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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Aprile 2005
 
   
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  SECONDO IL DIRETTORE DELLA DG IMPRESE IL PCI È "ESSENZIALMENTE UN PROGRAMMA PER LE PMI"  
   
   Bruxelles, 12 aprile 2005 - "Il Programma quadro per la competitività e l'innovazione [Pci] è il fratello (o la sorella) minore del 7Pq", sostiene Mathias Ruete, direttore della direzione Coordinamento della competitività alla Dg Imprese e industria. Il 7 aprile scorso in occasione di una conferenza stampa Mathias Ruete ha presentato il nuovo programma che, ha spiegato, integra diversi programmi esistenti della Commissione relativi a innovazione, competitività, tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic) ed energia. "Dei 4,2 miliardi di euro stanziati nel bilancio del programma [su sette anni], una quota fra il 66 e il 75 per cento sarà destinata alle piccole e medie imprese [Pmi], facendone essenzialmente un programma per le Pmi", ha affermato. Il programma, ha aggiunto, sarà incentrato sulla creazione delle condizioni adatte e sul sostegno di un ambiente favorevole alla competitività e all'innovazione - ad esempio offrendo alle Pmi accesso al capitale e a servizi, e le informazioni per poter meglio partecipare ai programmi comunitari quali il 7Pq. "Se si guarda alle cifre relative al numero di Pmi in Europa, è inutile creare un programma Pci con molte gare d'appalto. Al contrario, ci impegneremo per fare in modo che siano forniti servizi adeguati a livello di Stai membri e regionale", ha spiegato Mathias Ruete. Operando una distinzione fra il Pci e il 7Pq, Mathias Ruete ha affermato che mentre il programma quadro si concentra sull'invenzione e sulla dimostrazione di nuove conoscenze e nuovi prodotti, il Pci punterà alla fase successiva, ovvero alla commercializzazione e all'applicazione su larga scala di tali risultati. Il concetto di innovazione della Commissione non si limiterà tuttavia alle nuove tecnologie, ha tenuto a precisare, ma riguarderà anche nuove modalità di combinazione o applicazione delle conoscenze esistenti, e ha citato quale esempio la rivoluzione in atto nella logistica. "L'intero potenziale del programma si manifesterà soltanto nella fase operativa", ha concluso Mathias Ruete, ma la Commissione auspica che il Pci sia visto come una misura concreta per aiutare le aziende europee, e dimostri che la rinnovata agenda di Lisbona non è fatta "soltanto di grandi parole". Per ulteriori informazioni consultare il sito: http://www.Cordis.lu/innovation/en/policy/cip.htm  
     
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