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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Aprile 2005
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CIRCA 45 MILIONI DI EURO FALSI NEL 2004, NUOVI COMPITI PER EUROPOL? |
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Bruxelles, 11 aprile 2005 - Preoccupati dal crescente interesse dimostrato dalle organizzazioni criminali per la falsificazione delle banconote in euro, sei Stati membri - tra cui l'Italia - hanno proposto un'iniziativa volta ad attribuire ad Europol il ruolo di ufficio centrale comunitario per la lotta alla contraffazione. Consultati, i deputati della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni condividono la preoccupazione di combattere più efficacemente la falsificazione dell'euro, ma propongono alla Plenaria di non affidare alla sola Europol tale responsabilità. Adottando all'unanimità la relazione di Augustín Díaz De Mera García Consuegra (Ppe/de, Es), infatti, essi ritengono che la cooperazione degli Stati membri nella lotta a tale crimine debba essere rafforzata e non sostituita da Europol. Tale organo, a loro parere, non può diventare l'unico ufficio centrale cui affidare la prevenzione e la lotta alla contraffazione tenuto conto dell'inadeguatezza del quadro giuridico e operativo della sua attività. I deputati, tuttavia, non escludono che ciò possa avvenire in futuro, una volta che saranno stabilite le basi giuridiche e di bilancio appropriate. Il relatore, peraltro, ricorda che il Parlamento ha ripetutamente chiesto che Europol venga trasformata in un organismo comunitario soggetto al controllo democratico da parte dei deputati europei e delle Corte di Giustizia. La proposta, giudicata ambiziosa dal relatore, è considerata poco realistica perché lo scambio di informazioni fra Europol e gli Stati membri deve essere effettuato tramite gli uffici di collegamento nazionali, ostacolando di fatto il flusso informativo. Inoltre, Europol può trasmettere dati a carattere personale ad un paese terzo unicamente nel quadro di accordo fra le parti. Per raggiungere l'obiettivo fondamentale della proposta, pertanto, i deputati suggeriscono che gli uffici centrali attualmente esistenti negli Stati membri devono mantenere i loro poteri in materia di protezione dell'euro. Ciò, unitamente all'istituzione di un meccanismo di stretta cooperazione e lo scambio di informazioni fra tali uffici e Europol, può dotare tutti gli organismi e le autorità responsabili di armi più efficaci per combattere la contraffazione. Dati sulla contraffazione dell'euro In base ai dati raccolti dal Sistema di monitoraggio dei falsi (un archivio elettronico che registra le informazioni tecniche, statistiche e geografiche riguardanti la contraffazione dell'euro e a cui accedono le banche centrali e le autorità competenti), nel 2004 la Banca centrale europea ha ritirato dalla circolazione banconote in euro per un valore di € 44.801.510. Tuttavia, i provvedimenti adottati per combattere la contraffazione stanno portando i loro frutti: nel 2003/2004 il numero delle operazioni in cui sono stati sequestrati euro falsi è aumentato nel 20% mentre la contraffazione delle banconote da 50 e 100 euro è diminuita rispettivamente del 5% e del 38%. Tuttavia, e malgrado tali tendenze favorevoli, l'euro è ancora al centro di numerosi casi di contraffazione. A decorrere dalla metà del 2002 si è registrato negli Stati membri un aumento significativo degli euro falsificati (2002: 167.000 banconote false in euro, 2003: 542.000 banconote false).
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