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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Giugno 2004
 
   
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  DA META GROUP LE DRITTE PER VALUTARE LA MIGRAZIONE DAGLI AMBIENTI PROPRIETARI A QUELLI OPEN SOURCE  
   
  Milano, 9 giugno 2004 - Quali sono le coordinate e le tendenze del mercato Open Source? Meta Group, una delle prime società di analisi industriali e ricerche di mercato nell' Ict, fornirà le ‘dritte’ per valutare la migrazione dagli ambienti proprietari a quelli Open Source nel corso del workshop "La migrazione da ambienti proprietari ad ambienti Open Source: opportunità, rischi, economie" organizzato da Clubti, Aica e Aused, le maggiori associazioni italiane di riferimento per i professionisti dell’Ict, a Milano il 28 giugno 04, in Assolomabarda, Sala Falck (via Chiaravalle 8- ore 9,30-18). Diego Lo Giudice, Responsabile della Divisione di Consulting e Advisory strategico di Meta Group in Italia, illustrerà le indicazioni emerse dagli studi e dalle analisi condotte worldwide sul fenomeno Open Source approfondendo, in particolare, aspetti critici quali gli impatti sulle organizzazioni, gli elementi più importanti da valutare nella scelta dell’Open Source , i benefici in termini di costi dei prodotti più diffusi, i nuovi skill richiesti per lo sviluppo e la gestione di questi sistemi e, soprattutto, i rischi impliciti dell’Open Source e i vincoli delle licenze. “Le tendenze del mercato Open Source – anticipa Lo Giudice - indicano che Linux ha ormai soppiantato Unix e non è più l’unico software Open Source ad essere diffusamente utilizzato: Apache è un web server Open Source che ha superato la quota di mercato di Iis di Microsoft. Jboss è il competitor di Bea Weblogic e di Ibm websphere (core) nell’area degli application server con svariati milioni di sviluppatori. Persino sul desktop, Linux e gli strumenti di produttività come Open Office incominciano a dare battaglia allo strapotere dei prodotti Microsoft. Ma allora è finita l’era del software a pagamento ? Niente affatto. Sebbene l’Open Source sia un fenomeno che merita attenzione, per le organizzazioni non sono così ovvi i vantaggi a migrare i loro ambienti verso questo tipo di prodotti. Non è vero, infatti, che l’Open Source è “gratis”. Certamente il costo di licenza è più basso rispetto ai prodotti software commerciali ma è necessario bilanciare la riduzione di tale costo con i possibili costi aggiuntivi richiesti per il supporto e per il possibile re-training del personale. La valutazione va fatta quindi non sul singolo prodotto software Open Source che si intende adottare ma sull’insieme di vari componenti guardando sia agli aspetti di Total Cost Ownership che al Roi per il business.” Altri autorevoli rappresentanti del mondo della consulenza Ict, della formazione, delle aziende, affiancati da specialisti Linux e Open Source, affronteranno poi il tema dal punto di vista delle infrastrutture tecnologiche ed applicative, della formazione e delle esperienze vissute. Milano 28 giugno 2004 – Assolombarda, via Chiaravalle 8- Sala Falck ore 9.30 – 18.00 Per le aziende è prevista una quota di partecipazione. Iscrizione e programma su www.Clubtimilano.it  
     
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