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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Aprile 2005
 
   
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  RICERCATORI TEDESCHI LANCIANO UN ALLARME PER L'INNALZAMENTO DEL LIVELLO DEL MARE IN EUROPA DOVUTO AI CAMBIAMENTI DELLA CIRCOLAZIONE OCEANICA  
   
  Bruxelles, 7 aprile 2005 - Secondo alcuni scienziati tedeschi, una delle conseguenze più immediate della diminuzione della circolazione oceanica, quale la circolazione termoalina dell'oceano Atlantico, sarebbe il verificarsi di un evidente innalzamento del mare a livello locale. La circolazione oceanica profonda è spinta dalle differenze di densità fra le masse d'acqua - risultato delle differenze delle rispettive temperature e dei gradi di salinità. Questa circolazione costante fa sì che la superficie dell'oceano non sia piatta, ma caratterizzata piuttosto da colline e valli associate alle correnti. Anders Levermann e i suoi colleghi del Potsdam Institute for Climate Impact Research (Pik) hanno studiato gli effetti di una possibile interruzione della circolazione termoalina nell'Atlantico, scoprendo che provocherebbe un innalzamento del livello del mare fino ad un metro nell'Atlantico del nord e un corrispondente abbassamento del livello del mare nell'Atlantico del sud dato che le colline e le valli oceaniche si equilibrano. Inoltre, il gruppo di studio avverte che, a differenza dei cambiamenti del livello del mare dovuti al riscaldamento globale (che provoca l'espansione della superficie dellacqua) o allo scioglimento dei ghiacci (che apporta nuova acqua agli oceani), tali cambiamenti si produrrebbero con maggiore celerità, seguendo quasi immediatamente quelli della circolazione. Per entrare nella giusta ottica, mentre il riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacci possono provocare cambiamenti generali del livello del mare fino a dieci centimetri ogni secolo, un sovvertimento della circolazione oceanica può causare in talune regioni cambiamenti fino a 2,5 centimetri l'anno. Gli effetti regionali sulle aree costiere dell'Europa e dell'America del nord a seguito di tale marcato aumento potrebbero essere gravi, precisa il gruppo di studio. Il problema fondamentale, pertanto, è scoprire quali sono le probabilità che la corrente termoalina atlantica si indebolisca o si blocchi del tutto. "Si tratta di una questione tuttora oggetto di ricerca" ha dichiarato il dottor Levermann al Notiziario Cordis. "Gli studi indicano che la circolazione potrebbe essere "a doppio stato" con una condizione di attivazione e una di disattivazione, ma non è ancora certo". "Numerosi esperti ritengono che in futuro la circolazione termoalina oceanica sarà caratterizzata da un indebolimento, ma non escludono la probabilità di un cedimento completo a circa il cinque per cento solamente", ha aggiunto. Sebbene le possibilità di un blocco totale siano scarse, per l'Europa e molte altre regioni del mondo ogni prospettiva di indebolimento della circolazione oceanica suscita preoccupazioni. Http://www.pik-potsdam.de/  
     
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