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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Giugno 2004
 
   
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  PREMIO CAMPIELLO: CARMINE ABATE PRIMO IN CINQUINA VERSO SUPERCAMPIELLO CON ARSLAN, BEVILACQUA, GUARNIERI E MASTROCOLA  
   
   Milano, 8 giugno 2004 - Un padre emigrante e un figlio che cresce, nello spaesamento e nella rabbia per la sua assenza, in una piccola comunità italo-albanese in Calabria: è la storia che Carmine Abate racconta in «La festa del ritorno» (Mondadori), promosso oggi alla prima votazione della Giuria dei Letterati nell Cinquina del Premio Campiello. Al cinquantenne autore di Carfizzi, lui stesso proveniente dunque da una comunità italo-albanese, è andato l'onore di entrare subito (con sette voti su dieci giurati) tra i cinque finalisti che ora passeranno al vaglio della giuria popolare dei 300 lettori, che decreterà il 18 settembre il vincitore di Supercampiello. La cerimonia per la proclamazione del vincitore assoluto è fissata come di consueto a Venezia. Il secondo libro passato al primo turno è «La Masseria delle Allodole di Antonia Arslan» (Rizzoli). Oltre che su questi primi due nomi, i consensi della Giuria dei Letterati si sono aggregati in una seconda votazione su «Una barca nel bosco» di Paola Mastracola (Guanda), «La Pasqua Rossa» di Alberto Bevilacqua (Einaudi) e «La doppia vita di Vermeer» di Luigi Guarnieri (Mondadori). “La festa del ritorno” (Mondadori, pag. 161, Euro 7,80) è un romanzo intenso sulla fatica di crescere, lo strazio dell’addio, il senso della vita. Oltre al fresco Premio Selezione campiello, è tra i tre vincitori del Premio Napoli ed è stato recensito con entusiasmo da tutta la stampa nazionale. Nota Biografica Nato nel 1954 a Carfizzi, un paese arbëresh – ovvero italo-albanese – della Calabria, ancora ragazzo Carmine Abate emigra ad Amburgo, dove raggiunge la sua famiglia, per spostarsi poi in diverse città del Nord Italia e della Germania. Attualmente vive in Trentino, dove insegna. Come narratore esordisce nel 1984 in Germania con la raccolta di racconti Den Koffer und weg! (ed. Italiana ampliata, Il muro dei muri, 1993). Ha pubblicato, tra l’altro, una ricerca socio-antropologica sull’emigrazione, Die Germanesi, con Meike Behrmann (Campus Verlag, 1984), il libro di poesie Terre di andata (Argo, 1996) e i romanzi: La moto di Scanderbeg (Fazi, 1999; ed. Tascabile 2001, “Premio Crotone”, “Libero Bigiaretti e Racalmare-leonardo Sciascia”), Il ballo tondo (1991, ristampato da Fazi nel 2000, “Premio internazionale dei lettori Arge Alp”) e Tra due mari (Mondadori, 2002, terza ed.). Con quest’ultimo ha vinto i Premi: “Società dei Lettori di Lucca”, “Domenico Rea – Ischia”, “Matelica-l. Bigiaretti”, “Premio internazionale Fenice Europa” e “Rhegium Julii – Corrado Alvaro”. I suoi libri sono tradotti in Francia (Seuil), Germania (Piper), Olanda (Prometheus e Serena-libri), Portogallo (Circulo de Leitores), Kosovo (Dukagjni) e Albania (Pegi). “La festa del ritorno” Il nuovo romanzo di Carmine Abate presentato allo Spazio Cinquesensi martedì 8 giugno 2004, ore 21 Via Marco Polo, 6 - Milano  
     
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