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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Giugno 2004
 
   
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  RELAZIONI IRAQ-UE: UNA STRATEGIA A MEDIO TERMINE  
   
  Bruxelles, 10 giugno 2004 - La Commissione europea ha proposto in data odierna un nuovo quadro per le relazioni dell'Unione europea con l'Iraq. La nomina di un nuovo governo interinale iracheno e l’adozione ieri di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che conferma il pieno trasferimento della sovranità e dei poteri il 30 giugno 2004, nonché il rafforzamento del ruolo centrale dell'Onu offrono all'Ue l'opportunità di sostenere gli sforzi iracheni per consentire al paese un nuovo inizio. La Commissione europea propone azioni per l'immediato futuro, il periodo post-elettorale e il medio termine, che culmineranno in un accordo bilaterale, il quale assocerà l'Iraq ad altri partner della regione. Il commissario alle relazioni esterne, Chris Patten, ha affermato: “È nel nostro interesse che l'Iraq diventi un paese stabile e democratico, in pace con i vicini. Il clima di sicurezza e i progressi della transizione politica determineranno quanto le idee contenute nella comunicazione odierna potranno essere portate avanti, ma la proposta di strategia a medio termine rende chiaro il nostro impegno di costruire un partenariato che cresca con l’evolversi della situazione in Iraq.” La Commissione suggerisce tre obiettivi di medio termine: lo sviluppo di un Iraq stabile e democratico; la creazione di un'economia di mercato aperta, stabile, sostenibile e diversificata; l'integrazione economica e politica dell'Iraq nella regione e nel sistema internazionale aperto. Prima fase – Azioni immediate Sostegno alle elezioni, fra cui assistenza allo sviluppo della società civile, allo Stato di diritto e all'educazione degli elettori; visita della troika e avvio del dialogo politico informale Ue/iraq; sostegno allo Stato di diritto e all'amministrazione civile; incoraggiamento di un impegno positivo da parte dei paesi vicini; cooperazione amministrativa per l'applicazione delle preferenze commerciali Spg; consulenza e coordinamento sulla remissione/ristruturazione del debito e relative condizioni di politica economica; fornitura, già in corso, di 305 milioni di € per assistenza umanitaria e aiuti alla ricostruzione. Seconda fase – Periodo post-elettorale Avvio di un dialogo politico formale con il governo provvisorio, comprendente una dichiarazione congiunta Ue/iraq; creazione di gruppi di lavoro in settori d’interesse reciproco; proseguimento del sostegno al dialogo regionale e alle misure per creare un clima di fiducia; proseguimento dell'assistenza alla democratizzazione e ai diritti umani; ulteriore contributo comunitario alla ricostruzione, fra cui l'espansione dell'assistenza tecnica bilaterale e dei programmi di potenziamento delle capacità. Terza fase – Medio termine Avviare negoziati sulle relazioni contrattuali Ue/iraq; utilizzare l'assistenza per la diversificazione economica e la riduzione della povertà; proseguire l'assistenza per la democratizzazione, i diritti umani e lo Stato di diritto; sostenere la creazione di un quadro regionale; offrire prestiti della Banca europea per gli investimenti. Antecedenti La comunicazione risponde a una richiesta del Consiglio europeo dell'ottobre 2003 riguardo a una strategia per le relazioni Ue con l'Iraq. Il documento sarà trasmesso al Consiglio e al Parlamento europeo per discussione al Consiglio Affari generali e Relazioni esterne di giugno, e al Consiglio europeo, accompagnato da una lettera congiunta del commissario Patten e dell'Alto rappresentante Solana che conterrà alcune idee d'intervento. Alla conferenza dei donatori per l'Iraq di Madrid dell'ottobre 2003, l'Ue (Commissione europea e Stati membri) e quelli che allora erano i paesi in via di adesione hanno impegnato oltre 1,25 miliardi di €. Il contributo della Commissione europea nel 2003/04 in Iraq, compresi gli aiuti umanitari, ammonta a 305 milioni di €. Il 4 marzo 2004 la Commissione ha adottato un programma che definisce le priorità dell'assistenza alla ricostruzione in Iraq nel 2004.  
     
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