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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Marzo 2004
 
   
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  ROMANO PRODI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA INTERVIENE AL VERTICE STRAORDINARIO DELL'UNIONE AFRICANA A SIRTE IN LIBIA  
   
  Sirte Libia, 2 marzo 2004 – Di seguito il discorso che Romano Prodi Presidente della Commissione europea ha tenuto il 27 febbraio al Vertice Straordinario dell'Unione africana: “Signor Presidente, Presidente Konare, Signori capi di Stato e di governo, Signore e signori, La presenza in Libia È significativo che questo vertice straordinario si svolga in Libia e l'invito che mi avete rivolto è per me un onore. È significativo anche che questo incontro si tenga a Sirte, perché, proprio qui, nel settembre del 1999, è stata posata una delle prime pietre dell'Unione africana, e ciò testimonia del ruolo e della vocazione della Libia nel continente. Da allora, l'Unione africana ha fatto grandi passi avanti. La Libia e il suo leader hanno contribuito al raggiungimento di questi risultati, un ruolo che voglio elogiare. Ora occorre consolidare questi progressi e affrontare le prossime tappe. Sono certo che la discussione odierna sarà un contributo importante. In secondo luogo, questo vertice è un passo cruciale nella serie di significativi sviluppi per la Libia negli ultimi mesi. La Libia ha fatto passi coraggiosi ed è tornata sulla scena mondiale. Questo vertice conferma in pieno il ruolo di primo piano della Libia in Africa. L'unione europea sta per stringere relazioni forti e strutturate con la Libia nel quadro del processo di Barcellona e in modo bilaterale. I colloqui hanno avuto inizio e continueranno nei prossimi giorni e settimane. Io sono a favore di una rapida conclusione di questi colloqui. Il mio messaggio generale per tutti voi oggi è che l'Unione europea userà la sua nuova relazione con la Libia per il bene comune dell'Africa e del Mediterraneo. Abbiamo entrambi relazioni forti nella regione e condividiamo obiettivi comuni rispetto alla sua sicurezza e prosperità. Inoltre, disponiamo delle risorse finanziarie e tecniche per avanzare insieme verso questi obiettivi. Sono convinto che un partenariato fra la Libia e l'Unione europea migliorerà il dialogo anche fra noi e l'Unione africana. Sapete tutti quanto sia importante per noi il sostegno dell'Unione africana e del Nepad e il dialogo Ue-africa; inoltre conoscete bene gli scambi e la cooperazione che abbiamo istituito a tutti i livelli: con singoli i paesi africani, con le regioni e con il continente intero. Di recente, abbiamo avuto l'onore di ricevere in visita alla Commissione europea il Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan. E posso dire che l'Africa è stato il principale tema dei nostri colloqui. Crediamo che il ruolo delle Nazioni Unite sia centrale e anche il Segretario generale apprezza il contributo che l'Europa dà alla stabilità e allo sviluppo dell'Africa. Abbiamo un ruolo complementare che, a sua volta, completa le azioni che verranno prese dall'Unione africana. La partecipazione alla conferenza Ho un ricordo vivissimo del nostro incontro di Maputo del luglio dello scorso anno. In quella occasione, ho potuto constatare i progressi compiuti dall'Unione africana dalla sua fondazione a Durban e le vostre grandi ambizioni per il futuro. Da allora, è stata eletta la vostra Commissione e, sotto la guida del presidente Konare, si è definita la sua visione e la sua missione. Prendiamo atto con grande interesse che il ruolo e il mandato della vostra Commissione stanno crescendo. È entrato in vigore il Protocollo di pace e di sicurezza, verrà presto istituito il vostro Consiglio di pace e di sicurezza, e il vostro Parlamento terrà fra breve la sua sessione inaugurale. Devo dire che state creando e rendendo operative le vostre istituzioni a un ritmo straordinario e questa è la prova del dinamismo dell'Unione africana stessa. Naturalmente, le politiche vengono al primo posto e le istituzioni sono al loro servizio. Anche in questo campo, i vostri progressi sono straordinari. Grazie al Nepad e ai programmi settoriali adottati dalle Conferenze ministeriali si aprono nuove prospettive di sviluppo sociale ed economico per le popolazioni africane. Mi congratulo soprattutto per il Comprehensive Africa Agriculture Development Programme (Caadp) approvato dalla vostra Conferenza sull'agricoltura e attendo di vedere la vostra politica di difesa e di sicurezza comune. Il sostegno dell'Unione europea all'Unione africana Come ho detto a Maputo, l'Unione europea è al vostro fianco per sostenere lo sviluppo di una Unione più forte in Africa, che è il nostro continente partner. Auspichiamo il successo dell'Unione africana nel pieno rispetto della sovranità delle vostre istituzioni e consapevoli che gli indirizzi politici appartengono solamente a voi. Le nostre relazioni sono in primo luogo politiche. Unioni grandi e forti, come la vostra in Africa e la nostra in Europa, sono le colonne sulle quali poggiano la stabilità e la pace in una comunità internazionale oggi fragile e frammentata. Queste Unioni hanno valori comuni, operano per comuni obiettivi e hanno il dovere di collaborare. Ne vedo il riflesso nelle strette relazioni operative che sono emerse fra la Commissione dell'Unione africana e la Commissione europea. Ne vedo il riflesso anche nel dialogo Ue-africa che abbiamo avviato al Cairo quattro anni fa, un dialogo che si articola in maniera sempre più chiara sulle strutture e sui programmi dell'Unione africana. Siamo pronti ad offrire il nostro sostegno tecnico ogni volta che se ne avverta il bisogno; la Commissione europea ha accumulato un grande bagaglio di esperienza al quale potete attingere. Sapete che in diversi campi, come il rafforzamento delle capacità, l'integrazione economica e gli scambi commerciali, la governance e la riforma del settore pubblico, sono già in preparazione alcuni programmi specifici, benché ancora di piccole dimensioni, e che altri programmi sono in via di realizzazione. Conoscete la nostra lunga e multiforme storia di cooperazione con l'Africa: cooperazione bilaterale con i paesi singoli e cooperazione multilaterale con tutte le regioni mediante le Comunità economiche regionali. Ora si aggiunge una dimensione pan-africana che migliorerà la coerenza e l'efficacia complessiva degli interventi. L'efficacia dipende da come strutturiamo il sostegno ai vostri sforzi nel continente: dobbiamo coordinare gli interventi con la vostra agenda e tener conto della vostra visione strategica. Sono lieto di vedere che le ultime due iniziative che abbiamo sviluppato, quella sull'acqua e quella per la pace, sono in linea con le attuali priorità dell'Unione africana così come risulta dall'agenda di questo vertice. Il dispositivo di pace A Maputo lo scorso anno ci avete chiesto di istituire un Dispositivo per le iniziative di pace prese dall'Unione africana e avete sollecitato un sostegno particolare per la vostra ambiziosa architettura di pace e di sicurezza continentale. Da allora è andata avanti l'opera di progettazione secondo le vostre richieste e spero che questo Dispositivo entri in funzione nei prossimi mesi. La vera sfida per entrambe le parti sarà farlo funzionare. Al centro del Dispositivo ci deve essere L'unione africana e la colonna portante deve essere il vostro Consiglio di pace di sicurezza. Fra breve, quando sarà istituito, il Dispositivo offrirà grandi speranze per il futuro dell'Africa. I paesi Acp dell'Africa hanno stanziato finora 250 milioni euro. Ma il Dispositivo è stato voluto da tutti i membri dell'Unione africana ed esso rappresenta per tutti noi l'occasione di riaffermare la solidarietà nel continente. Ciò significa che, quando si presenta la necessità, la risposta giusta dovrà venire dall'Africa e dall'Europa, perché entrambi devono contribuire al bene del paese o della regione in questione. È chiaro che l'istituzione del Dispositivo di pace apre nuovi orizzonti. Sarà uno strumento forte e innovativo a sostegno degli sforzi di pace in Africa che getterà le basi dello sviluppo nelle zone di conflitto. Acqua Al Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg ho avuto il piacere di annunciare l'Iniziativa per l'acqua dell'Unione europea. Assieme alla presidenza dell'Unione, ho firmato il partenariato strategico Africa-ue per le questioni relative all'acqua e agli impianti sanitari con i presidenti Mbeki e Obasanjo in rappresentanza dell'Africa. L'iniziativa per l'acqua ha i seguenti obiettivi: rafforzare l'impegno politico sulle questioni relative all'acqua; creare una piattaforma per intensificare il coordinamento al fine di aumentare l'efficacia dell'assistenza allo sviluppo dell'Unione europea; contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del millennio per quanto riguarda l'accesso all'acqua, le strutture sanitarie e i piani di gestione integrata delle risorse idriche. In particolare, è vitale sostenere la gestione dei bacini transfrontalieri non solo per le questioni relative all'acqua ma anche per migliorare la cooperazione regionale e prevenire i conflitti. Occorrono programmi che producano risultati concreti. Dall'incontro di Johannesburg, l'Africa e l'Europa hanno collaborato allo sviluppo di una strategia di lungo termine che traduca in pratica gli impegni politici. È emerso un approccio che abbraccia tutto il continente è che servirà a mobilitare le risorse necessarie. Accogliamo con piacere il dialogo intenso che si svolge a livello dell'African Ministerial Council on Water (Amcow) e del suo Technical Advisory Committee, nonché all'interno del Nepad. A dicembre, nel corso della Conferenza pan-africana sull'acqua di Addis Abeba, è stato concordato un progetto di massima per un programma strategico e di lavoro ed è stata resa nota una dichiarazione congiunta sul tema del partenariato e sulle questioni relative all'attuazione. Si tratta di uno sviluppo importante che darà indirizzo all'attuazione del nostro partenariato negli anni a venire. Per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del millennio, soprattutto quelli relativi all'acqua e agli impianti sanitari, occorrono più risorse finanziarie. Ma i donatori metteranno a disposizione altro denaro se l'acqua e le strutture sanitarie diventeranno una priorità strategica per i paesi africani. Inoltre, ci vogliono molti più investimenti dal settore privato. Attualmente la Commissione sta studiando come sostenere concretamente l'Iniziativa per l'acqua con risorse finanziarie sufficienti per istituire un Dispositivo per l'acqua. Siamo lieti del sostegno accordato alla proposta da parte dei ministri africani durante la Conferenza pan-africana sull'acqua di Addis Abeba. Mi auguro che il prossimo Consiglio dei ministri Ue-acp decida di varare l'iniziativa. Il Dispositivo per l'acqua è uno strumento innovativo e flessibile. Esso intende fare un uso migliore della cooperazione allo sviluppo e massimizzarne l'effetto leva per attirare gli investimenti privati facilitando le modalità di cofinanziamento. L'iniziativa farà da sostegno e complemento ad altre iniziative e processi africani quali l'African Water Facility. L'iniziativa contribuirà anche a rafforzare la capacità istituzionale e a sostenere i processi per la gestione integrata delle risorse idriche. Soprattutto, grazie ad essa si potranno finanziare le infrastrutture e migliorare i servizi per le popolazioni più povere del continente. Agricoltura L'agricoltura è il tema principale di questo vertice straordinario, e mi trovo d'accordo con le linee generali della posizione dell'Unione africana. Per l'Unione africana l'agricoltura è un fattore importante nello sviluppo economico e sociale di tutto il continente. Occorrono però azioni concrete e occorre rispettare l'obiettivo di Maputo di dedicare all'agricoltura il 10% dei bilanci degli Stati. Mediante il Comprehensive Africa Agriculture Development Programme (Caadp), l'Unione africana e il Nepad riconoscono che il successo dipende dal coordinamento e dalla cooperazione fra i partner africani. Per massimizzare l'impatto degli interventi, occorre coordinare le politiche e le azioni su diversi livelli: continentale, regionale o nazionale a seconda dei casi. Lo sviluppo agricolo dipende anche da un approccio globale che comprenda i progressi nei campi tecnologico e finanziario, il sostegno politico e istituzionale e un ambiente economico stabile. In particolare, l'esperienza dimostra che un quadro istituzionale e politico adeguato devono accompagnare i miglioramenti infrastrutturali. Si tratta di un fattore necessario per sfruttare tutto il potenziale e favorire uno sviluppo agricolo e rurale sostenibile. Infine, è importante che lo sviluppo agricolo venga percepito come una responsabilità africana e questo significa mobilitare soprattutto le risorse finanziarie e umane del continente. Naturalmente, non mancano gli strumenti e i fondi messi a disposizione dai diversi accordi fra l'Unione europea e l'Africa. Gli africani devono utilizzarli al massimo per affrontare concretamente i problemi degli agricoltori, in particolare traendo vantaggio dalle diverse strategie di sviluppo. Soprattutto, c'è la riforma della Politica agricola comune. Noi in Europa vogliamo aprirci ancora di più alle vostre esportazioni. Quasi tutti i prodotti hanno già accesso al nostro mercato, ma vogliamo fare di più. Abbiamo quindi proposto di eliminare tutti i sussidi che danneggiano le esportazioni dall'Africa. Per quanto riguarda il cotone, è nostra ferma intenzione eliminare tutti i sussidi. Continuiamo a lavorare insieme. Conclusioni Ci sono progressi reali sui temi della pace e dell'acqua che segnano l'inizio di una nuova fase nel partenariato fra le nostre due Unioni per il bene di entrambi i continenti e guardando all'ordine internazionale che vogliamo costruire: più equo, più giusto e più sicuro. Signor Presidente, voglio concludere con una nota di ottimismo per la situazione del continente africano. C'è il progresso della vostra Unione. Ci sono le radici gettate dal Nepad nella scena politica africana. Ci sono gli ultimi sviluppi del paese che ci ospita e che ho già sottolineato. C'è un accresciuto interesse verso l'Africa da parte dell'Europa e della comunità internazionale. Ci sono i progressi che ho verificato nel corso dei miei viaggi in Africa occidentale, in Congo, in Burundi e in Ruanda. Ci sono i progressi di cui ho discusso con i Presidenti africani che ho incontrato a Bruxelles. Sulla base di questi fatti, sono ottimista per il futuro dell'Africa. Sapete bene che per tutta la durata del mio mandato, che scade quest'anno, il mio interesse verso l'Africa è sempre stato attivo e appassionato. L'africa è e continuerà ad essere una priorità per l'Europa, sia dal punto di vista politico che da quello finanziario. Voglio cogliere l'occasione di tributare il mio apprezzamento a tutti i Presidenti che sono riuniti qui oggi per tutti questi sviluppi positivi e di inviare loro i miei più caldi saluti. Grazie.”  
     
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