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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Aprile 2005
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PIÙ RISPETTO DELL'AMBIENTE CON L'ECODESIGN DEGLI ELETTRODOMESTICI |
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Bruxelles, 11 aprile 2005 - Maggiore attenzione al miglioramento dell'efficienza energetica, limitazione degli oneri che rischiano di gravare sulle Pmi e migliore informazione dei consumatori. E' quanto raccomanda alla Plenaria la relazione di Frédérique Ries (Alde/adle, Be), sulla posizione comune del Consiglio in merito alla proposta di direttiva relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia. I deputati ritengono che il Consiglio non abbia tenuto sufficientemente in considerazione la posizione espressa dal Parlamento in prima lettura, ma sono in corso negoziati in vista di raggiungere un compromesso La direttiva ha l'obiettivo di accrescere l'efficienza energetica di un'ampia gamma di elettrodomestici - quali computer, rasoi o lavastoviglie - ai quali si imputa il 40% delle emissioni di Co2 nell'atmosfera. Solo i veicoli a motore non entrano nel suo campo d'applicazione in quanto sono soggetti a una normativa specifica. Tuttavia, essendo una direttiva quadro, affinché produca effetti concreti sarà necessario stabilire delle misure di esecuzione che stabiliscano norme precise in materia di progettazione ecocompatibile. Tali disposizioni dovranno essere adottate dalla Commissione col supporto del pertinente comitato di regolamentazione. Nel mese di aprile 2004, in prima lettura, il Parlamento non era soddisfatto dall'approccio troppo generale della direttiva proposta. Il giudizio, dopo l'esame del Consiglio, non è cambiato. Anche perché, dei 78 emendamenti presentati dal Parlamento, solo 23 sono stati recepiti dai ministri. Pertanto, la commissione per l'ambiente ne ha reiterati diversi raccomandando, tra l'altro, alla Plenaria di chiarire che lo scopo principale della direttiva deve essere di considerare prioritario il miglioramento dell'efficienza energetica. I deputati hanno poi tenuto a precisare quali sono i prodotti cui va attribuita la priorità. Di conseguenza, la Commissione, un anno dopo l'adozione della direttiva quadro, dovrà stabilire delle misure di esecuzione per i prodotti che offrono un elevato potenziale di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, con un buon rapporto costo-efficacia. Si tratta, più in particolare, degli apparecchi per il riscaldamento e la produzione di acqua calda, i sistemi a motore elettrico, l'illuminazione nei settori residenziali e terziari, gli elettrodomestici e i prodotti elettronici per il grande pubblico, gli arredamenti da ufficio e i prodotti audiovisivi. I deputati, inoltre, hanno reinserito nuove esigenze riguardo alle informazioni che debbono essere fornite ai consumatori da parte dei produttori e dei distributori. Si tratta, più in particolare, di indicazioni circa l'impatto ambientale del prodotto nell'ambito del suo intero ciclo di vita e sui vantaggi della progettazione ecocompatibile, nonché sul ruolo che essi stessi possono avere nel ridurre il consumo d'energia attraverso un uso sostenibile dei prodotti. Diversi emendamenti proposti sono tesi a ridurre gli oneri che potrebbero gravare sulle Pmi. E' stata, così, soppressa l'esigenza che avrebbe obbligato i fabbricanti a effettuare un'analisi del ciclo di vita dei prodotti. Un altro emendamento chiede agli Stati membri di garantire il loro sostegno alle Pmi affinché possano disporre delle risorse necessarie in materia di progettazione ecocompatibile e di adeguamento. Per consentire alle Pmi di uniformarsi alle disposizioni della direttiva, infine, i deputati chiedono che la Commissione predisponga una base di dati accessibile al pubblico. Questa dovrà essere inoltre «comprensiva ... Di modelli di analisi semplificate del ciclo di vita dei prodotti, di simulazioni sull'impatto ambientale positivo per ogni tappa del ciclo di vita e per le specifiche per la progettazione ecocompatibile di cui tener conto, in via prioritaria, onde ridurre i consumi energetici e idrici nonché l'inquinamento acustico di detti prodotti». Infine, giova sottolineare che il Consiglio ha sostanzialmente accolto l'emendamento proposto in prima lettura che, attraverso l'istituzione di un forum consultivo sulla progettazione ecocompatibile, intende consentire alle industrie e alle Ong ambientaliste di partecipare alla definizione delle nuove norme.
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