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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Aprile 2005
 
   
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  UE: BILANCIO 2006: FINANZIAMENTI IN LINEA CON GLI OBIETTIVI  
   
  Bruxelles, 11 aprile 2005 - E' all'unanimità che la commissione per i bilanci ha adottato la relazione di Gianni Pittella (Pse, It) sul bilancio 2006 e la strategia politica annuale della Commissione. I deputati chiedono una gestione sana e rigorosa del bilancio comunitario e che le risorse assegnate siano adeguate agli obiettivi politici prefissati. Il bilancio 2006 deve riflettere, in particolare, il nuovo approccio della strategia di Lisbona attraverso il rafforzamento del suo contributo alla competitività, alla coesione sociale, economica e ambientale. Ma anche con la concentrazione e il rafforzamento del sostegno dell'Ue a settori chiave quali l'occupazione, la politica ambientale, la ricerca e lo sviluppo, le Pmi, la promozione della società dell'informazione e della conoscenza, l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e una adeguata realizzazione delle reti transeuropee. Il bilancio, inoltre, deve riflettere «l'importante ruolo svolto dai giovani per l'integrazione e il benessere dell'Unione, comprese nuove proposte in materia di programmi di scambio», nonché il rafforzamento del ruolo dell'Ue nella comunità internazionale. Quadro finanziario Per i deputati, è nell'interesse di tutti i cittadini europei che, al fine di realizzare gli obiettivi dichiarati dell'Unione europea, si abbia una gestione sana e rigorosa del bilancio comunitario. Questi obiettivi, inoltre, devono essere concordati e disporre di fondi adeguati alla loro effettiva realizzazione. Pertanto, riguardo ai negoziati sulle future prospettive finanziarie, essi fanno presente che il Parlamento utilizzerà i suoi poteri «per garantire che il bilancio 2006 fornisca gli stanziamenti necessari per far fronte alle responsabilità dell'Unione». Sarà quindi necessario ricorrere a tutti gli strumenti disponibili contenuti nel Trattato e/o nell'attuale accordo interistituzionale sulla disciplina di bilancio per rispondere alle sfide finanziarie cui l'Ue dovrà far fronte con il bilancio 2006 e per fornire una solida base per gli esercizi futuri. D'altra parte, i deputati si compiacciono della proposta della Commissione che invita il Parlamento e il Consiglio a raggiungere congiuntamente un accordo su una piattaforma comune d'azione delle istituzioni europee per i prossimi cinque anni. Tuttavia, consapevoli dei problemi di esecuzione del bilancio, i deputati attendono le proposte della Commissione volte a sburocratizzare il regolamento finanziario. Priorità La relazione appoggia l'approccio generale della Commissione inteso a promuovere prosperità, solidarietà e sicurezza all'interno dell'Unione e a rendere l'Europa più competitiva e coesa, più vicina ai suoi cittadini e più forte nel mondo. Tuttavia sottolinea che l'ultima programmazione finanziaria e la sua strategia politica annuale (Spa) «presentano notevoli discrepanze tra azioni chiave per il 2006 e risorse di bilancio». A tale proposito cita, tra gli altri, gli esempi delle iniziative «i2020», «Crescita» e «Gioventù», dell'assistenza in materia di asilo, dei programmi volti a contribuire all'attuazione della legislazione ambientale, dell'Anno europeo della mobilità dei lavoratori. Agricoltura La relazione sostiene gli obiettivi fissati nell'ambito della riforma della Pac, in particolare quelli relativi al rafforzamento dello sviluppo rurale, per il quale i deputati si dicono decisamente favorevoli a fornire i finanziamenti necessari. Tuttavia, essi richiamano l'attenzione sul fatto che un accordo sul trasferimento di stanziamenti dalla sottorubrica 1a) alla sottorubrica 1b) - relativa alla «modulazione di bilancio» - è necessario anteriormente alla prima lettura del Consiglio. La relazione chiede stanziamenti adeguati per portare avanti i progetti pilota sulla promozione di sistemi di qualità e sul finanziamento dei rischi connessi alle epizoozie che sono stati concordati nell'ambito della procedura di bilancio 2004. Interventi strutturali I deputati sottolineano l'importanza di iscrivere integralmente in bilancio il reale fabbisogno di pagamenti a titolo dei fondi strutturali e la necessità di garantire un sufficiente livello di pagamenti per non compromettere la realizzazione dei programmi. Essi, inoltre, sostengono che occorre controllare attentamente la norma N+2 (clausola di caducità), nonché rafforzare un'informazione esaustiva e rapida dell'autorità di bilancio, in particolare sugli impegni di bilancio che rischiano di essere cancellati. A tale proposito, invitano quindi la Commissione a presentare entro la fine di luglio 2005 una valutazione globale dello stato di esecuzione dei pagamenti rispetto alle previsioni pluriennali iniziali. Politiche interne La relazione invita la Commissione a proporre, nell'ambito della strategia di Lisbona, azioni prioritarie concrete che creino valore aggiunto europeo, attribuendo la priorità all'occupazione, alla ricerca e allo sviluppo, al sostegno delle Pmi, alla promozione della società dell'informazione e della conoscenza nonché alla diffusione delle tecnologie ambientali e all'apprendimento lungo tutto l'arco della vita. E' sottolineata poi la necessità di mettere a punto un'infrastruttura efficace attraverso reti transeuropee di trasporti, energia e telecomunicazioni nonché corridoi paneuropei rispettosi dell'ambiente. Nel sostenere il lancio dell'Anno europeo della mobilità dei lavoratori, è auspicato che gli Stati membri non utilizzino più le deroghe che bloccano la libera circolazione dei lavoratori provenienti dai nuovi Stati membri. La relazione propone anche di rafforzare il bilancio dell'Ue destinato agli interventi per i giovani. In tale ambito, rileva l'importanza dei programmi di scambio in questo settore e insiste sul fatto che il programma Erasmus venga esteso in modo da comprendere anche gli studenti della scuola secondaria superiore e i giovani imprenditori. D'altra parte, i deputati deplorano che la Commissione, nella propria programmazione finanziaria, abbia ridotto gli stanziamenti destinati al programma Leonardo da Vinci rispetto al bilancio 2005. I deputati appoggiano una strategia integrata di lotta al terrorismo che includa «l'assistenza alle vittime, un'efficace cooperazione e scambi di informazione tra autorità giudiziarie e di polizia, la lotta contro la povertà, una strategia intesa a prevenire la proliferazione di armi, la prevenzione, la gestione e la risoluzione dei conflitti ed il sostegno rafforzato al dialogo tra la culture». Essi inoltre sottolineano che, nel contempo, l'Unione deve promuovere ulteriormente i diritti fondamentali, lo stato di diritto e la qualità della giustizia. La relazione, infine, ritiene che l'informazione e la comunicazione «siano risorse essenziali per avvicinare maggiormente l'Ue ai cittadini». Per raggiungere tale obiettivo sono quindi necessarie innovazioni più dinamiche e comunicative. In tale ottica, la Commissione è sollecitata a presentare una proposta relativa ad una politica integrata Ue in materia di informazione e comunicazione, «che consenta alle attività di informazione delle istituzioni dell'Unione di essere coordinate in misura più elevata». Azioni esterne I deputati sottolineano l'attuale impossibilità di conciliare le priorità tradizionali dell'Unione con un'ampia gamma di nuove responsabilità di bilancio e ricordano al Consiglio che i nuovi impegni «non devono essere finanziati a scapito delle priorità tradizionali del Parlamento». Le risorse finanziarie destinate ad assistere i paesi e le comunità colpite dallo tsunami o da altre calamità naturali, pertanto, devono essere aggiunte ai bilanci esistenti o previsti in materia di aiuto e «non semplicemente spostate nell'ambito di questi ultimi o dirottate da altre regioni» (reimpiego). La relazione ribadisce l'impegno del Parlamento a sostenere la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del Millennio e tutte le regioni che stanno beneficiando del bilancio Ue. Al contempo, sottolineando l'importanza delle libertà fondamentali e della promozione della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti dell'uomo, compresa la nuova politica di prossimità, i deputati invitano la Commissione a presentare proposte per ripristinare il controllo del Parlamento europeo sull'Iniziativa europea per la democrazia e i diritti dell'uomo (Eidhr). Personale e amministrazione La commissione per i bilanci si aspetta che, in base al piano pluriennale in materia di risorse umane supplementari dopo l'ampliamento del 2004, l'Esecutivo chieda la creazione di 700 nuovi posti nel 2006. Essa prende poi atto che la Commissione ritiene che l'adesione di Bulgaria e Romania richiederebbe 850 nuovi posti da coprire gradualmente entro il 2010.  
     
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