo Oriente, sia nel commerciale e istituzionale, Finmeccanica si colloca come uno dei leader del settore con Agustawestland che controlla al 100%. Valore della produzione : il lieve calo (- 52 milioni di euro), va imputato alla fine di importanti contratti domestici in Italia e Regno Unito (Apache, Eh101). Ebita: subisce una diminuzione rispetto al 2003 (pari a 18 milioni di euro) da imputare sia al differente mix di programmi in lavorazione, sia al calo dei volumi dei programmi domestici. Già nel 2005 si registrerà tuttavia una netta inversione di tendenza, anche per effetto delle azioni di recupero di efficienza avviate nell’ambito del processo di integrazione delle attività italiane e britanniche. Ordini: il volume complessivo degli ordini acquisiti nel 2004 da Agustawestland è stato pari a 1.808 milioni di euro, in aumento rispetto al 2003 (1.794 milioni). Oltre alle commesse di elicotteri di nuova produzione, la crescita degli ordini è dovuta anche all’ottimo andamento del product support. Portafoglio ordini: al 31 dicembre 2004 è stato pari a 5.238 milioni di euro, in calo rispetto all’anno precedente (6.206 milioni ), a causa principalmente dello slittamento temporale di alcuni ordini, incluso quello per gli elicotteri presidenziali degli Stati Uniti (gennaio 2005). La consistenza del portafoglio consentirà tuttavia di mantenere anche nei prossimi anni gli stessi volumi produttivi del 2004, soprattutto grazie all’entrata a regime delle attività sui nuovi programmi Nh90 e Ab139. Ricerca e sviluppo: gli investimenti del 2004 sono stati pari a 551 milioni, in aumento rispetto ai 446 milioni del precedente esercizio. Addetti: l’organico al 31 dicembre 2004 era pari a 8.968 unità, con un decremento di 24 unità rispetto al 31 dicembre 2003. A fine 2004 è stato definito un piano di efficientamento per la società Westland Helicopters/transmissions con la conseguente riduzione di circa 700 unità in Uk ed un programma di razionalizzazione basato sulla costituzione di una single company che prevede la completa integrazione tra le aziende italiane ed inglesi. I costi di tale piano, pari a 52 milioni di euro, si riflettono sul bilancio di Finmeccanica al 50% in quanto stanziati prima dell’acquisizione della totalità dell’azienda. Spazio Aziende: Alenia Spazio, Telespazio Valore della produzione: 782 milioni di euro (+2%); Ebita: 32 milioni (+129% rispetto ai 14 milioni nel 2003) Oggetto di un vasto processo di ristrutturazione che nel corso del 2005 le vedrà integrarsi in due diverse joint venture con la francese Alcatel Space, Alenia Spazio e Telespazio, nel corso del 2004, hanno completato un piano di riassetto organizzativo e produttivo teso al rafforzamento e al consolidamento della loro struttura industriale e patrimoniale. Gli effetti di tale piano, manifestatisi già a partire dal 2004, garantiranno un progressivo miglioramento economico nel breve-medio periodo, mentre la joint venture con Alcatel Space si porrà come leader assoluto nell’industria spaziale europea. Il mercato spaziale commerciale ha di recente mostrato segnali di ripresa. Lo sviluppo maggiore è atteso soprattutto nei sistemi a banda larga e nei servizi, mentre la domanda istituzionale in Europa rappresenterà nei prossimi anni un punto di forza dell’attività industriale spaziale con il definitivo avvio di importanti programmi come Galileo e Gmes (Global Monitoring for Environment and Security). Particolare attenzione sarà anche dedicata allo sviluppo di servizi di lancio, indispensabili per garantire all’Europa un accesso indipendente allo spazio. In ambito nazionale, il Ministero della Difesa, dopo la partecipazione al programma Cosmo-skymed, prevede la realizzazione del satellite Sicral 1B, che permetterà anche di fornire servizi di telecomunicazione satellitare alla Nato. Valore della produzione : aumenta di 15 milioni di euro essenzialmente per la maggiore attività su Cosmo-skymed. Ebita : la forte crescita è da attribuire alle azioni di ristrutturazione e di recupero di efficienza, oltre ai maggiori volumi di attività. Ma va tenuto conto che il precedente esercizio era stato penalizzato da accantonamenti per rischi su crediti, extracosti su alcune commesse e bassa saturazione dei fattori produttivi. Ordini : nel 2004 sono stati acquisiti ordini per 1.052 milioni di euro, con una crescita di 380 milioni rispetto al 2003, anche grazie al programma Cosmo-skymed a seguito della firma del contratto avvenuta nel mese di dicembre. Portafoglio ordini: a fine 2004 ammonta a 1.428 milioni di euro, con un incremento di circa il 20% rispetto al 2003 (1.189 milioni) e rappresenta una copertura equivalente a circa due anni di produzione. Ricerca e sviluppo: gli investimenti del 2004, pari a 106 milioni di euro, si attestano sugli stessi livelli dell’esercizio precedente. Addetti: al 31 dicembre 2004 erano pari a 3.355 unità, in diminuzione di 437 risorse rispetto a fine 2003. Elettronica per la Difesa Aziende: Galileo Avionica, Selenia Communications, Ote, Ams, Sistemi Navali Internazionali Valore della produzione: 2.056 milioni di euro (+11%); Ebita 186 milioni (+16%) * (*) I dati rappresentati non sono omogenei per effetto dell’acquisi zione di Ote, avvenuta il 4 marzo 2003 L’elettronica per la difesa e la sicurezza costituisce oggi il principale segmento di business del settore, assorbendo il 20% circa della domanda mondiale dell’industria del settore (valutata nell’ordine dei 300 miliardi di euro) con un tasso di crescita del 7-8% annuo. In tale contesto, il settore dell’elettronica per la difesa di Finmeccanica ha fatto registrare risultati estremamente positivi sia in termini di crescita dei volumi di produzione sia, soprattutto, a livello di miglioramento della redditività. L’elettronica per la difesa di Finmeccanica comprende attività riguardanti l’avionica, i velivoli teleguidati, i radar, i sistemi di comando e controllo terrestri e navali, il controllo del traffico aereo, i sist emi e le reti integrate di comunicazione per applicazioni terrestri, navali, satellitari e avioniche e le radiocomunicazioni mobili private. Inoltre è inclusa in questo settore anche la divisione operativa Sistemi Navali Internazionali attiva nel programma delle fregate classe Orizzonte per le Marine italiana e francese. Valore della produzione: nel 2004 cresce in modo consistente (+11% rispetto al 2003), essenzialmente grazie alla crescita dei volumi di Selenia Communications, di Ams e al completo consolidamento di Ote. Ebita: mostra un sensibile miglioramento rispetto allo scorso esercizio, con un incremento di 26 milioni di euro rispetto al 2003 (160 milioni), grazie in particolare: al contributo del comparto dell’avionica, che beneficia di un mix di attività più redditizie rispetto al passato, ai benefici apportati dai piani di razionalizzazione ed efficientamento, oltre che alla citata crescita dei ricavi. Conseguentemente il Ros si attesta al 7,2%, circa mezzo punto percentuale superiore al valore registrato nel 2003. Ordini: nel 2004 sono stati acquisiti ordini per 1.893 milioni di euro, con una riduzione di 47 milioni rispetto al precedente esercizio. Portafoglio ordini: al 31 dicembre 2004 si riduce di circa 116 milioni di euro rispetto a fine 2003 attestandosi a 3.472 milioni di euro, con una copertura equivalente a poco più di un anno e mezzo di produzione. Ricerca e sviluppo: gli investimenti ammontano nel 2004 a 425 milioni di euro, con un incremento di 23 milioni rispetto al 2003. Addetti: l’organico al 31 dicembre 2004 è di 11.787 unità in flessione di 117 unità rispetto al 2003. Information Technology Azienda: Elsag Valore della produzione: 391 milioni di euro (-2%); Ebita 14 milioni (-42%) Il settore, che comprende Elsag e le sue controllate, nel 2004 ha confermato l’andamento non soddisfacente già manifestato nel precedente esercizio, evidenziando un’ulteriore riduzione della redditività operativa. Elsag è oggi impegnata a re-indirizzare la propria mission verso attività più coerenti con il core business del Gruppo Finmeccanica con un riposizionamento verso i mercati della difesa, dell’aerospazio, della sicurezza, e dei clienti di grandi sistemi di automazione, concentrandosi nello sviluppo delle tecnologie e delle capacità di system integration nel campo della security e attuando un progressivo disinvestimento dalle attività fino ad oggi svolte sul mercato dell’Information Technology tradizionale. Ordini: nel 2004 sono stati pari a 382 milioni di euro, valore in linea con l’anno precedente Portafoglio ordini : anche questo valore è in linea con l’anno precedente. Al 31 dicembre 2004 è pari a 243 milioni di euro, con una riduzione di 3 milioni rispetto al 31 dicembre 2003. Addetti: al 31 dicembre 2004 risultano pari a 2.697, con un decremento di 96 unità rispetto al 2003. Sistemi di Difesa Aziende: Oto Melara, Wass Mbda Valore della produzione: 1.148 milioni di euro (+4%); Ebita 106 milioni (+20%) Il settore dei sistemi di difesa di Finmeccanica comprende le attività di Mbda, joint venture con Bae Systems e Eads, di cui Finmeccanica detiene il 25%, quelle di Oto Melara nei sistemi terrestri, navali e aeronautici e di Wass negli armamenti subacquei e sistemi sonar. Nel settore dei sistemi di difesa è prevista una crescita per i sistemi terrestri mentre quelli navali, le artiglierie e il munizionamento si presentano sostanzialmente stabili, con una ripresa degli investimenti in alcuni segmenti e nuovi programmi di cooperazione multinazionale. Infine, anche per il mercato della subacquea, sebbene abbia dimensioni contenute, esistono buone opportunità per le aziende del settore. In tale contesto, nel corso del 2004 il settore dei sistemi di difesa di Finmeccanica ha sostanzialmente confermato il trend evidenziato nel 2003 e registra risultati positivi in particolare dal punto di vista del miglioramento della redditività. Valore della produzione : nel 2004 aumenta di 46 milioni di euro. Ebita: cresce sensibilmente rispetto all’esercizio precedente grazie, in particolare, al miglioramento registrato da Mbda, che beneficia dei maggiori volumi, ma soprattutto di attività più redditizie che in passato e delle sinergie derivanti dal piano di ristrutturazione industriale. Ordini : nel 2004 sono stati acquisiti ordini per 811 milioni di euro, con una diminuzione di 783 milioni rispetto al precedente esercizio (1.594 milioni). Portafoglio ordini: al 31 dicembre 2004 si attesta a 4.148 milioni di euro, pari ad oltre tre anni di produzione. Ricerca e Sviluppo: gli investimenti sono stati pari a 199 milioni di euro. Addetti: l’organico al 31 dicembre 2004 è di 4.147 dipendenti e si mantiene sostanzialmente invariato rispetto a quanto registrato al 31 dicembre del 2003. Trasporti Aziende: Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari, Ansaldo Signal, Ansaldobreda Valore della produzione: 1.375 milioni (+4%); Ebita 70 milioni (+6%) Il mercato dei sistemi e componenti ferrotranviari conferma le prospettive di crescita già evidenziate negli ultimi anni, determinate da numerosi fattori: l’incremento della domanda di mobilità e di riduzione del tempo di viaggio; la crescente sensibilizzazione politica verso i trasporti pubblici; l’attenzione all’ambiente; l’incremento della qualità e della sicurezza del servizio richiesto da utenti e operatori; la deregulation e la crescente spinta all’internazionalizzazione e la necessità di rinnovamento delle infrastrutture. Il valore stimato del mercato è pari a circa 30 miliardi di euro annui. Attraverso le società Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari S.p.a. (sistemi di trasporto completi), Ansaldo Signal (segnalamento ferroviario) e Ansaldobreda (veicoli), Finmeccanica è in grado di offrire ai clienti soluzioni complete per soddisfare le più avanzate esigenze di trasporto. Il comparto Trasporti ha presentato nel 2004 un andamento articolato e differenziato per i tre business. In particolare per i veicoli si segnalano un elevato livello di ordini in Europa, sia nel segmento ferroviario sia nel mass transit, ed un significativo incremento del backlog, mentre l’andamento della redditività e l’ammontare del capitale circolante sono risultati insoddisfacenti. Per i Sistemi si registra un andamento commerciale inferiore alle previsioni per lo slittamento di alcuni ordini di mass transit in Italia, mentre prosegue il trend di crescita della redditività. Infine per il Segnalamento si evidenzia l’ottima performance della controllata italiana Asf, che ha beneficiato del positivo andamento della domanda sul mercato domestico, mentre le società operanti negli altri mercati hanno fatto registrare, nel complesso, un rallentamento degli ordini e dei volumi produttivi. Valore della produzione: in crescita rispetto al precedente esercizio grazie soprattutto a maggiori volumi del business Veicoli. Ebita : la crescita è dovuta soprattutto alla maggiore redditività espressa dai business Sistemi e Segnalamento, a fronte di una riduzione di margine dei Veicoli. Ordini : gli ordini acquisiti nel 2004 ammontano a 1.645 milioni di euro, con una diminuzione di 72 milioni rispetto al precedente esercizio (1.717 milioni) dovuta ai minori ordini del business Sistemi. Portafoglio ordini: al 31 dicembre del 2004 ammonta a 3.728 milioni di euro, con una crescita di 238 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2003 (3.490 milioni), tale da garantire un elevato livello di copertura dei volumi produttivi dei prossimi due anni. Ricerca e Sviluppo: le spese, pari a 26 milioni di euro, sono allo stesso livello di quelle del 2003. Addetti: al 31 dicembre 2004 risultano pari a 6.005 unità, con una crescita di 169 unità rispetto al 31 dicembre 2003. Energia Aziende: Ansaldo Energia Valore della produzione: 729 milioni (-8%); Ebita 31 milioni (+35%) Il mercato dell’energia conferma il trend evidenziato lo scorso anno, caratterizzato da un’ulteriore contrazione della domanda del mercato aperto. Un mercato che per i prossimi anni mostra però previsioni di un ritorno alla crescita nella domanda delle turbine a gas. In Italia risultano autorizzati nuovi impianti e l’aggiornamento di alcuni di quelli esistenti per circa 20.000 Mw a fronte di una richiesta complessiva di 58.000 Mw e risultano assegnati ordini per 10.700 Mw, di cui il 58% ad Ansaldo Energia. In tale scenario Ansaldo Energia sta cercando di migliorare ulteriormente i suoi livelli di efficienza e produttività. Ciò dovrebbe, tra l’altro, consentire di gestire le conseguenze della scadenza della licenza Siemens per i turbogas (per le turbine a vapore e per i generatori l’Ansaldo Energia è già autonoma), mentre è previsto che Ansaldo Energia possa continuare a produrre e vendere gli attuali modelli sviluppando autonomamente ulteriori miglioramenti agli stessi. Ebita : nel 2004 è migliore di quello dell’anno precedente grazie soprattutto alla maggiore redditività delle commesse nazionali, che consente anche di neutralizzare il più elevato assorbimento dei costi di ricerca e sviluppo. Ordini : nel 2004 sono stati acquisiti ordini per 937 milioni di Euro superiori di circa il 40% rispetto all’esercizio precedente (676 milioni di Euro). Portafoglio ordini: al 31 dicembre 2004 si eleva a 2.089 milioni con un incremento del 16% rispetto al 2003 (1.806 milioni), assicurando la saturazione  
     
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