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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Giugno 2004
 
   
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  FIRMATO ACCORDO GIUSTIZIA-AMBIENTE: PARCHI “LABORATORIO” PER IL RECUPERO DEI DETENUTI  
   
  Roma, 9 giugno 2004 - Il sistema della aree protette italiane diventa un laboratorio per il reinserimento sociale dei detenuti. Il Ministro della Giustizia, Roberto Castelli e il Ministro dell' Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli, hanno sottoscritto oggi un Protocollo d' intesa per promuovere l'attività lavorativa dei detenuti a favore della valorizzazione e dello sviluppo della natura protetta italiana. Tre gli obiettivi primari del Protocollo: offrire uno strumento per il reinserimento nella società civile dei detenuti o dei condannati ammessi a misure alternative alla detenzione; avviare un processo di valorizzazione del sistema delle aree protette attraverso attività a valenza ambientale; rendere fruibili per queste attività quelle aree un tempo sedi di carceri e oggi trasferite al Ministero dell' Ambiente e della Tutela del Territorio (Asinara e Pianosa). “Questa importante iniziativa – ha affermato il Ministro Castelli – offre nuove opportunità reali di lavoro ai detenuti, collocandosi lungo un percorso da tempo intrapreso da questo ministero e che sta dando buoni risultati nei penitenziari di tutta Italia dove è possibile promuovere attività lavorative. Ora è possibile puntare anche alla valorizzazione delle aree protette, anche quelle che ospitavano strutture penitenziarie chiuse in modo prematuro per motivi puramente ideologici”. “L' accordo – ha dichiarato il Ministro Matteoli - ha un' alta valenza sociale ed ambientale: si offre ai detenuti la possibilità di un reinserimento nella società grazie a professioni nuove che servono a proteggere l' ambiente. Penso all' agricoltura biologica, all' eco-turismo, allo sviluppo dei prodotti tipici. In questo modo chi sconta una pena detentiva non interrompe il legame con l' ambiente esterno in vista di una progressiva reintegrazione nel tessuto sociale e produttivo”. L' accordo darà l' opportunità, attraverso un circuito produttivo virtuoso, di costituire cooperative ed iniziative imprenditoriali, anche di carattere privato, che serviranno da volano economico sul territorio, in particolare su quello delle aree naturali protette. Nello stesso tempo si offrirà ai detenuti in esecuzione di pena e agli ex detenuti la possibilità, dopo un percorso di formazione professionale, di attivare esperienze pilota particolarmente innovative. Esperienze che saranno monitorate per valutarne i risultati e che potranno diffondere le cosiddette “buone prassi” all' interno del sistema delle aree protette.  
     
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