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Notiziario Marketpress di
Martedì 05 Aprile 2005
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IL PRESIDENTE ANTONINO MOLINARO E IL CONSIGLIO DIRETTIVO CONFERMATI ALLA GUIDA DELLA UAMI L’ASSOCIAZIONE DELLE AZIENDE DI COSTRUZIONE E MONTAGGIO IMPIANTI INDUSTRIALI |
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Milano, 5 aprile 2005 - Antonino Molinaro è stato riconfermato per il biennio 2005 - 2006 alla Presidenza dell'Uami, l'associazione che raduna le imprese di costruzione e di montaggio di impianti industriali in cantiere, federata ad Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica varia ed Affine), che fa parte, a sua volta, di Confindustria. Contestualmente alla conferma di Antonino Molinaro - annunciata formalmente nell’ultima assemblea dei soci - sono stati mantenuti inalterati anche i Vicepresidenti Sebastiano Messina e Mario Bernoni. A conferma dell’affiatamento del Consiglio Direttivo Uami, il Presidente Molinaro ha rinnovato anche l'incarico di Segretario Generale ad Aimone Vaccari. Per altri due anni Molinaro continuerà a portare avanti la mission dell’Uami, il cui compito primario è quello di dar voce alle esigenze dei soci, con viva attenzione alle problematiche che riguardano il rinnovo del contratto di lavoro, il rapporto con i committenti e il dialogo con Confindustria e i sindacati. Tra gli impegni dell’Uami per il 2005, il convegno nazionale di impiantistica, organizzato in collaborazione con Animp e Oice, che quest'anno avrà luogo a Rimini il 6 e 7 ottobre. Nelle intenzioni di Molinaro il convegno sarà occasione per far conoscere le caratteristiche delle società di "impiantistica cantieristica" e per dare visibilità all'attività delle aziende e dell’associazione. Il settore, che conta in Italia quasi 20mila addetti, ha chiuso il 2004 con un fatturato di oltre 2,9 miliardi di Euro e una quota export del 37%. Come confermato dall’analisi sull’andamento di settore, l'attività è stabile: prevalgono motivi di ottimismo riguardo al volume delle iniziative, in Italia e ancora di più all'estero. Ottimismo cauto, tuttavia, a causa di una costante flessione degli utili, dovuta alla fluidità delle regole che governano l'iter delle commesse.
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