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Notiziario Marketpress di Venerdì 11 Giugno 2004
 
   
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  LE AZIENDE DELL'UE LOTTANO PER CONFORMARSI ALL'ETS  
   
   Bruxelles, 11 giugno 2004 - Un'indagine paneuropea ha constatato che circa la metà delle più importanti aziende comunitarie non è ancora in grado di rispettare le norme comunitarie Ets (Emissions Trading Scheme, Sistema per lo scambio di quote), che entreranno in vigore il 1° gennaio 2005. L'indagine - condotta dalla Logicacmg in Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna - ha interrogato 250 responsabili aziendali dei settori centrali elettriche, raffinerie, cementifici e acciaierie, cartiere e pasta di carta, industria pesante e automobilistico. L'ets imporrà obiettivi prefissati di riduzione le emissioni di Co2 alle aziende dei settori citati, che potranno scegliere di ridurre le emissioni o di acquistare crediti supplementari. Le aziende che non saranno pronte, avvisa l'indagine, potrebbero ricevere multe salate. In effetti, a 40 euro per tonnellata di Co2 emesso senza autorizzazione, le multe per chi ne emette grosse quantità potrebbero raggiungere le centinaia di milioni di euro. 'Considerando gennaio 2005 come data di applicazione, per quella data solo la metà delle aziende sarà in grado di rispettare le norme Ets, e nei settori ferro e acciaio, carta e polpa, e automobilistico la percentuale sarà sensibilmente inferiore. Complessivamente, solo un terzo delle aziende europee più importanti è già pronto, mentre la maggior parte ha ancora molta strada da fare e pochi mesi davanti', afferma la relazione. Secondo la quale, inoltre, 'a solo pochi mesi dalla data d'inizio prevista, vi è una significativa mancanza di sufficienti conoscenze di un sistema destinato ad avere un impatto così importante'. L'indagine lancia anche un segnale di allarme: le aziende che non avranno fatto abbastanza progressi per rispettare le norme potrebbero trovarsi dinanzi a una reazione dei consumatori. In effetti, un consumatore su tre afferma che riesaminerà la fedeltà alla marca in base a considerazioni ambientali, se un'azienda da cui acquista regolarmente beni e servizi non dovesse riuscire a rispettare i limiti. 'Il nostro studio mostra che sia i consumatori che l'industria sono favorevoli alla riduzione delle emissioni di carbonio, e che i consumatori sono pronti a premiare i beni e i servizi rispettosi dell'ambiente', ha spiegato Jim Yeats, direttore operativo del settore energia e servizi della Logicacmg. 'Sfortunatamente sembra proprio che la maggior parte delle aziende non abbia fatto molti progressi nel prepararsi a rispettare i limiti [...] e ne pagherà le conseguenze, non solo in termini di multe ma anche in termini di fedeltà del consumatore, fatto meno tangibile ma in ultima analisi più importante'. Per leggere il testo completo dell'indagine: http://www.Logicacmg.com/reg/dsp_download_form.asp?lid=&fid=8&sec=2  
     
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