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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Aprile 2005
 
   
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  IMPRESE: UN ‘‘ESPERANTO’ PER LA COMUNICAZIONE FINANZIARIA È IL LINGUAGGIO INFORMATICO STANDARD INTERNAZIONALE XBRL  
   
  Roma, 12 aprile 2005 - Un linguaggio comune per la comunicazione finanziaria d’impresa per far dialogare facilmente, con minor rischio di errori ed un risparmio sui costi le aziende di tutto il mondo fra loro e con i loro interlocutori. Si è tenuto ieri a Roma, organizzato da Abi, il primo incontro in Italia sul linguaggio informatico Xbrl (eXtensible business reporting language), lo standard internazionale per la comunicazione finanziaria. Il convegno “Xbrl e la comunicazione finanziaria d’impresa” precede le prime riunioni operativa sulle applicazioni di questo sistema tra le associazioni imprenditoriali, che saranno avviate entro questa settimana. Nel corso dell’incontro si è fatto il punto anche sulle opportunità che uno standard comune per la comunicazione finanziaria può avere in vista dei prossimi appuntamenti con gli Ias e Basilea2. “La comunicazione finanziaria – ha detto il direttore generale dell’Abi Giuseppe Zadra aprendo i lavori – oggi è una priorità indiscussa per tutte le imprese, ma ora c’è bisogno di un salto di qualità dal punto di vista tecnologico ed è in questa direzione che va un linguaggio standard comune come Xbrl. Grazie a questi strumenti informatici – ha aggiunto Zadra – le imprese di tutto il mondo possono parlare una lingua comune, utilizzare regole grammaticali condivise. Un vero e proprio ‘esperanto’ della comunicazione finanziaria per renderla più chiara, trasparente e soprattutto omogenea”. Dati e informazioni, infatti, oggi circolano in vari formati - come Excel, Word, Pdf - e questo causa un lento e costoso processo per la condivisione e la interpretazione. Il ricorso ad un linguaggio standard internazionale è una valida risposta a questo problema, riducendo rischio di errori, tempi e costi nella diffusione delle informazioni. “Ed è – ha concluso Zadra, riferendosi in particolare alla realtà italiana – anche un modo per attirare gli investitori internazionali che sempre con maggiore interesse guardano al nostro Paese, superando la barriera rappresentata da principi contabili e informazioni scritte e trasmesse in modo differente”. Proprio per questi motivi, l’Ue ha presentato di recente uno studio nel quale raccomanda lo standard Xbrl – già adottato da diversi soggetti, istituzionali e privati - per l’adeguamento alla normativa Ias.  
     
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