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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Aprile 2005
 
   
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  IL 7PQ NON È "UNO DEI TANTI PROGRAMMI QUADRO", DICHIARA POTOCNIK  
   
   Bruxelles, 12 aprile 2005 - "Il programma oggetto della nostra proposta non va considerato uno dei tanti programmi quadro - vogliamo che sia qualcosa di più", ha sottolineato il Commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik in occasione della presentazione delle proposte della Commissione per il Settimo programma quadro (7Pq) a Bruxelles il 7 aprile. "Mi preme ricordare che le proposte prevedono un raddoppiamento del bilancio comunitario a favore della ricerca e sviluppo su base annuale [...]. Quello che dobbiamo fare ora è impegnarci per completare il programma quadro e, compito ancor più urgente, accertarci che vi siano fondi sufficienti a disposizione", ha aggiunto. Il Commissario Potocnik ha descritto ancora una volta l'imminente decisione sulle prospettive finanziarie dell'Unione quale "momento di verità" per gli Stati membri. "Riusciremo ad attuare i propositi su cui ci siamo accordati in via di principio - nell'agenda di Lisbona rivista e nel Consiglio [di primavera]?", ha chiesto. Il Commissario si proponeva di raccogliere consensi in sede di Parlamento europeo a favore di un sostegno maggiore alla ricerca e sviluppo (R&s) da parte dell'Unione, avendo presentato le proposte agli eurodeputati il giorno precedente. In seguito alla presentazione, la commissione parlamentare per l'industria, la ricerca e l'energia (Itre) ha nominato l'ex Primo Ministro polacco Jerzy Buzek relatore per le proposte sul 7Pq, e l'ex Commissario per la Ricerca Phillip Busquin relatore ombra dell'onorevole Buzek. "Il 7Pq costituisce la base della strategia di Lisbona - la competitività dell'Europa deve cominciare dalla ricerca", ha dichiarato l'onorevole Buzek ai giornalisti il 6 aprile. Ha anche richiamato l'attenzione sull'importanza fondamentale dei piani della Commissione volti a semplificare il programma quadro. "È un tema oggetto di dibattiti da anni e non sarà certo semplice. Ci occorre il sostegno di tutti i 25 Stati membri dell'Ue - la Commissione e il Parlamento non possono farcela da soli". L'ex Commissario Busquin, che ha soprinteso all'approvazione del precedente programma quadro, ha descritto le proposte definendole positive e chiare. "Sono in linea con la relazione Locatelli e riprendono le questioni fondamentali. Sono ben strutturate in termini di priorità tematiche e dell'elemento "persone". [...] Le proposte del Cer costituiscono una vera e propria innovazione, anche se sicuramente si svilupperà un acceso dibattito riguardo alle modalità di attuazione". L'onorevole Buzek prevede un impegno a tempo pieno che si protrarrà per tutto il prossimo anno, ma si attende un'eccellente collaborazione tra gli eurodeputati di tutti i gruppi politici al fine di promuovere tale proposta. Inizialmente l'onorevole Buzek aveva descritto il 7Pq come "non molto sensibile dal punto di vista politico", ma dopo un acceso dibattito tra gli europarlamentari sul tema del finanziamento comunitario a favore della ricerca sulle cellule staminali di embrione, ha scherzato: "Il 7Pq è un tema effettivamente sensibile dal punto di vista politico - ho cambiato idea!". Phillip Busquin ha tentato di ridimensionare l'importanza del dibattito sulle cellule staminali dichiarando: "Nel 6Pq questa era la domanda da sei milioni di dollari, spero che non sarà lo stesso anche nel 7Pq. Il compromesso raggiunto nell'ambito del 6Pq ha fortunatamente prodotto un sistema funzionante, e non ritengo che sia molto sensato trattare la questione in questo momento". Il Commissario Potocnik ha adottato una strategia analoga e ha messo in rilievo il fatto che tutti i progetti del 7Pq dovranno superare valutazioni etiche estremamente severe, e che l'Unione non accetterebbe mai di finanziare progetti su cellule di embrione in uno Stato membro ove tali pratiche fossero illegali. Alla domanda sul valore aggiunto effettivo offerto dalle proposte della Commissione, il Commissario Potocnik è ritornato sul tema iniziale: "Abbiamo trovato un equilibrio tra la situazione precedente e le nuove sfide che si trova a dover affrontare l'Europa. [...] Non vogliamo cambiare tutto. La comunità scientifica desidera e necessita di continuità, e infatti le aree tematiche sono rimaste praticamente invariate - dall'esterno il programma si presenta come il 6Pq". "Tuttavia, per quanto riguarda i contenuti", ha proseguito, "abbiamo a disposizione strumenti senza precedenti. [...] La Commissione non ha intenzione di prescrivere strumenti specifici - o meccanismi di finanziamento, come si chiamano al giorno d'oggi - pertanto il programma è [più] flessibile. [...] La componente "Idee" è completamente nuova ed è stata adottata solo un paio d'anni dopo la proposta iniziale. [...] In alcune aree proponiamo persino l'introduzione di una struttura di gestione esternalizzata, un elemento totalmente nuovo", ha aggiunto il Commissario Potocnik. Eppure, nonostante il ruolo centrale svolto dalle proposte sul 7Pq nell'ambito della prospettiva delineata dal Commissario e dalla Commissione sul futuro della ricerca e della competitività comunitarie, Janez Potocnik ha comunque ricordato ai propri interlocutori che esse non rappresentano l'elemento più importante. "È importante [raddoppiare il bilancio comunitario per la ricerca], tuttavia è ancor più importante trasmettere agli Stati membri, sulla scorta di tali indicazioni, il messaggio di aumentare di conseguenza i rispettivi bilanci nazionali per la ricerca", ha concluso. Http://www.cordis.lu/fp7/  
     
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