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Notiziario Marketpress di
Martedì 12 Aprile 2005
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GENOVA ESPLODE IN FIERA LA VOGLIA DI SHOPPING E DI DIVERTIMENTO PUBBLICITA’ CREATIVA CON BODY PAINTING E MURALES DAL VIVO L’ANTICO A PRIMAVERA PER UNA CASA ANCORA PIU’ ACCOGLIENTE
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Genova, 12 aprile 2005 - Primo fine-settimana affollatissimo in Fiera a Genova per Primavera 2005 – la campionaria in programma fino a domenica 17 aprile - con pubblico schierato davanti agli ingressi ben prima dell’orario di apertura. Esperimento riuscito anche per il prolungamento fino alle 24, anziché alle 22.30, nelle serate di venerdì e sabato. Questo riuscito mix tra grande shopping e intrattenimento alimenta la fantasia degli espositori: dopo la city car iper-multimediale - tre telefonini, Dvd con schermo Lcd, pc, Play Station, hi-fi e navigatore satellitare più altre diavolerie tecnologiche - quest’anno Primavera registra un’altra novità: il climatizzatore “artistico”. E’ Marcella Cangià , pittrice genovese con natali in Egitto e una vasta esperienza in campo pubblicitario, a esibirsi con eclettismo nella pittura di apparecchi di una nota azienda produttrice, per passare ai murales e alle magliette in un crescendo che culmina poi con il “body painting” su due pregevoli modelle di origine russa. Lo spettacolo, che ha riscosso un notevole successo, sarà ripetuto domenica prossima con un assaggio già sabato pomeriggio. Accattivante e curatissimo L’antico a Primavera, una sezione all’interno del Padiglione B dedicata al brocantage.Numerose le proposte e i pezzi particolari in esposizione: arredi e complementi in grado di “riscaldare” l’ambiente-casa. Si parte con una cassettiera di provenienza piemontese di fine ‘600 in noce nazionale intarsiata in bosso e dipinta a mano con colori naturali, per arrivare a una credenza della prima metà del ‘600 di origine ligure, in pino marino laccata e con i fianchi bombati e ancora a un armadio piemontese dei primi del settecento “Punta di Diamante” in gattice con cornice a cappello di prete. Da segnalare , infine, un “Book-case” di origine inglese del 1920 in legno di rovere con ante retrattili, uno dei primi mobili componibili di quel periodo. Ampia scelta anche per quanto riguarda le ceramiche e i vetri da collezione, fra gli altri, un piatto “Urbino”del 1500 dipinto dal maestro Farinelli, e un trittico di vasi in ceramica dei primi del ‘900 dipinti con i colori classici di Albissola e per finire vasi in vetro di Murano degli anni cinquanta.
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