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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Giugno 2004
 
   
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  LA GLOBALIZZAZIONE OFFRE OPPORTUNITÀ ALLE PMI, MA NON IN PARI MISURA, DICHIARA LA CONFERENZA MINISTERIALE DELL'OCSE  
   
  Istambul, 9 giugno 2004 - I ministri riuniti ad Istanbul, il 4 e 5 giugno, alla Conferenza ministeriale dell'Ocse (Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica) sulle Pmi (piccole e medie imprese) erano coscienti del fatto che la situazione delle Pmi è cambiata negli ultimi anni, e che quindi occorrono nuovi approcci. Che cosa è cambiato? La globalizzazione, resa possibile dallo sviluppo delle Tic, le tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni, ha permesso anche alle più piccole aziende di cooperare in tempo reale con entità dall'altro lato del mondo. Improvvisamente per le Pmi si è spalancato l'accesso ai mercati globali e in tutto il mondo i governi sono ansiosi non solo di garantire che le loro Pmi, spesso il cardine dell'innovazione, siano capaci di entrare in questi mercati su un piede di parità con le altre, ma di creare per loro le condizioni in cui possano competere con successo. I governi hanno buoni motivi di farne una priorità: le Pmi formano tra il 96 e il 99% delle aziende nella maggior parte degli stati membri dell'Ocse, afferma il suo segretario generale Donald Johnston. Johnston ha chiesto 'un più ampio raggio d'accesso delle Pmi ai mercati globali', affermando che 'le Pmi saranno una delle principali forze trainanti della crescita nel Xxi secolo'. 'I governi non possono più permettersi di considerare in modo tradizionale le politiche per le Pmi', gli ha fatto eco Herwig Schlögl, vice segretario generale dell'Ocse. Molti paesi in via di sviluppo si preoccupano che le loro Pmi innovative non abbiano le stesse opportunità di quelle dei paesi sviluppati. Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha dato il suo appoggio alla globalizzazione, ma ha dichiarato che tutti i paesi dovrebbero trarre vantaggio dalle sue opportunità e incertezze'. Anche Peter Fritz, copresidente del simposio sull'economia che ha preceduto la conferenza ministeriale, ha respinto gli inviti a rallentare la globalizzazione: 'L'opportunità per l'economia è fare le cose in un contesto molto più ampio', ha dichiarato. 'Se la usiamo bene, la tecnologia ci dà questa opportunità. E non dimentichiamo che anche il pesce grosso è stato ad un certo momento un pesce piccolo, e che un giorno ciascun pesce grosso ridiventerà un pesciolino'. Indipendentemente dai loro punti di vista sulla globalizzazione, tutti i 64 paesi rappresentati alla conferenza si sono impegnati a 'valutare gli effetti della globalizzazione sulle Pmi' e a 'esaminare le questioni legate all'accesso delle Pmi al finanziamento ed al sostegno all'innovazione'.  
     
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