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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Maggio 2004
 
   
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  RETI DI ECCELLENZA PER FORNIRE I RISULTATI DELLA RIVOLUZIONE GENOMICA AI BIOLOGI MARINI  
   
  Bruxelles, 18 maggio 2004 - I recenti vantaggi nel campo della genomica hanno aperto molti interessanti rami di ricerca che offrono speranze concrete di identificare nuove terapie per le patologie e le malattie genetiche. La cosiddetta "rivoluzione genomica" ha tuttavia trascurato la biologia marina. Ciò, fino ad ora. L'11 maggio, durante la conferenza Eurocean 2004 tenutasi a Galway, in Irlanda, sono stati presentati i dettagli di una rete di eccellenza (Rde) creata con i finanziamenti della Commissione e volta a introdurre gli approcci genomici e le tecnologie sviluppate in altri campi nelle scienze marine. Uno dei collaboratori della rete di eccellenza "Marine Genomics" è il Prof. Adelino Canario, direttore dell'Istituto di scienze marine dell'Università di Algarve, in Portogallo. Cordis ha intervistato il Prof. Canario e gli ha chiesto come la rete intenda raggiungere l'obiettivo prefissato. "Essendo una rete di eccellenza, non ci concentriamo tanto su specifici risultati scientifici quanto piuttosto sull'integrazione degli approcci a livello europeo", ha spiegato. "Un esempio è costituito dallo sviluppo di tecniche per la sequenziatura genica ad alta risoluzione per lo studio della biologia marina". Questo elemento del progetto è volto a fornire ai centri di ricerca in tutta Europa tecnologie atte a identificare le funzioni geniche di una vasta gamma di specie viventi marine, dai microrganismi ai vertebrati, ci spiega il Prof. Canario. "Un ulteriore aspetto del nostro lavoro sarà quello di fornire ai ricercatori marini l'accesso a piattaforme tecnologiche, comprese attrezzature per esperimenti e database che integrano i dati prodotti. Ciò viene reso possibile dalla partecipazione di importanti centri di ricerca di nazioni come la Germania, la Francia e il Regno Unito alla rete di eccellenza" ha affermato il Prof. Canario. Effettivamente, la rete riunisce 44 istituti di varie dimensioni di 16 paesi europei, con un totale di 300 ricercatori che partecipano al progetto. Per finanziare il progetto, la Commissione europea ha stanziato 10 milioni di Euro per la priorità "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto Programma Quadro (6Pq). "Questa è la prima iniziativa di questo tipo nel settore delle scienze marine e per noi costituisce un passo importante. Per la prima volta in un ambito così esteso, consentiremo ai biologi marini di utilizzare tecniche genomiche largamente utilizzate in altri settori scientifici, penso che sia questo il motivo per cui la Commissione ha scelto di finanziare la rete" ha affermato il Prof. Canario. Poiché la rete Marine Genomics non si focalizzerà direttamente sui risultati scientifici in sé, il Prof. Canario ritiene che sarà il fulcro attorno al quale si svilupperà una moltitudine di progetti. "I gruppi di ricerca potranno usufruire dei vantaggi e delle tecnologie che forniamo per esaminare questioni relative alla biodiversità, alla biotecnologia, all'acquicoltura e alla creazione di modelli biologici e di ecosistemi". Oltre che sugli elementi scientifici e tecnologici del progetto, verrà data grande importanza al trasferimento delle conoscenze alla comunità della ricerca globale. "Svolgeremo attività di diffusione per i ricercatori dei dottorati e dei post-dottorati utilizzando Internet, ad esempio, per divulgare i risultati del nostro lavoro" ha spiegato il Prof. Canario. Sarà presto disponibile un sito del progetto http://www.Marine-genomics-europe.org  per contribuire a questo impegno. Nel proprio paese natale, il Portogallo, il Prof. Canario spera di incoraggiare i centri di ricerca e i gruppi di ricercatori non facenti parte della rete ad adottare le tecnologie e gli approcci che verranno sviluppati, perché molti di loro avranno l'opportunità di utilizzare queste tecniche per la prima volta. Alla domanda se ritiene che la genomica marina riuscirà a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati, il Prof. Canario ha espresso un parere ottimista: "Dopo alcune incertezze iniziali, le cose stanno iniziando a prendere forma". "I partecipanti si sono già riuniti per discutere i settori che rivestono un'importanza chiave per il futuro della biologia marina e questo tipo di incontri è veramente molto utile" ha concluso. La speranza è che grazie a tale strutturazione della ricerca genomica applicata alle scienze marine e all'adozione di approcci innovativi, la rete di eccellenza Marine Genomics contribuisca ad allineare l'Europa agli Usa e al Giappone in una posizione trainante in questo settore di ricerca in rapida evoluzione. Infolink: http://www.Cordis.lu/fp6/instr_noe.htm  
     
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