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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Maggio 2004
 
   
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  CHIAROTTO: “BANCHE E IMPRESE PARTNER PER LO SVILUPPO”  
   
  Padova, 18 marzo 2004 - Una banca che sappia muoversi come impresa e scommettere sullo sviluppo delle aziende sane. E’ la tesi che verrà sviluppata nell’Assemblea 2004 del Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Padova - “Dare credito allo sviluppo. Più fiducia alle sfide per una nuova partnership banca-impresa” - in programma giovedì 20 maggio alle ore 17 al Golf La Montecchia di Selvazzano Dentro - Pd (via Montecchia, 16). Dopo la relazione del presidente Giampaolo Chiarotto, che svolgerà le tesi dei Giovani Imprenditori, sul nuovo assetto dei rapporti banca-impresa si confronteranno esponenti del mondo finanziario, dell’industria e delle professioni: Andrea Riello presidente di Ucimu (l’Unione costruttori di macchine utensili), Vittorio Conti responsabile direzione risk management di Banca Intesa, Antonio Cortellazzo senior partner dello Studio Cortellazzo & Soatto di Padova, Maurizio Fanni ordinario di finanza aziendale all’Università di Trieste. Coordinerà i lavori Claudio Pasqualetto Il Sole-24 Ore. “L’impresa è sotto pressione competitiva, fatica ad agganciare la ripresa - spiega Chiarotto -. Alle cause macroeconomiche e valutarie si aggiunge oggi il rischio di credit crunch, cioè la riduzione del credito da parte della banche, frutto di una maggior selettività e, in prospettiva, dei criteri di Basilea 2”. Ma a cui non sono estranei i recenti scandali societari “che hanno danneggiato soprattutto la piccola impresa, espressione di un capitalismo sano e trasparente”. “Rilanciare lo sviluppo è possibile - insiste Chiarotto - ma a patto che tutti gli attori remino dalla stessa parte. Al sistema bancario tocca un ruolo centrale, ma è indispensabile un rapporto nuovo. Ai banchieri bisogna chiedere di muoversi come imprese che sanno valutare la competitività industriale e finanziare la crescita di aziende sane. Confrontarsi sui piani di sviluppo, non solo sulle garanzie offerte e le performance passate”. “Dal canto suo, l’impresa deve consolidare la propria struttura finanziaria, rendersi meno dipendente dall’autofinanziamento e orientarsi verso forme d’indebitamento a lungo termine”. Anche dall’esito di questo doppio salto dipendono le possibilità di uscire dalla stagnazione. Ci sono le condizioni per farlo? L’assemblea è organizzata in collaborazione con Banca Intesa, con il contributo di Cogeass, Fastweb, Mondial Car.  
     
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