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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Aprile 2005
 
   
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  VERONAFIERE: AUMENTANO GLI ACQUISTI DI VINO ATTRAVERSO LA MODERNA DISTRIBUZIONE  
   
   Verona, 11 aprile 2005 - Circa il 34% delle vendite attraverso la grande distribuzione è rappresentato da vino in bottiglie da 0,75 litri. Una quota uguale alle vendite in cartone, ma i valori sono nettamente a favore delle prime, con una media di 2,9 euro a bottiglia e una quota in valore di circa il 60% contro 1,1 euro a pezzo per il cartone e una quota in valore del 16%. Questi i dati presentati da Faid-federdistribuzione nel corso del convegno organizzato da Veronafiere su “La distribuzione moderna e l’evoluzione del consumo enologico in Italia e in Europa”, che si è svolto nella seconda giornata di Vinitaly, in programma fino a lunedì 11 aprile (www.Vinitaly.com) e che promette di confermare l’affluenza di visitatori della scorsa edizione (140 mila da 90 Paesi), visto che nei primi due giorni – come nel 2004 – ha registrato 45 mila presenze. La vendita attraverso la Gdo è uno dei temi più trattati quest’anno al Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, a dimostrazione dell’importanza e della necessità di trovare un punto di accordo tra le esigenze della distribuzione organizzata e quelle dei produttori, che chiedono di vedere riconosciuta la qualità dei propri prodotti, in termini di prezzo e di riconoscibilità presso il consumatore. L’acquisto di vino nei supermercati è comunque entrato nelle abitudini degli italiani, con una crescita del 4% in volume e del 5,4% in valore nell’ultimo triennio. Sul totale delle vendite in Italia, la gdo rappresenta circa il 60%, per un valore 1,383 milioni di euro e 6,1 milioni di hl. La tendenza è confermata anche quest’anno, con febbraio 2005 a +3% in volume e +7% in valore rispetto ai 12 mesi precedenti. Secondo Rolando Chiossi, presidente del Gruppo Italiano Vini e presidente del Sindacato “Vini fermi” di Federvini, “i produttori hanno superato le remore che li tenevano lontani dal canale della distribuzione moderna”, ma ha anche rilevato che il rapporto fra gdo e produttori è sbilanciato a favore dei primi. Per trarre reciproco vantaggio da questa relazione occorre maggiore collaborazione”. Questo anche prendendo esempio da paesi esteri, in cui la gdo è sicuramente più consolidata. All’estero, Veronafiere ha sempre gli occhi puntati per promuovere il made in Italy. A gennaio 2005 Vinitaly è già stato in India, poi con il suo marchio sarà in Russia (Vinitaly Russia) il 26 e 27 maggio, negli Stati Uniti (Vinitaly Us Tour) a ottobre con 3 appuntamenti: a Boston il 24 ottobre, a Chicago il 26 e a Los Angeles il 28 ottobre, infine in Cina (Vinitaly China) a Shanghai dal 24 al 26 novembre. In preparazione alle trasferte americana e cinese, si svolgono domani, 9 aprile, a Vinitaly due seminari specifici (sala Ma scagni). Il primo alle 11.30 dal titolo “Le vendite del vino italiano negli Usa: i maggiori esperti del mercato Usa a confronto”, che centrerà l’attenzione sul consumatore di vino italiano negli Stati Uniti, sul mercato d’oltreoceano e sulle prospettive di vendita nella grande distribuzione e nella ristorazione. Il secondo alle ore 15.00 dal titolo “Il boom del mercato cinese: +131% in un anno”, metterà a fuoco la struttura del mercato cinese e le caratteristiche dei consumatori, oltre alle prospettive e agli ostacoli per le aziende vinicole italiane e le strategie da mettere in atto prendendo come esempio l’esperienza di un’azienda italiana.  
     
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